martedì 30 giugno 2015

Grecia - Proposte e commenti sulle possibili soluzioni della crisi



Un giorno di ferie per la Grecia

In questi giorni non si sente altro che parlare del probabile default
greco, ho letto decine e decine di commenti a questa notizia, per la
maggior parte favorevoli al popolo Greco. Sappiamo qual'è la realtà,
la bce vuole che la Grecia paghi il debito che ha nei confronti
dell'Europa....ma non sappiamo in che modo si è creato questo debito o
almeno, sappiamo quello che ci vogliono far sapere... Giornali che
titolano circa i probabili effetti che il default greco potrebbe avere
sul resto dell'eurozona soprattutto i paesi più deboli come l'Italia;
alcuni sono arrivati a dire che i lavoratori di questi paesi dovranno
rinunciare alle ferie per far fronte alla crisi greca.... Bene, sapete
che vi dico ragazzi?

E' una buona idea quella di rinunciare ad alcuni giorni di ferie per
salvare il popolo Greco dai debiti, se ci fosse qualcuno in grado di
organizzare una raccolta di fondi di questo tipo, di corsa farei una
donazione, non tanto perché questo risolva il problema del popolo
Greco, ci vuole altro, tempo sacrifici e comprensione, ma, soprattutto
perché non lasceremo soli i nostri fratelli greci e ai capoccioni
della bce fischierebbero le orecchie sentirebbero da che parte sta il
popolo..... La maggior parte del debito greco (e non solo) è stato
creato da speculazioni ed interessi illegali, che c'entra il popolo?
Sono le banche a creare il debito bene è ora che la smettano...

Quante volte abbiamo dato soldi per salvare le banche dal fallimento,
(l'Italia è piena di esempi) e adesso, le banche pretendono che
vengano pagati i debiti.... certo intanto i vostri li abbiamo pagati
noi..... Dobbiamo essere uniti per far capire che questa europa non ci
piace e la Grecia ci sta dando l'occasione; facciamoci sentire vicini
in modo tangibile ed impediamo alle banche di diventare padroni delle
nostre terre e delle nostre vite. Ho sentito che ci sono già
associazioni come NO-Nato che si sono attivate per il sostegno al
popolo Greco, invito tutte le persone sensibili al problema a prendere
contatto con tali associazioni per contribuire a far cambiare il
vento.

Giuseppe Finamore


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TSIPRAS E L' AZZARDO REFERENDARIO ..

Perché è un azzardo? perché la questione è assai più complessa e non
risolvibile tra un si' e un no'..La questione è direi epocale proprio
nel modello d' economia e nel dilemma se sia ancora possibile o meno
perseguire per una nazione piccola,una scelta keynesiana di tipo
socialdemocratico, tra monete sovrane,banche pubbliche degli STATI ,
democrazia e economie reali e territoriali,.. o se invece.. l' unico
DIO IN TERRA ,è oggi il globalismo economico produttivo delocalizzato
e finanziario,senza regole e che quindi che ...non può esservi altra
economia!! che non sia decisa dai grandi gruppi multinazionali e sotto
il controllo assoluto del sistema bancario e borsistico internazionale
/ capitalista.

