mercoledì 19 settembre 2012

Nuova politica in Sabina - L’invettiva? No, l’Amore!

Impeto d'amore - Dipinto di Franco Farina


Buongiorno, un saluto a tutte e a tutti.

Grazie a tutti coloro che ci hanno sempre supportato e ci supportano in ogni modo possibile, e si battono contro la distruzione del paesaggio come bene primario.
Vi sono personalmente grata, così come sono grata anche a chi non conosce la battaglia in corso, riguarda un pezzo di territorio vocato a parco archeologico su cui si vogliono colare 10 milioni di metri cubi di cemento.

Paolo è stato denunciato dai soggetti attuatori del polo per diffamazione insieme ai giornalisti di Report per milioni di euro. E' la prassi ormai : giornalisti, persone fisiche, si denunciano come singoli per intimidirne cento.

Questa la lettera di Sandro Mancini, del circolo Legambiente Bassa Sabina :
info@legambientebassasabina.it
16 settembre 2012


a destinatari nascosti


Con riferimento a l’articolo allegato (vedi nota dabbasso),

Io, candidato “fuori dal comune”.
Non posso e non voglio tacere,
non per difendere il professionista Paolo Campanelli, che se
vorrà saprà come fare, ma per difendere una posizione
che adesso è di Paolo ma domani potrebbe essere la mia o
di chiunque altro, anche di quelli che adesso protestano per
le Biomasse o per la mancata raccolta differenziata.
Proviamo a dire che non votiamo più per chi non
rappresenta le nostre istanze e vedrete che la scheda
elettorale rimarrà bianca.
Alle elezioni comunali di Fara Sabina ho partecipato con
convinzione anche se risiedo altrove perché era ed è
importante testimoniare nel territorio scelte che possono
essere diverse da quelle correnti.
La scelta scellerata del polo della logistica di Passo
Corese era e resta trasversale tra tutti i partiti e
candidarsi nella lista Fara Virtuosa ha significato avere
tutti contro.
Mi corre adesso l’obbligo, che assolvo molto volentieri,
di segnalare che il “volontario civile” Paolo Campanelli
per la sua opera di informazione sul polo della logistica
è stato querelato per un milione di euro.
Ancora una intimidazione a danno di chi oppone solo la forza
delle sue convinzioni.
Mi dichiaro colpevole dello stesso reato se promuovere
dissenso su operazioni di distruzione del territorio è
reato e invito chi crede al diritto di esprimere le proprie
convinzioni a fare altrettanto.
Queste battaglie dovrebbero essere di tutti perché “il
nostro giardino” quando è minacciato richiede un impegno
corale. La faccia mettiamocela sempre tutti.
QUERELATECI TUTTI.
Sandro Mancini

Quanto di seguito è la risposta alla macchina del fango partita tre giorni fa.

Con affetto,
Cristiana Mancinelli


...........

Cari amici, questo è il mio commento appena scritto in merito al fango proveniente dalle melme dei soliti noti. (vedi nota dabbasso)§



L’invettiva? No, l’Amore


Vorrei poter scrivere un’invettiva dai passaggi solenni: “Parlo al plurale a un singolare stronzo perché se ne risentano in parecchi... E se la vedano poi ognuno tra sé e sé, si tocchino con mano, con dita come tra lo stipite e la porta sbattuta da me con tutta la mia forza”, ma per farlo ci vorrebbe la capacità e il genio di Pasquale Panella, che così tuonò per vendicare una volgare offesa mediatica subita all’indomani della morte di Lucio Battisti. Ma io non sono Panella, e alla polvere dell’arena preferisco le note dell’Amore.


