sabato 20 novembre 2010

Italia 2010 - Parassitismo sociale, pressione fiscale e fuga di cervelli...


C'è che si prostituisce e chi no. Italia, un paese che ha esaurito le sue risorse e le potenzialità sono emigrate altrove...

Personalmente sono sempre stato diffidente e contrario alla suddivisione in categorie della società ed alla attribuzione di etichette alle persone, perché credo che il comportamento e quindi le caratteristiche individuali ed anche collettive siano soprattutto contingenti, circostanziali e determinate dall'adattamento epocale. Ma è indubbio che in Italia la popolazione sia divisa in due tronconi nettamente distinti, dal punto di vista sociologico, etico e culturale, e non mi riferisco al "pensiero" politico (del quale dubito vi sia traccia, di pensiero intendo).

Da una parte ci sono quelli che si sono prostituiti al parassitismo partitico, hanno cioè attinto alla greppia e ricevuto prebende, distribuite dalla politica corrotta a coloro che l'accettano e ne traggono beneficio, fossero anche solo briciole ed avanzi.

Dall'altra coloro che non hanno rinunciato alla loro dignità, onestà e soprattutto alla libertà, ed hanno cercato, compiendo sacrifici indicibili, di sopravvivere nonostante tutto, nonostante il berlusconismo, inteso nella sua accezione degenerativa, devastante dal punto di vista morale e spirituale, oltre che materiale.

Non sono un matematico, un sociologo, e neppure uno specialista in statistiche, e quindi non sono in grado di fornirvi le percentuali in cui si dividono questi due tronconi, ma purtroppo temo che la prima parte se non è la maggioranza è comunque fin troppo significativa e prevalente, ed ha preso sicuramente il sopravvento nella gestione pubblica del paese, per cui non nutro più alcuna speranza di recupero. Anzi temo che ormai ci sia la fila per prostituirsi, per poter partecipare al presunto banchetto per ricevere qualche beneficio, cambiando solo gli interlocutori politici in base alle previsioni delle probabilità del loro successo. Parlare di etica in queste condizioni si rischia di emettere solo dei suoni intraducibili.

Noi che non ci siamo prostituiti siamo una minoranza e rimarremo tali. E voglio precisare che non tutti coloro che si sono prostituiti sono da biasimare, ci sono responsabilità famigliari che non possono essere sottovalutate, bene o male si deve arrivare a fine mese ed i figli si devono far crescere e studiare e possibilmente mandare in televisione a far carriera.

Per mantenere questo livello di parassitismo la pressione fiscale ha ormai quasi raggiunto il 70%, la più alta in assoluto al mondo, così come siamo ai vertici mondiali della corruzione e dell'inefficienza della giustizia, e poi si pretenderebbe di attrarre investitori dall'estero e di disporre di credibilità nella collocazione dei titoli di stato (che sono carta straccia). Scusate l'ottimismo, ma o si osserva ed interpreta la realtà o si guarda passivamente la televisione lobotomizzante.

Claudio Martinotti Doria
http://www.cavalieredimonferrato.it

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