Ecco perché Tsipras ha sbagliato, doveva offrire ai greci prima di
tutto un modello di sviluppo alternativo a quello UE e global
/capitalista / finanzista invece Tsipras e Varoufakis sono stati
ambigui, dicendo di non voler uscire dall' Euro ,senza neppure mai
ufficialmente nominare la nuova dracma ,prendendo solo atto del
disastro sociale in Grecia e come parzialmente ovviarvi a sostegno dei
più deboli .E' ovvio che offrire ai greci solo una trattativa confusa
"tira e molla "con Brussel ,senza un vero -progetto e sullo sfondo ..
il ritorno possibile ad una moneta come la Dracma , .visto... come
incubo ,.internazionalmente flottante, .svalutabile,... senza dire...
far capire davvero a che possa servire questa scelta, senza linee
precise di sviluppo del "nuovo modello economico possibile greco", può
mettere nel panico la classe media greca ,con ancora dei risparmi ,nel
timore di perderli del tutto ,...con la Dracma di nessun valore ,con
inoltre le gigantesche pressioni verso il SI'.... poste dall'Europa
che possono fare il resto e il risultato che un interessante percorso
politico come quello di Syriza, che rischia di interrompersi ,in un
referendum pericolosissimo - vanificando in caso di sconfitta , del
tutto ,questa lunga ed estenuante trattativa/vertenza con la Ue Troika
, ...,colle dimissioni di Tsipras.,il ritorno dei centristi / euristi
-Samaras Papandreu e il continuo del calvario per i più poveri ! Il
ritorno RESTAURATIVO DEL PEGGIO DEL RIGORISMO USURAIO BANCOCRATICO! La democrazia non la si ottiene solo con dei referendum ma con progetti
politici e architetture economiche perseguibili e intelligenti,
soprattutto facendo capire al popolo la loro utilità ..dicendo la
verità e mostrando sicurezza e guida sul cammino da intraprendere.

Gastaldo Paolo

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Povera Grecia

La Grecia farà default per un cifra paragonabile al conto in banca
della madre dell'ex ministro Papandreu (lui sì persona seria, mica
quello scavezzacollo di Varoufakis. El bloqueo, è un embargo
commerciale, economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti
d'America contro Cuba
all'indomani della Rivoluzione castrista. John Perkins rivela nel suo
libro "Confessions of an economic hit man", di essere stato arruolato
dal governo Usa allo scopo di risucchiare a favore degli Stati Uniti
le ricchezze di paesi poveri, e ciò "attraverso manipolazioni
economiche, tradimenti, frodi, attentati e guerre". Tutti sappiamo che
il controllo sulla ricchezza e il suo accumulo avviene tramite
politiche "accondiscendenti", e per ottenerle occorre che chi governa
faccia i favori di pochi e non della maggioranza. Per cui nelle
democrazie occidentali il fattor comune è dato da una sola cosa:
CORRUZIONE..."

Giorgio Mauri

lunedì 29 giugno 2015

Grexit - La dracma trionferà!



"Se ci sarà il Grexit la colpa sarà stata esclusivamente dei creditori". Non lo scrive un intellettuale rivoluzionario marxista, bensì, sulle colonne del New York Times, Paul Krugman, premio nobel dell'economia, che come si può benissimo capire dalla lettura dei suoi libri e dei suoi articoli, è semplicemente un difensore del capitalismo sostenibile contro quello insostenibile finanziario parassitario che tutto sta divorando, un critico intelligentemente propositivo, come Keynes, Allais, Stiglitz, Max Otte, Bagnai (ci sono tre premi nobel in questo elenco), e tanti altri (va ricordato anche Giacinto Auriti, non economista bensì docente di diritto, assieme a tutti gli altri che hanno denunciato gli sterminati conflitti dei trattati europei contro il diritto dei popoli civili)..

Sempre Krugman ebbe a osservare "Immaginate la Grecia con la propria dracma nazionale, inizialmente svalutata, ricevere flussi di turisti attirati dal cambio favorevole che, assieme all'incremento di esportazioni, rigenerano l'economia e provocano il riapprezzamento della moneta", esito semplice a comprendersi, che fu già prospettato in Europa da Nigel Farage, e pure da Alberto Bagnai, per quanto riguarda l'Italia.


Ora il governo di Tsipras, dopo avere mantenuto fede al proprio mandato elettorale dal giorno delle elezioni ad oggi, di fronte al muro gelido e sadico dei grandi usurai finanziari, ricorre alla decisione del popolo, tramite un regolare democratico referendum.


Un esercizio di democrazia e sovranità, che sorprendentemente urta, in Italia, le paure di tutti coloro che vogliono esorcizzarlo.


Evidentemente, il concetto e la pratica della "democrazia" è stato letteralmente dimenticato da molti, ed è bene che dopo 25 secoli sia di nuovo Atene a farlo emergere di fronte ad una europa evidentemente .


E' ora di pensare in modo chiaro e preciso alla libertà, al diritto, alla vita, ed al rispetto umano infangato da una classe plutocratica ignobile quanto ben raramente si sia visto in azione nella storia dell'umanità.