Vi amo giornali, fatti di titoloni, di strilli, di voglia di scandali, vi amo per la pubblicità e le attenzioni che mi avete tributato, vi amo per le difficoltà che avete di far quadrare i vostri conti, il dover vivere di finanziamenti pubblici o di quel poco che si riesce a raccontare senza che un potente di turno faccia pressioni per questo o per quell’altro, vi amo con tutti i vostri giornalisti, ognuno con la sua storia, con le sue frustrazioni, le sue gioie, chi ancora vivace negli slanci, chi più rassegnato, vi amo per riuscire a convivere in un ingranaggio che tanti anni fa nemmeno pensavate potesse esistere, quando sorridevate ancora al mattino, sentendo il battito del vostro cuore parte di un’armonia generale, un mestiere nobile, poter contribuire a migliorare il mondo in cui si vive, trasmettere ideali, e godere della libertà di pensiero, metterla per iscritto. Vi amo per aver fatto il mio nome e quello della mia società, vi amo per ogni dubbio, indecisione che avete affrontato, per il pudore che si è affacciato in voi, o la spudoratezza liberatoria, per la vostra convinzione o nei passaggi dove eravate poco convinti anche voi stessi. Vi amo per aver cercato di non fare confusione e dell’imbarazzo che avete sicuramente provato quando l’avete fatta, vi amo per tutte le telefonate che avrete ricevuto da chissà chi, vi amo per la vostra pazienza e per quei momenti dove l’avreste voluta perdere.


Vi amo rappresentanti della politica, vi amo per aver dedicato il vostro tempo a fare somme, divisioni, calcoli, per aver brancolato alla ricerca di una luce, di un senso stesso alla vostra vita, non solo politica, vi amo per lo sforzo che avete fatto per cercare di capire che parole usare per mescolare i fatti tenendoli comunque distinti, vi amo per le vostre ansie, il mondo che vi sta crollando addosso, le prime paure a uscire per la strada tra la gente intorno a voi che non ce la fa più a tirare avanti, la paura di sentirsi parte di un sistema che è responsabile, che non ha saputo curare il proprio male. Vi amo per sopportare stoicamente quei ricordi che ogni tanto affiorano, all’improvviso, gli ideali della gioventù, i primi anni, le assemblee, un’energia in grado di smuovere le montagne, vi amo per non cedere al nulla che assale tutto, anche voi stessi, per dover fare i conti ogni giorno con le sconfitte sempre più cocenti, vi amo per la vostra spavalderia o per il vostro tatto, anche per il vostro riserbo, come vi amo per l’arroganza, questa corazza da guerra, questa divisa necessaria per ridare un senso al baratro che vi immobilizza e vi fa mancare la terra sotto i piedi, vi amo per le angosce, per le vostre paure di sparire, per le perdite di elezioni, di voti, di popolarità, per le lotte fratricide che vi attanagliano, gli amici che vi assalgono quando siete più deboli, per il branco di squali e le sue fauci che vi circondano giorno e notte. Vi amo per i silenzi o i tarli dentro di voi, quando la mente vi esorta a fare i bilanci, quando vi chiede di ammettere a voi stessi quello che non ammettereste mai in pubblico, sbagli, errori, disastri, e implacabilmente andate avanti ognuno con i propri problemi, come tutti, i sentimenti, la famiglia, i figli, la salute, le piccole e grandi cose di ogni esistenza.


Vi amo tutti come amo i miei amici sopra tutto, l’affetto e la fiducia che mi onorano, i loro sorrisi e le anime belle da abbracciare, ricchezza della nostra terra, cuori grandi pieni di speranza. Vi amo tutti come amo questo azzurro di cielo e questo verde che mi circonda e mi riempie, e dove il fango che lo raggiunge farà crescere un nuovo fiore. Vi amo tutti.


Io sono Paolo Campanelli

..............


§ - Testo menzionato: Vedi Messaggero del 15 09 2012 - Campanelli, candidato a sinistra e affari a destra. L’ex sindaco Mazzeo: siamo amareggiati, ora abbiamo il dubbio che fosse alleato con Basilicata - Articolo di RAFFAELLA DI CLAUDIO

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