mercoledì 6 aprile 2011

Uova di coturnice come pomo della discordia? Diatriba sulle cure naturali.... e poesie di Darriel Berrigan e Giuseppe Spadaro



Ecco una discussione sull'uso delle uova di coturnice per combattere le allergie.
Ho ricevuto questo commento sotto l'articolo a favore delle cure naturali di Caterina Regazzi: "La natura ci cura è vero ma non attraverso gli animali e i suoi piccoli che ancora devono crescere, lasciamo le uova di ogni uccello liberi di crescere e nascere in nuove creature maestose... Curiamoci piuttosto con le piante che madre natura ci ha messo da sempre a disposizione!! Mimì" (Se volete rileggere il tutto: http://www.ilcannocchiale.it/comments/2621458).

Questa la replica di Caterina:
Anche i frugivori spesso mangiano le uova ed i cuculi sbattono via le uova di altri uccelli dal loro nido per deporvi le proprie. I leoni maschi addirittura ammazzano i loro cuccioli per far tornare in calore le femmine. La natura è cattiva?
Quel messaggio in risposta al mio scritto sulle uova di coturnice mi ha un po' scombussolato. Vorrei chiedere a questa signora Mimmi (sarò mica mia zia?) quanti bambini ha avuto nella sua vita (le uova sono semplici cellule germinative, che se non fecondate, non faranno nascere alcun piccolo) e che anche dei cereali e dei fagioli mangiamo le cellule riproduttive e quelle si che hanno già la vita dentro altrimenti non si formerebbe il seme, che ha già tutto in se stesso per crescere, ecc. ecc. Mah, non mi va neanche di discuterne, penso che ognuno per non so quali motivi, forse per una tendenza innata più o meno seguita e condizionamenti che possono avere un effetto in un senso o anche quello contrario, tende verso una strada, possiamo parlare di tutto e del contrario di tutto. Per me è importante l'armonia della vita e della vita, ma dov'è questa armonia? L'abbiamo perduta e riacquistarla non è facile e allora c'è chi se ne frega e pensa solo al suo gusto personale e chi crede di fare una scelta e la porta avanti come fosse l'unica via possibile. Allora cosa mi metto io a parlare di riduzione del consumo dei prodotti di origine animale? E lo sappiamo che a volte le nostre scarpe e le nostre magliette sono prodotte da bambini che devono lavorare invece di andare a scuola e giocare? Uffa! Comunque si accettano consigli alternativi per la mia allergia...”


Ed ora, per lenire la tensione: Una poesia del pacifista Darriel Berrigan che si è a lungo battuto contro la guerra. La scrisse in memoria del suo amico Mitch Snyder, che lavorò per molti anni per i senzatetto di Washington.

Un affettuoso ricordo- Mitchell Snyder
Alcuni si alzarono una volta e si sedettero
Alcuni andarono avanti per un miglio e se ne andarono via.
Alcuni si alzarono due volte poi si sedettero
Ne ho avuto abbastanza, dissero.
Alcuni andarono avanti per due miglia, poi se ne andarono via.
E' troppo, gridarono.
Alcuni si alzarono, si alzarono, si alzarono ancora.
Furono presi per pazzi
Furono presi in giro per essere stati presi in giro.
Alcuni camminarono, camminarono, camminarono ancora.
Camminarono in terra.
Camminarono in acqua,
Camminarono in aria.
Perché rimani in piedi?
Fu loro chiesto, e
perché cammini?
Per i bambini, dissero,e
Per il cuore, e
Per il pane.
Perché
Il perché
E' il pulsare del cuore
E i bambini nati
E il pane lievitato.


Et dulcis in fundo: UNA POESIA DI GIUSEPPE A. SPADARO.

La cosa più buffa
è non distinguere
tra le parti in baruffa
chi è più avanti e chi ha la muffa....
Se il prelato refrattario
flaccido abitudinario
viene scannato dal prete "giurato"
dal giansenista visionario
che vuole la chiesa pura
chi dei due fa più paura?

Se ne son viste di belle
di scannamenti brutali
fra preti concorrenziali
ma non s'è visto un Papa
più terrificante e selvaggio
del polacco, che ha avuto il coraggio
di santificare papa Mastai.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.