martedì 15 luglio 2014

La Storia e l'albero delle bugie...



Con il trascorrere del tempo, tutto cambia per evoluzione della materia e del pensiero, modificando anche la Realtà come pure le Bugie al piacere del proprio spirito, divenute semplici espressioni di conquista che spesso non trovano fondatezza nei fatti, in quanto la Realtà è considerata un mezzo di convinzione finemente elaborato dal Potere, mentre la Bugia è un’arma a doppio taglio destabilizzante dei fatti, in uso sia del Potere come pure del sottomesso per dipendenza a scopo difensivo.

Le varie guerre che si consumano nelle diverse zone calde del mondo, rappresentano i frutti dello stesso Albero delle Bugie, che produce Realtà ingannatrici e Bugie distruttive.

Nell’infinito delle parole per convincere l’umanità fra la Realtà e le tante Bugie, l’astuzia dell’uomo moderno ricorre alla Filosofia e alla Fantascienza, servendosi della Fanta Politica, o della Pseudo-Scienza della Parola, nell’imporre alla pubblica immaginazione ciò che spesso non è visibile, non controllabile, formulate sul credere ciecamente, benché entrambi rappresentano funzioni di primaria importanza dalle quali dipendono il progresso o il regresso dell’uomo, (vedi l’Italia cascata in disgrazia) che stenta ad emanciparsi socialmente a causa del perenne contrasto fra le false Realtà  o  le convincenti Bugie, presentate come aggettivi colorati che riflettono i diversi punti di vista o di difesa, usati in supporto o per la divulgazione di convinzioni di interessi personali o di gruppi di specifici interessi come ad esempio: lo zucchero, le droghe, la carne, le Tasse e le Multe ingiuste, ecc., fanno bene al produttore ma fanno male al consumatore, oppure Lui è il nemico e io sono il pacificatore benché entrambi si uccidono a vicenda, Lui è la Realtà e l’altro è la Bugia. 

Lui uccide in nome e per conto del Demonio, mentre io uccido in nome di Dio.

Nulla è più convincente di ciò che ci appare come concretezza basata sui fatti di un sistema o di un corpo chiaramente visivo, come per esempio una mela o un qualsiasi altro oggetto che possiamo toccare con mano e definirlo come veritiero, a differenza delle parole di vaga interpretazione di cui l’informazione Mediatica destabilizzante, incluso per assurdo la descrizione di una mela fatta verbalmente da un’altra persona, che ci guida verso una realtà incerta, fondata sulla immaginazione ideologica, poiché la suddetta mela può essere di infinite forme e colori sino ad un corpo sano o deteriorato, abilmente descritto e presentato verbalmente per buono e sano, mentre potrebbe essere dannoso per la salute o molto peggio per l’intero Paese.

Scienza e Filosofia, specificatamente da distinguere fra: Teoretica, Pratica o Creativa, differenziandosi dall’astrattismo ideologico, convergendo sull’idea che tutti gli eventi o  oggetti con i quali ci confrontiamo nella vita reale: edifici, persone, città, automobili, luoghi, ecc., di fatto tutto ciò che vediamo, teniamo fra le mani, tocchiamo, odoriamo, gustiamo, subiscono il riconoscimento come concrete rappresentazioni nella nostra memoria.

In sostanza, Realtà e Bugia, con l’avanzare del tempo, sono entrate di prepotenza nella nostra vita quotidiana, in un’epoca in cui non possiamo concederci certezze su tutto ciò che ci viene proposto come Realtà o Bugia, poiché sono divenute il frutto della nostra o altrui immaginazione, per alcuni a scopo di interessi e per altri a scopo di curiosità o di percorso obbligato.

Il pensiero divaga facilmente al suono delle parole, facendo scaturire la nostra immaginazione sino al rigetto, quando siamo tempestati da Filosofie esterne che descrivono una Realtà non comprovata da un corpo concreto, visibilmente riconosciuto, ma semplicemente descritto o auspicato per guidarci su convinzioni relative a particolari interessi.

Mi ero proposto di non ricorrere a riferimenti Politici e tanto meno Religiosi, ma purtroppo mi trovo obbligato a ricredermi, spinto nell’intento di chiarire in modo dimostrativo la differenza esistente fra il Concreto, il Fatto Certo, Riscontrabile, Palpabile, ossia: un corpo che si può vedere realmente e toccare con mano, oppure una promessa accertata, a differenza delle diverse descrizioni ideologiche le quali ci guidano ad immaginare false Realtà o Bugie, per scopi di interessi personali o altrui.

Sembrerebbe che l’uomo moderno nonostante il progresso scientifico e tecnologico, abbia perso l’etica e la saggezza nella fedeltà dell’essere e del comportarsi nel vivere nella Società, avvicinandosi sempre più all’animale e all’anti razionale.

Aristotele vissuto nel 384 a.C. considerato una delle menti filosofiche più innovative del mondo antico occidentale per la vastità dei suoi campi di conoscenza, descriveva la Somma Divinità come una necessità creata dall’uomo attraverso il costante pensiero originale per soddisfare il proprio sapere sulla Creazione, mentre la pseudo Realtà espressa con le sole parole, non soddisfa a pieno un evento che si può confondere con la Bugia ed è in continuo cambiamento con le tante ideologie di Fede apparentemente tutte incompiute.

Un riferimento alla concezione aristotelica si ritrova nella Divina Commedia di Dante Alighieri 1265/1321, che si conclude con il verso riferito a Dio come «l’amor che muove il Sole e le altre Stelle», dimostrando che il pensiero costante dell’uomo si volatilizza nell’infinito ideologico fra la Realtà in continuo cambiamento o la Bugia espressa per interessi personali, sfidando l’umanità con numerose e diversificate Credenze sempre in lotta per il primo posto.


Anthony Ceresa

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