venerdì 2 agosto 2013

Sicilia. Pescherecci e migranti - Ovvero: se Malta è più "sovrana" dell'Italia


....scriviamo di pescherecci e migranti. 

Proprio ieri sono stati sequestrati due pescherecci della marineria siciliana,abbordati da una motovedetta maltese e scortati fino a La Valletta.

Nel frattempo dov'era il ministro della Difesa? A bordo della nave "Libra",vetusta unità della Marina Militare specializzata nel salvataggio dei migranti.


Operazione moralmente ineccepibile.


Molto discutibilmente realizzata con mezzi e personale della Difesa. Ovvero dai militari. Cui, tanto per completare il quadro, vanno aggiunti quelli, spesso altrettanto obsoleti, della Guardia di Finanza,della Guardia Costiera,dei Carabinieri e della Polizia di Stato.


Con utilizzo degli aerei anti-sommergibili per la ricerca di barconi e gommoni in superficie.


Secondo il buon senso,almeno così ritengo pure in questa società ribaltata,il ministro della Difesa avrebbe dovuto "calarsi coi verricelli",come riferito dalla stampa,a bordo di una fregata,una motovedetta o di un semplice gommone all'inseguimento dei maltesi sequestratori.


Per farli ragionare (in caso di ragioni conclamate) od intimidirli (se si fosse trattato di palese atto illegittimo).
Invece no,omaggio al "politicamente corretto" utilizzo improprio delle Forze Armate ed assoluto silenzio su questo ulteriore atto di pirateria militare compiuto da Malta. E,su quelli precedenti,messi in opera da Tunisia e pure Libia.


Mai una volta che si legga o sappia di un intervento delle navi "da guerra" italiane a difesa della marineria siciliana.
Affidata alla buona sorte del Fato ed ai soldi versati successivamente per riscattare pescherecci ed equipaggi.


Per quanto lanciato a politici imbelli e, magari,sfidando le ire della Boldrini, mi appello,attraverso i media indipendenti,a tutti gli interessati. 


Salviamo i migranti con la Protezione Civile e la Croce Rossa internazionale.


Proteggiamo i pescatori siciliani con le navi da guerra e gli incursori.

Grazie per l'attenzione.
Vincenzo Mannello 



http://www.vincenzomannello.it/

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