lunedì 17 giugno 2013

Marche - Promuovere un soggetto elettorale regionale alternativo



Carissimi, vi prego di dedicare un poco del vostro tempo al documento che segue. E' una proposta importante maturata da un confronto con ALTERNATIVA MARCHE, che era stata preceduto da diversi incontri regionali con altre forze.

L'obiettivo del documento è promuovere un soggetto elettorale regionale per le prossime elezioni amministrative in grado di unire tutte quelle forze presenti sul territorio che promuovono gli stessi obiettivi al di fuori di alleanze politiche con i partiti tradizionali.

Per questo vi chiedo di farmi avere il vostro giudizio in merito prima della prossimo incontro regionale che dovrebbe tenersi a fine mese a Civitanova Marche.

Vi ringrazio per l'attenzione e attendo un vostro riscontro.

Un caro saluto 
Italo Campagnoli


Bozza del documento di intesa Alternativa Marche – Lista Civica Italiana Marche

Seconda stesura


Alternativa Marche, quale componente regionale del Laboratorio politico-culturale Alternativa, e Lista Civica Italiana Marche, componente regionale di Lista Civica Italiana – Cittadini protagonisti, stringono il seguente documento di intesa.
Scopo dell’iniziativa è costituire una piattaforma politica comune per promuovere in sinergia attività, iniziative, battaglie sul territorio regionale nonché predisporre le basi per la nascita di un soggetto politico che possa aspirare a concorrere alle future consultazioni elettorali amministrative a livello comunale, provinciale, regionale.
Forte è la consapevolezza della necessità di un nuovo soggetto politico, popolare e democratico, che nasca dal basso, che contrasti il concetto di sviluppo (materiale) imperante da trent’anni ed il sistema partitico attuale, incancrenito ed appiattito su tale concetto.
Per questa finalità, consci della attuale divisione della galassia politica “antisistema” in tante piccole organizzazioni, con gran parte dei programmi assolutamente sovrapponibili ma senza alcuna prospettiva se perseveranti nell’alveo della loro autoreferenzialità, ci si pone l’obiettivo di medio periodo di creare una federazione di soggetti. Si ritiene che tale federazione possa concretamente “misurasi sul campo” alle elezioni regionali del 2015.

I principi politici, sociali ed economici, su cui Alternativa Marche e Lista Civica Italiana Marche concordano, sono:

a) Il Territorio locale (la Comunità) è il fondamento del vivere comune. Esso deve conformarsi secondo i principi della democrazia diretta e partecipata in ogni ambito in cui sia possibile; della decrescita e della sostenibilità economica; della solidarietà e della reciprocità.  I Territori dovranno in prospettiva fondarsi su modelli rispondenti a criteri di sovranità e autosufficienza.
b) I Territori devono essere difesi dagli attacchi della globalizzazione politica e finanziaria, della speculazione, dello sfruttamento, del consumo indiscriminato in ogni ambito.

Il programma politico dovrà contenere e sviluppare questi punti programmatici:

1) Verso la sovranità alimentare: filiera corta per le produzioni agroalimentari, produzioni a km0 diffuse su larga scala; sostegno delle produzioni locali e tradizionali, alle piccole imprese e/o imprese nuove e giovanili; sostegno all’agricoltura a basso o assente impatto ambientale (biologica, biodinamica, ecc.); rifiuto degli OGM; rifiuto dell’agricoltura intensiva e delle produzioni di massa.
2) Una produzione industriale il più possibile basata sulla filiera corta con accordi diretti tra produttori e consumatori associati. Sostegno all’imprenditoria sociale nelle forme cooperativistiche, di associazione in partecipazione, di suddivisione degli utili, di consorzi di imprese, di imprese auto-gestite. Emanazione di specifici provvedimenti di urgenza che diano facoltà ai lavoratori di imprese in crisi di rilevarne la gestione.
3) Verso la sovranità energetica e la massima limitazione dell’uso degli idrocarburi: previsione di un grande piano energetico regionale basato sulle fonti rinnovabili a produzione diffusa ed all’efficienza energetica; rifiuto dei mega impianti, di qualunque natura, che implichino la concentrazione energetica in poche mani.
4) Gestione delle risorse: si dovrà sviluppare un grande piano di gestione dei rifiuti fino a far diventare la regione Marche la prima regione italiana a rifiuti zero; deve essere garantito l’accesso all’acqua come diritto universale e lo status dell’acqua come bene comune pubblico, deve essere confermato il principio della proprietà pubblica dell’acqua e attuata la gestione pubblica del servizio idrico integrato in quanto servizio locale privo di rilevanza economica.
5) Gestione del suolo: sottrazione del territorio regionale alla speculazione edilizia ed alle infrastrutture devastanti. Le opere pubbliche di un certo rilievo dovranno essere concordate con le popolazioni locali di riferimento.
6) Riordino del sistema sanitario regionale e fermo contrasto alla politica di revisione della sanità in corso; contrasto della logica della centralizzazione ospedaliera in poche strutture, contrasto della trasformazione in Case della Salute dei piccoli ospedali diffusi nel territorio, no alla costruzione di nuove strutture; sì al mantenimento delle funzioni essenziali nei piccoli ospedali, potenziamento delle strutture e delle funzioni di assistenza domiciliare diffusa.
7) Verso la sovranità monetaria: controllo partecipato delle fondazioni bancarie; istituzione di una banca regionale pubblica controllata da un Consiglio dell’economia e del lavoro territoriale; diffusione di monete locali.
8) Rifiuto totale ed incondizionato del project financing come metodo di finanziamento delle opere pubbliche.
9) Democrazia contro l’illegalità: lotta senza quartiere alla grande criminalità mafiosa ed ai suoi tentativi sempre più pervasivi di entrare nei territori come quello marchigiano; lotta senza quartiere alle strutture che inquinano la dialettica democratica (massonerie, organizzazioni segrete, comitati d’affari); lotta senza quartiere alla corruzione politica ed amministrativa; svolgere un risanamento etico partendo, a livello amministrativo e del vivere comune, dai comportamenti non consentiti ma ammessi, dal malcostume tollerato, dalle connivenze, dalle mentalità da “piccola mafia”.

Sotto il profilo più marcatamente politico, Alternativa Marche e Lista Civica Italiana Marche ritengono che l’attuale sistema dei partiti debba essere superato. Il futuro soggetto politico dovrà essere radicalmente alternativo ai tradizionali schieramenti di centrodestra e centrosinistra e non potrà accettare alleanze con tutti quei partiti che negli ultimi venti anni hanno condiviso e condividono con loro il governo nazionale o nelle amministrazioni locali.
Nel contempo, il futuro soggetto politico sarà aperto, senza pregiudiziali, al dialogo ed al confronto con tutte quelle forze antagoniste al sistema dei partiti. Qualora si verificassero le condizioni politiche e le necessarie convergenze programmatiche, potrà anche stringere, con queste, intese ed alleanze, anche elettorali.
Il dialogo e le possibili alleanze saranno verificate con quelle forze o esponenti politici che, pur avendo svolto un ruolo nel sistema dei partiti, si proclameranno senza ambiguità ed in maniera definitiva, non tattica, fuori da quell’ambito.
Il futuro soggetto politico si porrà come naturale interlocutore di gruppi, associazioni, comitati che lottano per la difesa della Comunità marchigiana, in particolare nei settori dei Beni Comuni (come acqua e sanità) e dell’Ambiente (come energia e infrastrutture). 

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