sabato 10 febbraio 2018

Gianni Donaudi: "In memoria dell'amico Pino Balzano" (1948 / 1998)

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Nella metà di gennaio del 1998  a Napoli se ne andava l'amico  PINO BALZANO. Nato a Milano da padre partenopeo e madre emiliana (una Fornieri discendente del socialista umanitario francese Fournier), Pino si era trasferito  ancor bambino nella metropoli originaria del padre.
Ancora ragazzo fa riferimento  in una formazione europeista e appena ventenne sarà tra i principali redattori de "La Nazione Europea" (riduzione italiana della belga La Nation Europeenne) nei suoi ultimi numeri. N.E. stampa il suo ultimo numero nella primavera del 1970 dove viene tradotta in italiano l'intervista a Peron, che si dichiara d' accordo con Fidel Castro, con la Cina maoista e definisce il Che "il simbolo della Liberazione latino- americana " . 
All' interno del gruppo si guarda avanti con simpatie per la Nuova Sinistra, altri per i partiti laici, altri ancora per la "balena bianca".  Fino a quel momento gli interlocutori dell' area "europeista", all' interno della Sinistra sono sopratutto i gruppi " m. l. " , sopratutto il P.C.d' I. , dove infatti , prima di darsi alla clandestinità, approderà anche Renato Curcio proveniente dallo stesso ambiente.

Per Pino la sigla è indifferente. Importante è lavorare nella Sinistra rivoluzionaria (un suo paginone su ALDOUS HUXLEY apparirà su "Lotta Continua" del 123 febbraio 1980) e al contempo inizia una ricerca spirituale interiore con preferenze per il TAO di Lao Tse (e sull'argomento, nel 1986 scriverà un pezzo su "Il Manifesto" , quotidiano dove in un altro articolo sui Cicli Cosmici, tanto studiati da René Guenon, invita il quotidiano " gauchista" romano a confrontarsi con la c.d. "nuova destra" di Marco Tarchi, Franco Cardini, etc .).  Pino collabora anche al " Quotidiano dei Lavoratori" , organo di Democrazia Proletaria,  dove scrive, in due puntate un'analisi sul fascismo di "sinistra"  e finché esce non trascura qualche articolo per Fronte Popolare, organo del Movimento Lavoratori per il Socialismo.

Ma nei ritagli di tempo Pino non trascura la poesia (in lui sono evidenti gli influssi di Kerouç, Camus e Orwell ,  oltre a quelli di Pier Paolo Pasolini e ANCHE di Louis Fèrnand Cèline. Balzano stampa diversi libretti auto-prodotti e nel 1982, pubblica, insieme all'allora ottantenne GENNARO AMMENDOLA "I Poeti del vicolo", conducendo, al contempo, insieme ad altri un'inchiesta sui giovani, che verrà raccolta nel volume " I Rompiballe" della Sperling & Kupfer.

Nel 1991 inizia la pubblicazione della rivista "Nuove Angolazion i- Tempi Decisivi" che all'inizio esce come supplemento di " N.d.R. " , il cui direttore responsabile è quel ATTIGLIO WENDERLING, del Circolo"Intramegna" di piazza Bellini, già corrispondente da Napoli de "Il Manifesto" ed ex consorte di LUCIA ANNUNZIATA.
Dal 1994 direttore responsabile di "Nuove Angolazioni" sarà LUCIO MARTELLI di Bordighera, da tempo militante nel direttivo provinciale di Imperia di Rifondazione comunista, e anch'egli scomparso(2006) . 
Altri collaboratori di N.A. sono la sua compagna Rosetta, MARIO SEPE, lo stesso  LUCIO MARTELLI e GIANNI DONAUDI (allora residente a Torino e che per N.A. cura la redazione per il Piemonte e la Liguria). Anche la figlia di Pino, EVA,  scrive, a soli 14 anni, un simpatico articolo sulla figura del Rag. FANTOZZI ( ...uno di noi... lo definisce), mentre  LURA SEPE, figlia di Mario si occupa di musica giovanile. 
Sulla stessa rivista escono anche articoli di nostri amici, quali ALBERTO SORDI di La Spezia, MARIO CASTELLANO di Imperia, PIER LUIGI VERRUA di Torino, FRANCESCO MULé di Vallecrosia (IM) . La rivista stampa anche supplementi di poesia, con testi di TERESIO ZANINETTI, FRANCESCA VENTURA, KATIA DI STELLA, CLAUDIO VERIOL, LUIGI BETRONE, etc.

Il sogno di Pino era una società comunitaria, antiutilitarista( per questo seguiva con assiduità il M.A.U.S.S. francese di SERGE LATOUCHE) e solidale, magari meno edonistica ma che assicurasse il benessere a tutti, compresi molti diseredati ed esclusi nostrani e non solo quelli che provengono da fuori- Europa . 
Tra gli studiosi  contemporanei, le simpatie di PINO BALZANO andavano a MASSIMO CACCIARI, a MARCO REVELLI( con la sua visione comunitaria, molto spesso snobbata da larga parte della SX ), COSTANZO PREVE, LUCIANO CANFORA, DOMENICO LO SURDO e , in parte, ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA. 
L' originalità del pensiero di Pino non aveva la pretesa che ad ottenere tali risultati fosse una corrente o un'altra. L' importante era che gli uomini di buona volontà sentissero tale urgenza. NON importa chi fossero.
Per questo, oltre a pubblicare la sua rivista, Pino non si pose alcun problema a scrivere anche su un quotidiano  come " L' Umanità" (ex organo del P.S.D.I.), dove grazie alla sua amicizia col direttore Ugo e di altri collaboratori, riusciva a far passare le sue tesi, che contraddicevano estremamente con le posizioni filo- atlantiste, conservatrici e "moderate" che rispecchiavano la linea generale del quotidiano.

PINO BALZANO amava ridere, scherzare, ironizzare , mescolando la bonarietà napoletana con lo " h u m o r " dell' Emilia Romagna, terra di sua madre. Pino era anche un incallito tifoso del " Milan" (" per togliere la squadra all' egemonia berlusconiana"- si giustificava ...) . Sempre ironico (e a volte sarcastico, sopratutto nel vedere il rincretinimento di tante masse giovanili informate all' "a m e r i K a n    w a y      o f      l i f e ". Un processo già iniziato negli anni '50 e ben messo in evidenza da ALBERTO SORDI (il comico) nel film " UN AMERIKANO A ROMA " e, musicalmente da RENATO CAROSONE con " TU VUO FA' L'AMERICANO' . Due esempi che Pino citava spesso e volentieri....
Gianni Donaudi

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