martedì 20 giugno 2017

Cloaca Maxima... il vero simbolo di Roma


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  • Non perdete la capacità di scandalizzarvi: i parassiti del potere contano sull’assuefazione della vita nel guano di tutti noi. Per poter continuare a scippare le risorse pubbliche.
  • Quando vedete pubblicità in tv dovreste cambiare canale. Per principio. Provate, se siete pigri, a togliere almeno l’audio: morirete dal ridere, meglio di Zelig.
  • Rendicontazione immediata: parole assenti dal vocabolario pubblico e sociale in questo squinternato Stivale.
  • Ricordate: l’ultima facoltà che il potere è disposto a cedere è la potestà impositiva. Rinunciano a tutto il resto (dignità compresa) ma non ai soldi.
  • L’Inghilterra tassa di più l’azienda che assume stranieri. Semplice ed efficace.
  • Contadini, operai, impiegati, quadri, imprenditori: tanti eroi che lavorano non solo per la pagnotta ma anche per il piacere di rispettare se stessi, di guardarsi allo specchio. Magari bestemmiando tutto e tutti, ma continuando a tirare il carro. Meritano di meglio. Basta che si sveglino.
  • In Europa masse sempre più ampie si stanno spostando verso Parti politiche eticamente individuabili, socialmente chiare. Difesa dell’identità, difesa della propria appartenenza. 
  • In Italia si fanno pochi figli? Si fanno meno figli perché hanno ucciso la speranza, hanno ammazzato il futuro. Fallimento di una cultura resistenziale e “democratica”. C.V.D.
  • Gli Italiani sono vagabondi elettorali: si affidano al “nuovo” o presunto tale di turno. Oggi tocca a Lega 2. Nessuno affronta seriamente il crescere dell’astensionismo. La casa della democrazia parlamentare si sta svuotando, è piena di polvere e di ragnatele. Ci divertiremo.
  • “Che i vili vengano governati dai malvagi, è giusto”. Plotino, filosofo neoplatonico, circa 200 a.C., Grecia.
  • I Romani, quelli veri, erano forti, tosti e spicci. Cioè civili. Ma non solo: erano anche profeti e preveggenti. Tanto è vero che costruirono la cloaca maxima. No, non per igiene pubblica. La costruirono perché sapevano che più di duemila anni dopo sarebbe diventata il simbolo della Città, al posto della lupa (“lupa” era il sinonimo di facildonna di pubblica utilità, tra l’altro. N.d.R.).

Fabrizio Belloni

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