martedì 25 dicembre 2012

Lasciate che i pargoli vengano a me ... che da loro potrò apprendere!




Appena il piccolo mascalzone comincia a navigare, magari con qualche difficoltà, ma più svelto di un gatto, e spinto da una forza di esplorazione incoercibile, cerca di appropriarsi di ogni oggetto che susciti la sua innata brama di possesso (se avessero guardato di più i bambini, i comunisti non avrebbero fatto quella figura di teste di birillo che storicamente li ha affossati), ed annuncia al mondo: "mio!". Urla e strepiti se si cerca di toglierli l’oggetto, magari prezioso, o, peggio ancora, pericoloso.
Il passo successivo, se l’oggetto conquistato è complesso, è un sorriso ruffiano, che vi manda in brodo di giuggiole, e, sornione come una ragazza che ha deciso che voi dovete conquistarla, vi intima: "Appi!". Che, tradotto dal bambinese, significa: "Apri!".
Cioè: "Fammi vedere cosa c’è dentro, e fammi capire".
Saggi e veri, i bambini.
Questa storiella, che ci ammannì tre o quattro secoli fa’ il “professore” di religione al liceo classico, mi è tornata in mente in questi giorni natalizi, assistendo alla sceneggiata politica cui siamo costretti ad assistere in questo squinternato Stivale. Amato, ma squinternato.
E proviamoci, allora, prima a “prendere” e poi a “spacchettare” la situazione politico – sociale nella quale siamo immersi: una specie di girone dantesco, ove la pena per peccatori colpevoli di “eccesso di pazienza” consiste nell’essere immersi nel guano fino al limite della bocca, sperando che nessuno provochi perturbazioni.
  • Le ideologie, almeno quelle “politicamente corrette”, sono a zero: non ci crede più nessuno, veramente. Tutta finzione, spettacolino da trivio, gioco delle tre carte.
  • I partiti ne hanno sofferto: non sono stati capaci di rinnovarsi ed adeguarsi.
  • La conseguenza è che si sono trasformati in bande rivali, in contrapposizione geografica, ma poco politica, quasi per nulla programmatica, tesa solo al bene privato. Il loro. Ladri, corrotti, ignoranti, incapaci, servili, leccapiedi.
  • Per aggregare il consenso, soprattutto in vista delle elezioni, non resta loro che comprarlo. In tutti i modi. “Leciti” o, stando alle notizie, per lo più o illeciti o miserabili.
  • Ora si va verso un Parlamento che sarà ingovernabile. Veti incrociati, ricatti, ammucchiate invereconde ed incestuose porteranno ad un ulteriore ingovernabilità che farà durare poco, pochissimo la prossima legislatura. Grecia, o, peggio, Weimar. Con quel che è venuto poi.
  • Ve li vedete le “gemelline Kessler”, Monti e Bersani, in calzamaglia politica, sgambettare in un teatro ove politica, programmazione, progetto industriale, spinta al commercio, rafforzamento dei fornitori di servizi sono completamente assenti? Avremo solo tasse, riduzione dei servizi sociali, assenza di ricerca ed innovazione, compimento della distruzione della volontà di lavoro, di intraprendere, di creare per sé e per gli altri, di difesa del cittadino, di protezione dei più deboli.
  • Vi elenco alcune promesse non mantenute. Le risentiremo nella campagna elettorale: a) riduzione dei parlamentari; b) riduzione dei soldi ai parassiti parlamentari; c) riduzione delle province; d) quasi azzeramento delle auto blu e di tutti i benefici medievali che ci pesano sul groppone; e) riduzioni dei soldi ai partiti; f) azzeramento dei soldi ai giornali; g) creazione e rafforzamento di una politica ambientale sul territorio: montagne, fiumi, rifiuti, energie rinnovabili, inquinamento, distanza crescente dal petrolio, ……..h) lotta dura agli sprechi della pubblica amministrazione; i) lotta dura alla malavita; l) soluzione dei vari conflitti di interessi; m) riappropriazione della sovranità sulla Banca d’Italia; n)pagamento immediato dell’Himalaya di debiti che lo Stato ha nei confronti dei privati; o) “umanizzazione” della Banda Bassotti di Agenzia delle Entrate e Equitalia. E potrei continuare con scuola, politica della casa, sovranità monetaria, sovranità Nazionale, problema Meridionale e questione Settentrionale…. Non basterebbero pagine e pagine per elencare tutto.
Il fatto è che siamo servi e non padroni a casa nostra. Fregatevene di chi vincerà Monti è Uomo della Goldman Sachs; Berlusconi è legato alla stessa criminale banca ebrea attraverso la Endemol, e Bersani si è affrettato, durante le “primarie” a rassicurare i padroni che lui vorrebbe una società “cashless”, esattamente il mezzo per renderci tutti amebe grigie, vermi striscianti, come il <> dei “poteri forte” disegna e vuole. Svendita per un tozzo di pane dei gioielli italiani e poi tutti schiavizzati a stipendi “cinesi”, sempre più schiavi.
La soluzione sono anni che la ululo, solitario lupo sotto la luna: cacciamo la Goldman Sachs dall’Italia e dall’Europa. Cacciamo gli americani e le loro bombe nucleari dal nostro Stivale. Cacciamo i servi bancari e finanziari della City, degli SUA e di Israele.
Ce la possiamo fare, gente.
E allora, solo allora, potremo sorridere ai nostri bambini quando ci chiederanno: “Appi” e guarderemo insieme al bambino cosa c’è dentro. E sorrideremo, sorrideremo ancora una volta.

Dignità e speranza.

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Fabrizio Belloni

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