mercoledì 3 novembre 2010

4 novembre 2010: Giornata delle Forze Armate Italiane... vista con I Ching



“L’esercito sta nelle pieghe della massa popolare, come l’olio nelle olive ed il burro nel latte…” (Saul Arpino)


“Nel grembo della terra vi è l’acqua: l’immagine dell’Esercito. Così
il nobile magnanimo verso il popolo accresce le sue masse” -
L’immagine dell’esagramma L’Esercito (Shih n. 7) del Libro dei
Mutamenti, è molto chiara nell’indicarne il significato. Infatti
nell’antichità, in virtù della coscrizione obbligatoria, i soldati
erano presenti nel popolo come l’acqua sotto la terra. Ed avendo cura
della prosperità del popolo si ottiene un esercito valoroso.

Ed ancora nella prima linea. “Un esercito deve servire in buon ordine
ed armonia. Se ciò non avviene incombe sciagura”.

…il 4 novembre ricorre il giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate….

Rinnegare il passato non ha senso… l’Unità d’Italia è stata raggiunta
con fatica, lotta e sacrificio… Qualcuno potrà obiettare che non
serviva, che si stava meglio con il Regno delle Due Sicilie, con lo
Stato del Vaticano (ma quello c’è ancora..), con la Repubblica di
Venezia, il Regno di Sardegna, etc. Può anche essere vero ma pure in
quei regni esistevano eserciti ed un senso nazionale… ora il senso
nazionale si è ampliata all’intera Italia e forse all’intera Europa e
forse un domani al mondo intero… Staremo a vedere!

Non sono d’accordo con il sistema corrente di prestare servizio alla
patria con forze prezzolate, con l’uso di mercenari (sia pure interni
cittadini) credo che il piacere della difesa (dico “difesa”…)
dell’identità nazionale della nostra terra o dei legittimi interessi
dei suoi abitanti non possa essere delegata ai “volontari” di
professione.

Nell’antica Cina (e pure oggi) si diceva che l’esercito riposa nelle
pieghe della società civile… pronto a sorgere nel momento del bisogno.

La coscrizione obbligatoria può sembrare una sopraffazione, se serve
ad una causa ingiusta, ma è l’unico modo per riconoscersi tutti figli
dello stesso paese. Vediamo che alla fine dell’Impero Romano, allorché
i legionari erano professionisti pagati dallo stato, è stato
sufficiente l’arrivo di una masnada di barbari per sconfiggere
l’Impero… Le famose invasioni barbariche contavano a malapena poche
migliaia di individui (comprese donne e bambini ed armenti) mentre
Roma aveva oltre un milione e mezzo di abitanti e le legioni
comprendevano centinaia di migliaia di militi- ma quei pochi barbari
determinati bastarono per annichilire e distruggere un sistema… forse
marcio, forse indegno di essere mantenuto.. come probabilmente succede
ai giorni nostri…!

Ma… io personalmente amo e rispetto la figura di Cincinnato… forse
perché ho servito nell’esercito non come “mercenario” ma come uomo
d’armi venuto dal popolo.

…….

Memoria personale del mio servizio militare:

…ricordo quando ero bambino ed abitavo a Roma, mio padre mi portava il
4 novembre di ogni anno a vedere la sfilata dei soldati, con le
fanfare, con cannoni, autoblindo, camion, etc. etc. Potete
immaginare l’effetto che faceva su un bambino assistere a quelle
processioni…. e l’effetto che mi fa adesso a raccontarvelo… ma come
possiamo cancellare il mio vissuto? D’altronde anch’io ho fatto il
militare di leva, ho indossato per 15 mesi la divisa, ho imparato a
sparare con il Winchester ed il Garand e la mitraglietta, ho tirate
bombe a mano d’assalto e da difesa, ho sbudellato fantocci con la
baionetta, ho strisciato per terra nel fango e nell’erba con il passo
del leopardo, del serpente, etc. Ho marciato per chilometri e
chilometri con lo zaino in spalla, ho usato radio da campo… ho
costruito radio galene.. ed infine sono stato dentro un centralino
alla Scuola d’Applicazione d’Arma di Torino a passare telefonate
private ed ufficiali… ed ho pure sventato un colpo di Stato… ma che ve
lo racconto a fare, tanto non mi credereste!

Paolo D’Arpini
http://www.circolovegetarianocalcata.it/paolo-darpini/

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