domenica 10 aprile 2016

La teoria del Dr. Hamer e la magia (come "conoscenza intima della Natura")



“….la scienza, che per definizione non può essere dogmatica, rischia di diventarlo quando nega il carattere fuzzy sfumato e controverso di molte delle sue conclusioni. Nuove malattie create dalla diagnostica medica, prolungamento artificiale della vita e della morte, potenzialità delle staminali embrionali o adulte, cambiamento climatico, sostanze cancerogene, ogm: su questi e altri temi si fronteggiano modelli interpretativi e temi di pensiero rivali, e i dogmi  servono solo a mascherare l’incertezza (1)"  (G.P.)


Il Segreto indigesto agli occidentali

Il Segreto non è 'un peccato', è sempre qualcosa che non si può provare con nessuna indagine, il Segreto ha a che fare con l'esperienza intima, è qualcosa di estremamente indicibile. Segreto, derivante dal latino secretum, participio passato del verbo secernere che significa separare, verbo composto a sua volta da se, che sta per sé e cernere distinguere, setacciare. Il Segreto è Conoscenza intima della Natura. Sinonimi possono essere: appartato, nascosto, celato, sconosciuto, ignoto, insospettato, imprevisto, profondo, recondito, riposto, inconfessato, interiore, occulto, misterioso, imperscrutabile, intimo, profondo, mistero, arcano, enigma... Ha a che fare con la solitudine e la Natura. Ha a che fare con la 'realtà psichica' e l'autentica Esperienza di essa.

L'uomo spudorato ed ignorante di oggi é palese, esteriore, visibile, evidente, manifesto, noto, conosciuto, pubblico, accessibile, disponibile, indiscreto, inaffidabile, pettegolo, chiacchierone , detesta il Segreto poiché ha orrore della solitudine; ma la Solitudine, non è isolamento, è un 'sentimento intimo'; forse il 'Gemello' in formazione, che ogni tanto ti calcia ma anche ti accarezza.

Magia, Esoterismo, Natura

Giordano Bruno, difendeva la dignità della magia, non quella esercitata da “qualunque balordo o scellerato...”. In De magia naturali, Bruno scrive ”il termine mago indica il sapiente dotato della capacità di agire”, secondo “magia matematica” e “magia naturale”.  La magia corrisponde alla matematica nel senso che il loro terreno di lavoro si trova tra “physica e metaphysica”. 

Nel De la causa, principio et uno ,durante un excursus sulla tradizione filosofica, Bruno individua un'analogia fra il filosofo, il medico e il mago. Un buon medico non deve tormentare o uccidere il paziente, ma guarirlo, e non importa se lo fa nelle vesti di fisico, chimico o mago: “Or per venir al proposito: tra le specie della filosofia, quella è la meglior che più comoda et altamente effettua la perfezzion de l'intelletto umano, et è più corispondente alla verità della natura, e quanto sia possibile [ne renda] coperatori di quella , o divinando (dico per ordine naturale, e raggione di vicissitudíne; non per animale istinto come fanno le bestie, e que' che gli son simili: non per ispirazione di buoni, o mali demoni; come fanno i profeti; non per melancolico entusiasmo come i poeti et altri contemplativi) o ordinando leggi e riformando costumi, o medicando) o pur conoscendone, vivendo una vita più beata, e più divina”. 

La vera filosofia non solo deve preoccuparsi di corrispondere alla verità della natura, essa deve {arct anche, se è possibile, cooperatori della natura, e tutto ciò per ordine naturale, cioè: la filosofia conosce la natura secondo un preciso ordine ed è perciò in grado di controllarla. Le scienze infatti non possono prescindere dalla riflessione filosofica: “Però è detto che non può aver buono principio di medicina, chi non ha buon termine di filosofia”. 

L a magia è dunque un metodo di ricerca che rende possibile di rintracciare i nessi universali nel cosmo e di riprodurre al nostro livello le creazioni e le sintesi della natura. Bruno individua un'analogia fra il filosofo, il medico e il mago.

Un buon medico non deve tormentare o uccidere il paziente, ma guarirlo, e non importa se lo fa nelle vesti di filosofo, chimico o mago .

Jung quando espone il concetto energetico della psiche, la sua realtà, la sua natura 'paradossale'.

Jung concepisce il sistema psichico totale non come una struttura statica, ma come un sistema assolutamente dinamico che si trova in continuo moto energetico, e intende per “energia psichica” la totalità di quella forza che pervade e collega tutte le forme e le attività di questo sistema psichico; “l’energia non è mai presente obbiettivamente di per sé quale fenomeno, ma sempre e soltanto sulla base dellaesperienza specifica; ossia, nell’esperienza l’energia è sempre specifica come moto e forza, se attuale, come situazione e condizione, se potenziale” . (27, W.O. VIII)

Per Jung, la psiche è un sistema dotato di autoregolazione e “non esiste equilibrio e non esiste sistema autoregolantesi senza un termine di opposizione” . Eraclito ha scoperto la più mirabile delle leggi psicologiche e la chiamò enantiodromia, intendendo dire che tutto corre verso il suo contrario. Nella psiche ciò è una vera “trasformazione di valori precedenti” (28, W.O. VII)“Qualunque cosa sia la psiche, in ogni caso la sua natura è caratterizzata da una straordinaria capacità di variazione e trasmutazione”.


Lettera richiesta dall’Ass.ne A.L.B.A. a tutti gli iscritti in risposta all’articolo pubblicato dal giornale “Libero” dal titolo: “il pensiero che cura: la nuova truffa new age” 





1) “Ciò che è in gioco, è il riconoscimento di contenuti psichici di origine direttamente 'spirituale'.”C.G. Jung - La Dinamica dell'Inconscio, Vol.8, p134

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