mercoledì 11 novembre 2015

...non è tutta democrazia quella che luccica.... il caso di Aung San Suu Kyi (e di altri premi Nobel di convenienza)



Siamo in tema scomodo di laicità di pensiero…  e mentre il mondo esulta per la elezione  della birmana Aung San Suu Kyi, mi tocca parlare della disinformazione mediatica, perdonate il mio ardire:

“A pensar male ci si  azzecca…” Direbbe il mio conterraneo Giulio Andreotti, ed infatti ecco che tutti i media proni al volere del padrone  fanno baccano per  il doping di stato in Russia e dimenticano le centinaia di detenuti “politici” nei campi di concentramento israeliani…  Esultano per l'elezione di una premio nobel "per la pace" in Birmania, ex stato canaglia,  e tacciono sulle nefandezze perpetrate in nome della "democrazia" occidentale in tante parti del mondo.

La storia viene decisa sempre dai vincitori o dai potentati.

Esempi concreti?

Vedi il deturpamento della Verità con l’azione avvenuta per la tutela d’interessi economici resi proni alla concessione del Nobel per la pace al cinese Liu Xiaobo,  in funzione di esercitare pressioni sul governo cinese, per ragioni finanziarie e monetarie...

Insomma essendo disponibile un bel Premio Nobel, questo non …si da ad un Solgenitzin,  ma ad Obama. Si da a  Gorbaciov, l’uomo che ha “permesso” l’invasione della finanza apolide e delinquente in Russia distruggendo quell’Unione delle Repubbliche eurasiatiche che, sotto la pressione dell’imperialismo USA, si stava consolidando in quelle zone (a questo riguardo ho sentito i pareri di vari cittadini ex URSS che rimpiangono l’URSS). Il premio si da a Liu Xiaobo proprio alla vigilia di un importante incontro internazionale in cui si decideva la politica economica del mondo.

Ed ora assistiamo al giubilo ecclesiastico per l'elezione di  Aung San Suu Kyi. “La nonviolenza ha volto di donna. La nonviolenza è l’umanità in cammino” affermava di lei il pacifista di Viterbo Beppe Sini.


Per carità la birmana sarà pure una brava persona, non ce l’ho minimamente con lei, in fondo ha patito pure la galera.  Ma noi sappiamo che il regime Birmano ostacolava  i programmi economico-militari dell’Impero statunitense e quindi  i Media devono essere coinvolti in operazioni “mediatiche” di basso profilo.

Pare che gli occhi dei “semplici” quelli che credono ai “miracoli” oggi devono essere puntati sulla "lottatrice per la libertà” Aung San Suu Kyi…. "Venticinque anni, 25 anni per avere elezioni libere in Birmania. Gli U2 le dedicarono Walk On e lei la piccola Grande Donna Aung San Suu Kyi  è andata avanti come nella loro canzone d'amore." Ha scritto Doriana Goracci su Agora Vox  per felicitarsi della vittoria della  sua eroina.

Mentre Giorgio Vitali, un eretico,  obietta: “Per quanto riguarda la Democrazia, il concetto di raggiro può essere compreso solo da chi è sufficientemente laico nei suoi pensieri. (Leggere: Neuroschiavi, di Marco Della Luna,  Arianna Ed.) Se poi qualcuno crede ancora  che le elezioni siano “libere”, ovunque si manifestino, e che gli eventi che compaiono sui Media siano autentici e non nascondino invece rapporti di forza che esistono ed insistono fuori dai confini del nostro paese, può farlo. Non glie lo possiamo impedire, però… ogni tre ore è invitato ad alzare gli occhi al cielo. Vedrà passare qualche asino e, possibilmente, aerei dirottati che devono andare a colpire le Torri Gemelle o il Pentagono…”

Ma tornando alla laicità "politically correct",  un filosofo laico di Viterbo, Aurelio Rizzacasa, mi invitava ad una riflessione intelligente: “La laicità, sul piano etico, indica rispetto ed accoglienza per se stessi e per gli altri; è questa un’etica per un mondo migliore, sicuramente improntato ad una pacificazione universale. Si tratta di un’utopia di speranza che ci permette di vivere meglio nell’orizzonte storico, troppo tormentato e troppo deluso, del nostro tempo. In questa prospettiva, prende forma un’aspirazione epocale, orientata ad uscire dal ciclo della negatività che spesso rischia di sommergerci”.

Occorre perciò essere molto discriminativi nell’esaminare le notizie che ci vengono propinate e soprattutto è necessario mantenere una posizione “laica” ed imparziale poiché in qualsiasi forma ideologica, economica o religiosa si nasconde un mascheramento della Verità.


Paolo D’Arpini
Portavoce European Consumers Tuscia
Calcata (Vt)

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Notizie d'intelligence collegate: 

Un documento del 2006 di 36 pagine intitolato 'Burma campaign UK' (Birmania campagna Gran Bretagna) mostra un enorme quantita' di denaro e di risorse fornite dal governo USA e da multinazionali a Suu Kyi ed al suo movimento.

Dettaglia la complicita' del primo ministro thailandese Thaksin Shinwatra nell'aiutare l'occidente (Rothschild) nella sua agenda in Birmania (Myanmar)

Nel documento e' anche scritto che 'il ripristino della democrazia in Birmania e' un obiettivo prioritario della politica USA nell'Asia Sud Orientale.
Per raggiungere questi obiettivi gli USA hanno sempre sostenuto attivisti sia all'interno che all'esterno della Birmania. Gli USA appoggiano organizzazioni come il 'National Endowment for Democracy', l'Open Society Institute ed Internews che svolgono attivita' di promozione della 'democrazia' nel paese asiatico.

Gli USA riversano varie risorse in organizzazioni collegate con Suu Kyi tra cui 'Prospect Birmania'
un'organizzazione finanziata da Soros con sede a Londra.

Soros attraverso la sua Open Society Insitute finanzia attivita' per sovvertire il governo con posizioni anti-occidentali.
Suu Kyi per oltre un decennio ha raccolto il sostegno dai quadri globalisti e think tank.
Ha lavorato (New York) e studiato (Londra) nella patria dell'imperialismo Rothschild prima di tornare in patria e guidare il movimento 'pro-democrazia'.

L'occidente ha dirottato questo movimento per rimuovere la giunta militare e sostituire con una piu' favorevole alla loro agenda.
In verita' non ha nulla a che vedere con la democrazia per il popolo. (1)

Tra la fine del 2011 ed i primi del 2012 Soros (agente Rothschild) e' andato in Birmania ed ha incontrato Suu Kyi

(1) http://landdestroyer.blogspot.it/2011/11/burmese-pro-democracy-movement-creation.html

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