mercoledì 24 aprile 2013

Addio alla politica... oppure no? - Lo scoramento di un idealista


 
Sospesi nello spazio2.jpg
Dipinto di Franco Farina


Finite le elezioni, ringrazio l'1% che mi ha votato: un successo visto che non avevamo appoggi politici, ma non abbastanza per avere voce in qualche organo istituzionale. Mia moglie è felice, avrò più tempo per la famiglia; e le donne, si sa, sono lungimiranti.

E ci troviamo con Napolitano e la solita cricca al Quirinale, il PD in Regione, il PD a Udine. I soliti partiti, le solite facce, tanta fatica per niente.
Qualcuno mi ferma per strada e si complimenta per il coraggio di esporre i fatti, mi racconta il suo calvario con banche o Equitalia ..... ma la gente, ovvero la massa, deve ancora capire il disastro in cui si sta cacciando provando il risultato della crisi finanziaria vera; e intanto li ha votati, è complice di questo sfascio, ora ci sono le basi per un disastro finanziario senza precedenti.

La globalizzazione ringrazia.
Fra i miei conoscenti vedo consapevolezza, comprensione della vera causa dei problemi; nella gente della strada vedo buio, diffidenza, ostilità. E chi comanda è la massa, sono loro che danno il 40% a "Debora", ad un PD che segue i dettami di Bruxelles, che vuole l'Euro forte, che non ricusa il patto di stabilità.

Mi son dato da fare per anni per far capire che la medicina, l'odontoiatria, la psicologia, la finanza, sono manipolate e vanno riviste per creare l'uomo libero; qualcuno l'ha capito, ma per fare il salto quantico dovrebbero capirlo in molti.

Rinuncio.
Da oggi, e stavolta spero veramente, rinuncio. Via libera agli sciacalli, non seguirò più la cosa, sono un microbo che rischia di dissolversi nell'oceano che vuole migliorare.
Il mondo è grande; vedrò di viaggiare, di farmi gli affari miei, di trovare un mio vantaggio nella melma circostante.
Mi rimangono 20 anni di vita, forse 30, basta con l'idealismo.

Antonio M.

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Risposta di Alex Focus:

Carro Antonio, mi permetto di darti del tu non tanto perché ho qualche capello bianco ma perchè siamo "fratelli" nella lotta al signoraggio ed alle storture dell'intero siste-ma-rcio basato sull'ipocrisia, sulla truffa, sull'avidità speculativa scambiata per virtuoso investimento, sul debito finto, sulla propaganda che esalta le ca..ate e soffoca gli argomenti importanti, sui cosiddetti "esperti" vestiti più che altro dell' "effetto alone", e via discorrendo.
Posso capire il tuo stato d'animo, è umana, più che umana, la stanchezza, la delusione, il disgusto, la rabbia.
Posso capire tutto (o quasi) ma non accettare che una persona come te si arrenda, che lasci la bandiera che è caduta a marcire nel fango, che renda orfani di guida esperta tante persone che ancora non sanno nemmeno di averne bisogno, che abbandoni il volante di questo pullman diretto al burrone.
Io sono convinto che, attraverso un flusso di correnti di pensiero, che qualcuno chiama "influenza elettromagnetica di origine morfogenetica" ci sia un numero piccolo sì, ma sempre in crescita, di persone che raggiunge la consapevolezza sulla sterilità del nostro modello sociale e che trovi la forza, il coraggio di urlare e battere i piedi a terra, i pugni sul tavolo per costringere i nostri "rappresentanti" a cambiare approccio o andarsene a casa.
Ti lascio solo con tre esortazioni, una aulica, l'altra ironica, l'ultima elegiaca.
Julius Evola, rocciatore sulle Alpi, sbattuto su di un muro da una bomba nella I Guerra Mondiale e rimasto paraplegico disse "Il principale dovere dell'uomo è rimanere in piedi tra le rovine", che io ho inteso come "anche le rovine del mio corpo, perché il mio spirito è diventato più forte".
L'altro è Oscar Wilde: "Che tensione insopportabile, speriamo che duri!" che io ho interpretato come "solo il vivo è teso, il morto e molto, molto rilassato".
L'ultimo, ma non meno importante, è Cesare: "Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se muoio vendicatemi."
E poi il tuo corpo, certamente, è caduco ma il tuo spirito è eterno e merita il rispetto della tua stessa parte rigidamente logica. Mi piace ricordare a riguardo le parole di un noto "teologo" di nome Einstein, Albert Einstein: "La mente intuitiva è un dono sacro, la mente razionale è un utile servo. Abbiamo costruito una società che onora il servo ed ha dimenticato il dono." Non appendere il tuo dono al chiodo, per favore...
Spero che tu possa essere ancora nostro compagno d'arme, nella lotta dell'oro contro il sangue che dura, ormai, da millenni e non possiamo lasciar vincere i servi di Mammona...

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