domenica 17 settembre 2017

Energia akashica e Coscienza…..



La coscienza individuale è in costante movimento ed evoluzione, seguendo i diversi modi di sviluppo della società od i periodi storici nei quali si manifestano le vicende umane. Ogni transizione assomiglia al superamento di un livello d’apprendimento, un po’ come succede nella spirale del DNA. La coscienza, in questo caso meglio definirla mente, si muove dalle espressioni più semplici a quelle più complesse. Una sorta di testimonianza-memoria dei vari processi sofisticati della vita. Per crescere spiritualmente dalla persona dobbiamo partire, in quanto depositaria della prima scintilla di Coscienza dalla quale tutto deriva. Non voglio perciò sminuire il valore dell’io-persona, e come “questo” anche tutto gli altri “io” che pazientemente seguono e precedono.
Il pensiero, si dice, ha la forza di promuovere l’azione… e quando molti pensieri vanno in una certa direzione forse la conseguenza inevitabile è proprio quella preconizzata. Oppure… è  una sensazione che ha a che fare con l’inconscio, con il pescare nella “akasha” o mente collettiva.. e così le cose immaginate accadono…?!
I cicli (e le pieghe) del karma.. sono misteriosi…
Il  vuoto (Sunya) non è vuoto. Contiene una energia spirituale  conosciuta da millenni nelle antiche tradizioni spirituali come energia Akashica dell’universo. Questa energia non solo da forma al mondo fisico momento per momento, ma si relaziona con la coscienza.
La scienza contemporanea rivela che credere nella distinzione tra mondo materiale e spirituale è un errore. Non c’è dualità, l’universo è prodotto da una sostanza sola e sia il mondo fisico che spirituale prendono forma da questa singola sostanza, detta anche “etere”, che compenetra ogni essere in quanto “Coscienza”
Attenzione, qui occorre precisare che la “Coscienza” non è ciò che appare nella coscienza, non è -per intenderci- sensazione, pensiero, emozione, intuizione, visione ma è quella luce che rende possibile ogni  percepire.  Ed infatti  neanche questa spiegazione fatta di parole  può qualificare o indicare la Coscienza. Questo mio è un futile tentativo di definire l’indefinibile… ogni definizione della “Coscienza” è contenuto e mai può essere contenitore.

Paolo D’Arpini

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