lunedì 26 agosto 2013

Affari di famiglia - Con la moneta debito... noi guadagniamo tutti meno... loro invece di più

Sono un po' schifato...

Curioso a dirsi. Paolo Barnard, citando gli studi della Bocconi, comunica una diminuzione del potere di acquisto del 72% dal 1974 ad oggi, che è il medesimo risultato (-75%) ottenuto da me con la stima basata su sigarette e stipendio insegnanti.

Lavorando, guadagniamo 1/4 di ciò che guadagnavamo 40 anni fa.....

Per forza.


La sostituzione della sovranità monetaria con la moneta debito fittizia genera un debito inesistente il cui pagamento distrugge la ricchezza dei popoli e la sovranità democratica, costruendo fame, miseria e tirannide sostitutivi.


Bisogna eliminare la classe dirigente che ha costruito questa persecuzione genocida, arrestarne i membri, porli in condizione di non nuocere, e processarli per i loro delitti contro l'umanità, restituendo democrazia e sovranità economica capaci di costruire ricchezza emettendo denaro sovrano a costo zero che genera lavoro tramite accettazione in cambio di valore creato dal lavoro.

Concordemente, dopotutto, con il pensiero di Giacinto Auriti, Louis Mcfadden, Georg Frederich Knapp, Abba Lerner, JOhn Maynard Keynes, Alfred Michell, Wyne Godley, Thomas Jefferson, Abrham Lincoln. A proprio modo, anche John Kennedy ed Aldo Moro ci provarono.

Uno stato dotato di sovranità monetaria può disinteressarsi persino della tassazione, dell'inflazione e del presunto "debito".


Il denaro non costa NIENTE a chi lo emette.


Costa a chi deve lavorare per riceverlo, non a chi lo emette.


Lo stato democratico può riprendersi questo potere, se lo vuole.

Altrimenti (si spera) finiranno col riprenderselo i cittadini, emettendo moneta sovrana autonoma demonopolizzata.

Vincenzo Zamboni

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