venerdì 22 agosto 2014

Ebrei ashkenaziti... ovvero turcomanni convertiti




Gli Ebrei sionisti, per la stragrande maggioranza di etnia ashkenazita, hanno
invaso, occupato e pulito etnicamente la Palestina, rifiutando poi
sempre qualunque prospettiva di convivenza pacifica ed equa con i
residui abitanti locali. E i despoti con zuccotto compiono sui
prigionieri palestinesi sevizie e torture immonde in piena libertà
esattamente come fecero in Russia i loro avi della Cheka(14) su una
schiera innumerevole di disgraziatissimi Slavi. E' una tradizione
di famiglia che continua indisturbata da più di novant’anni.

(14) Solo qualche nome: Moisei Solomonovich Uritsky - Boretsky -,
anche conosciuto con l’epiteto-epitome de "il terrore ebreo contro il
popolo russo", Jankel Yurovsky, V. Volodarsky - Moisei Markovich
Goldshtein o Goldstein -, Olga Bronstein, I. S. Unschhlicht, Grigory
Zinoviev - Ovsei-Gershon Aronovich Radomyslovsky Apfelbaum -, il
"farmacista" Genrikh Yagoda - Enon Gershevich Ieguda, in onore del
quale il Premio Nobel per la letteratura Romain Rolland scrisse un
inno -, Yakov Agranov, Meer Trilesser, Mikhail Kedrov - Zederbaum -,
Artemic Bagratovich Khalatov, Moisei Boguslavsky, Yakov Veinshtok,
Zakhlar Volovich, Mark Gai, Matvei Gerzon, Moisei Gorb, Ilya Grach,
Yakov Deich, Grigory Rapoport, Abram Ratner, Abram Slutsky, David
Sokolinsky, Solomon Stoibelman, Semyon Firin, Vladimir Tsesarsky,
Leonid Chertok, Isak Shapiro, Grigory Yakubovsky Jakov Bljumkin, Aron
Soltz, A. A. Slutsky, Boris Berman, Shpiegelglas, Moisei Gorb, Lev
Elbert, Arkady Gertsovsky, Veniamin Gulst, Ilya Ilyushin-Edleman,
Matvei Potashnik, Solomon Milshtein, Lev Novobratsky, Leonid Reichman,
Naum Eitigen, Boris Rodos, Lev Shvartsman, Isaia Babich, Iosif Babich,
Iosif Lorkish, Mark Spekter, Karl Danker, Aleksandr Orlov, Martyn
Latsis, K. V. Pauler, M. I. Gay, Isaac Babel, Béla Kun - Aaron Kohn,
variante di Cohen -, Rozalia Zemlyachka - Zalkind -, Leiba Lazarevich
Feldbin, Itzik Solomonovich Feffer, Alexander Contract, Zakhar Ilyich
Volovich...). Nel gotha sbirresco non ho incluso il successore di
Moisei Uritsky alla direzione della Cheka, l’assassino fanatico Felix
Dzherzhinsky, essendo quest’ultimo polacco non ashkenazita - ma
sposato, come d’ordinanza, a un’ebrea ashkenazita (la maggior parte
dei dirigenti bolscevichi non-ashkenaziti ebbero come moglie un’ebrea
ashkenazita, sorta di legge non scritta, ma ferrea) -, né quelli del
sanpietroburghese Nikolai Ivanovich Yezhov, detto “il nano avvelenato”
o “il nano sanguinario” (sposato anch’egli a un’ashkenazita), e del
georgiano Cthulhu-Beria ("il nostro Himmler", secondo l’affettuoso
appellativo di Stalin), ashkenazita solo per un quarto (da parte però
di madre) - in compenso lo erano i suoi più vicini e fedeli
assistenti. La Chrezvychainaia Komissiia, Commissione Russa
Straordinaria per la Lotta Contro la Controrivoluzione e il
Sabotaggio, poi divenuta GPU-OGPU-GUGB (NKVD), NKGB, MGB, KI, MVD,
KGB, fu creata per volere di Lenin nello stesso anno del colpo di
Stato, solo due mesi dopo. Nel 1918, con macabra ironia involontaria -
che è sempre la più efficace -, i benefattori pensarono bene di
mutarne il nome in Commissione Russa Straordinaria per la Lotta Contro
la Controrivoluzione, la Speculazione e l'abuso di potere. In effetti
occorreva da subito combattere e annichilire i controrivoluzionari. Il
problema è che i bolscevichi avrebbero dovuto far fuori se stessi. E
non era esattamente il loro scopo, almeno per il momento. Quanto ai
Gulag (Glavnoe upravlenje lagerei, Direzione centrale dei lager, i cui
ideatori-supervisori furono anch’essi, compattamente, ashkenaziti:
Matvei D. Berman, l’"ebreo turco" Naftaly Frenkel, Mikhail Kaganovich,
Lev Ilic Inzhir, Semyon Firin, Yakov Rappoport, Lazar Kogan, Sergei
Zhuk), "il sistema dei campi di concentramento puntitivi appartiene
alla storia sovietica sin dagli esordi, dai tempi di Lenin (già nel
‘20, presso le isole Solovki, situate nel Mar Bianco, a circa duecento
chilometri dal circolo polare artico, era stato creato un ‘lager di
lavori forzati per i prigionieri della guerra civile’, dove vennero
imprigionati tutti coloro che si opponevano al nuovo regime, non solo
zaristi quindi, ma anche anarchici, socialisti rivoluzionari,
menscevichi), ma il maggior sviluppo avviene negli anni del
consolidamento del potere di Stalin, e durante il suo lungo 'regno',
che va dagli anni trenta fino alla metà degli anni cinquanta."
(http://cronologia.leonardo.it/mondo26d.htm)

Joe Fallisi


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