domenica 23 settembre 2012

Cisnal, UGL, Polverini, Berlusconi.... La scaletta del degrado sociale e politico

Attenti a quei due, ci hanno la rogna!


Di solito non mi va di occuparmi di scandaletti politico-amministrativi di livello locale, soprattutto se trattasi di battibecchi utili  all'aggiustamento delle poltrone. Ma sentire Renata Polverini, attuale presidente della Regione Lazio, giustificarsi per le "spese pazze" e gli ammanchi di cui in questi giorni è stata accusata con le parole "allora andate a guardare quel che ha fatto Marrazzo..." (che era il suo predecessore), volendo significare  "inutile criticare.. perchè qui il più pulito ci ha la rogna", mi ha convinto ad intervenire....  

Renata ha liquidato con la scusa della "rogna" le richieste di sue dimissioni avanzate dalle opposizioni, supportata in ciò dal diretto intervento del suo patron -il cavaliere di Arcore- il quale l'ha giustificata e sorretta, preparandosi egli a ricandidarsi premier o almeno presidente della repubblica. Così da  sancire che questa nostra repubblica  è  una cosa in cui tra pubblico e privato non vi è alcuna differenza.  Ed infatti è vero, inutile cercare di  ricondurre l'amministrazione pubblica verso una decenza... Tutti coloro che si dedicano al "pubblico" sono  dei gran magnaccia e come dice Polverini: il più pulito ci ha la rogna...!

Ma ricordo allorchè venne eletta la Polverini, ed io ero ancora abitante nel Lazio, che essa si presentava come una sorta di salvatrice, una specia di Lech Walesa in gonnella che combatteva contro le orde rosse per riportare il Lazio verso la "giustizia sociale".. e ciò proprio in seguito al fatto che la nostra "eroina" era una rappresentante sindacale "di destra"....

Oggi giorno le rappresentanze sindacali hanno ormai perso ogni significato.. abbiamo visto chiaramente come persino la CGIL si è allineata a favore del padronato e delle banche (per salvare il mercato), non c'è quindi da meravigliarsi se la Polverini sia persino andata un po' più in là, facendosi essa stessa "padronato e banca"....

Degli eventi miserandi alla Regione Lazio se ne stanno occupando un po' tutti i media, e non solo quelli al servizio del padrone, ma anche quelli fuori dal coro, come il Fatto Quotidiano e sopattutto Rinascita, che scavano nell’operato di Polverini e Cetica partendo dai tempi dell’Ugl. Nella sostanza, però, non c’è molto di nuovo (se non ulteriori particolari) rispetto a quanto già pubblicato oltre due anni fa da Rinascita a firma Giannino Stoppani. E’ chiaro che anche il giornalista del Fatto (come a suo tempo quello di Rinascita) ha davanti a se il documento famoso del 2000, le cui copie, evidentemente, non sono poi andate tutte distrutte.


E quelle "informazioni" sono cosa nota, per chi è del mestiere.... Solo degli ingenui o degli “approfittatori” potevano credere nella UGL. Questo pseudo sindacato è il diretto erede della CISNAL di missina memoria.Ecco  cosa  racconta al proposito Maurizio Barozzi:  "Ricordo perfettamente la CISNAL di Roberti, negli anni ’60, un minuscolo sindacato che non poteva neppure definirsi un sindacato giallo, tanto che era una vera e propria associazione, più che altro sulla carta, al servizio del padronato.  Qui a Roma in genere era al servizio di qualche palazzinaro, che definitosi sui generis “camerata”, si avvaleva di questi farabutti per contenere i sindacati rossi. Al di là che la CGIL soprattutto, era un sindacato cinghia di trasmissione del PCI e quindi a questo funzionale, resta il fatto che, in quegli anni, i lavoratori dell’Edilizia avevano giuste e necessarie esigenze, dalle misure di sicurezza sul lavoro, alle mense, agli orari, agli indumenti di lavoro, ecc., tutte cose che negli anni ’60 il padronato non forniva di certo e gli squali dell’edilizia pensavano solo ad arricchirsi. Ho lavorato 15 anni nell’Edilizia e queste cose le conosco bene.
Ed invece la CISNAL, che poi come associazione di lavoratori era inesistente e i suoi iscritti, almeno a Roma, erano in genere picchiatori, fannulloni e sottoproletari delle sezioni missine, arrivavano, chiamati dai padroni,  nei cantieri  con la scusa dell’anticomunismo a creare disordini"

Infine il MSI   è deceduto ma i suoi epigoni, storiche ruote di scorta della Democrazia Cristiana, gettando la maschera  hanno avuto la possibilità di mettere le loro manacce in qualche sfera di potere, vedasi la Renata Polverini,  dietro la destra berlusconiana, e la CISNAL si è trasformata in UGL.

E la campagna romana è tornata opimo pascolo per armenti...

Paolo D'Arpini

1 commento:

  1. E pure io , normalmente , evito gli "scandaletti" come argomento primario . Figurati se difendo la Polverini e Cetica che firmò un tardivo (mi ero già dimesso) provvedimento collettivo di espulsione dalla Ugl nei confronti di dirigenti ache confederali della federazione statali . Che , tanto per far capire quanto spesso si parli e scriva a sproposito , era pure "rappresentativa" con i liberticidi parametri di questa democrazia .
    E composta da molti dirigenti ed iscritti la cui storia personale ed ideologica , anche riferentesi alla Cisnal , non ha sicuramente bisogno di attestati e patenti sottoscritti da chicchessia . Anche perché , comunque la si pensi , nel Msi e nella Cisnal militarono decine , centinaia , migliaia tra morti , feriti , incarcerati , processati e denunziati e con la vita segnata per la loro appartenenza ad una ideologia . La rivolta di Reggio Calabria , comunque la si legga , vide la Cisnal protagonista ed in prima fila accanto al popolo. E non erano tutti edili . Che poi , come con il Msi , ci furono tradimenti , svendite e pure arricchimenti è ben noto agli "idioti" che ne fecero parte senza alcun beneficio personale . Ma che ciascuno guardi bene in casa propria .

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