mercoledì 21 marzo 2018

Religione e prostituzione (con usura aggiunta)

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Cosa non si fa per la pecunia, soprattutto quando “non olet” ma profuma di donna…. A turni alterni personaggi politici di destra, sinistra o centro rispolverano la proposta di riaprire le “case chiuse” per togliere il degrado del sesso consumato per strada, garantire l’igiene dei rapporti, evitare la piaga dello sfruttamento… ma sopratutto incrementare le entrate dello stato con nuove tasse sul sesso a pagamento.  Ed appare strano che il vaticano che solitamente mette bocca su tutte le iniziative sociali  non si sia mai pronunciato sulla “regolamentazione della prostituzione”… Ma a pensarci bene strano non è  poiché sin dai tempi del papa re le  imposte sulle “puttane” contribuirono grandemente all’edificazione della chiesa.  Povere puttane, vilipese, offese e sfruttate in tutti i modi. (P.D'A.)
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Religione: le opere della chiesa grazie alle curiali a all'usura  - Il Vaticano per secoli ha ricevuto profitti dalla prostituzione e dall'usura.     Lo stato pontificio investiva i soldi ottenuti con le tasse sulle prostitute in opere pubbliche, moltissimi monumenti e chiese sono stati finanziati con i soldi della prostituzione, che alla fine quindi qualcosa di buono ha prodotto.Pio IV costruì Borgo Pio con i soldi delle “curiali”. Viene spiegato con tutta chiarezza in una bolla dello stesso Papa.

Il Ponte di Santa Maria, l’odierno Ponte Rotto (come racconta Costantino Maes nel suo “Curiosità Romane”, Grotta del Libro editore) fu restaurato «similmente, merce’ questa sozza, ma pur legittima imposta».Nell’archivio della Reverendissima Camera Apostolica si conserva il volume che spiega quanti soldi di tasse furono prelevati alle prostitute per quei lavori.Altri libri raccontano che la strada presso il Tevere, prossima alla Porta del Popolo, era il principale ingresso alla città fino al XIV secolo. Scorreva in mezzo ai campi, maltenuta e piena di buche. Eppure, presso il Porto di Ripetta c’era un gran traffico di commerci e una strada acconcia sarebbe stata ben vista e utile.

Provvide Leone X: raddrizzò l’attuale via di Ripetta, tagliandola in mezzo ai terreni circostanti e asfaltando tutto. La strada prese il nome del Papa, ma poi tornò a chiamarsi di Ripetta. Dove furono presi i soldi per i lavori? Dalla tassa sopra ai lupanari. Lo racconta l’amministratore signor Corvisieri nelle sue “Posterule Tiberine”.Non da meno l'usura fu fonte di enormi entrate per il Vaticano.Grazie all'usura la chiesa aumento in maniera esponenziale le sue già  immense ricchezze... 

(Virginia Colonna)


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