giovedì 29 maggio 2014

La vera causa della sconfitta di Grillo..? Non ha fatto gli esercizi spirituali a Camaldoli!


Come sono solito fare lascio raffreddare gli animi dopo eventi importanti come le votazioni, leggo i vari commenti e critiche e cerco di cogliere quello che è sfuggito ai più o non hanno saputo cogliere e comunicare, approfondendo qualche tratto ed aspetto dei problemi enucleati.

Certo Grillo ha commesso molti errori, alcuni anche ben individuati, soprattutto da Travaglio ed alcuni esperti di comunicazione, semiotica, ecc., come il fatto di essere andato da Vespa … ma l’errore principale è molto più esteso e persistente, ed è quello tipico dei politici di successo, o che credono di esserlo, la sovraesposizione, il parlare troppo e sempre, finendo per fare spettacolo, senza averne l’intenzione. La maggioranza dei politicanti lo fa in tv con quella ridicola e patetica selva di microfoni davanti a loro come fossero oracoli, Grillo lo ha fatto nelle piazze a contatto con la gente, e occorre rendergli merito della differenza, ma pur sempre in modo unilaterale, senza interazione e contrapposizione, il risultato finale non cambia, sempre di spettacolo si tratta.

Perché pensate che i democristiani negli anni in cui gestivano il potere in Italia si ritirassero frequentemente nei monasteri (tipo quello di Camaldoli) per i cosiddetti esercizi spirituali?


La politica seria, non dico quella nobile che in Italia ormai è estinta, ma quella appena appena accettabile e quindi non egoica, richiede delle pause più o meno prolungate per fare autocritica e formazione, meditare e dialogare con i colleghi, assumere informazioni nella realtà ed interagire e far partecipare realmente le persone, ricercare e selezionare le soluzioni ai problemi e studiarne l’applicazione, ecc.. Se si parla sempre ed in continuazione si perde il senso della misura e della realtà e si prendono solenni cantonate nelle aspettative e prospettive.

Se Grillo avesse seguito le orme di grandi personaggi dell’immaginazione letteraria (ma anche alcuni storici) e si fosse camuffato e travestito per infiltrarsi tra le persone reali e non quelle adoranti ed ossequianti attorno al palco, avrebbe colto certe riflessioni, commenti ed intenzioni, soprattutto ansie e paure, che gli avrebbero fatto capire meglio la reale situazione. Avrebbe colto molti affermare che “votando il movimento di Grillo poi non avrebbero saputo governare” oppure “che gli eletti del M5S non vengono seriamente selezionati e formati per svolgere il loro incarico” 

Credo non occorra aggiungere altro, in queste poche frasi e riflessioni da me riportate c’è il nucleo interpretativo della solenne sconfitta elettorale alle europee.


Cav. Dott. Claudio S. Martinotti Doria   

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