Vincenzo Zamboni


domenica 28 giugno 2015

Altro che "effetto serra" ... LA PICCOLA ERA GLACIALE GIA’ BUSSA ALLA PORTA DEL NORD ATLANTICO




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Uno studio dell’agenzia meteo britannica in collaborazione con climatologi di Oxford, Cambridge e Reading mostra che il livello di attività solare tornerà ai livelli della passata Piccola Era Glaciale (PEG).
L’interpretazione serrista ortodossa è che ciò non basterà a sovrastare gli effetti del riscaldamento globale, neppure localmente
Staremo a vedere…
Per il momento le temperature sono bloccate, o in leggerissimo calo
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LA PICCOLA ERA GLACIALE GIA’ BUSSA ALLA PORTA DEL NORD ATLANTICO
Continua la fase del raffreddamento del Nord Atlantico, che si mostra tanto improvviso quanto imponente.
Lo scorso mese di Maggio, in Islanda, è stato il più freddo da diversi decenni.
Dal 18 al 30 Maggio si sono svolte le rilevazioni annuali del Marine Research Institute Islandese, ed i risultati sono stati sorprendenti.
Le temperature dell’Oceano Atlantico dal Sud est dell’Islanda fino ai Fiordi Occidentali sono state inferiori alla norma di almeno 1,5°C, con forte diminuzione del Krill, mentre non è stato visto alcuni sgombro.
Tutti gli occhi del Mondo sono puntati verso quelle che dovrebbero essere le prime “vittime” del Global Warming: le Calotte Polari, teoricamente falcidiate da un Effetto Serra che raggiungerebbe i suoi massimi effetti di riscaldamento proprio ai Poli.
Le cose, nella realtà, non stanno andando in linea con quelle che erano le previsioni di alcuni anni fa.
Siamo entrati nella stagione estiva, ma in Groenlandia l’Estate stenta ad arrivare, e la neve ed il ghiaccio continuano ad accumularsi, mentre il normale scioglimento del ghiaccio va a rilento.
Oltre alle gelate improvvise di metà Giugno in Olanda e Germania, tra gli avvenimenti climatologici di questa pazza Estate va annoverato il mese incredibilmente freddo e nevoso che sta colpendo la Norvegia Centro meridionale.
Malgrado il Global Warming ed il supposto arretramento dei ghiacci Antartici (anche se i dati indicano l’opposto!), l’albedo sta aumentando sulla superficie del nostro Polo Sud, dove la radiazione solare viene deviata nello spazio in maggior quantità rispetto agli anni Ottanta.
Nuovi studi stanno estendendo la PEG dei secoli passati a tutto il pianeta.
In particolare uno studio pubblicato su http://www.geo.umass.edu , riguardante l’estensione dei ghiacciai tropicali sulle Ande(ricostruzione effettuata tramite lo studio dei sedimenti dei laghi Andini, fino ad oltre 1500 anni fa), ha affermato che sono intervenuti quattro eventi glaciali principali tra il 1250 ed il 1810 d.C., tutti e quattro coincidenti con i minimi dell’attività solare degli ultimi secoli.
In particolare le temperature sono calate nella zona mediamente di -3,2°C (+ o – 1,4°C) durante i periodi di minima attività solare, e le precipitazioni sono aumentate del 20%, provocando delle forti avanzate dei ghiacciai andini tropicali.
ANALISI DEL POSSIBILE IMPATTO (A PARTIRE DAL 2018) SU CHI PRODUCE IL NOSTRO CIBO
2016-2017 saranno ancora buone annate, forse ottime: sfruttatele al meglio!

Fonte Web:

sabato 27 giugno 2015

Non tutto è perduto... Il mondo è grande!


Foto di Gustavo Piccinini

Il mondo è grande. Putin, con il proprio governo, lavora bene per il suo popolo, Orban, a quanto pare , benché se ne sappia poco, pure, Tsipras e Varoufakis finora sembrano bene avviati, staremo a vedere, Cristina Kirkner non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. 

Vedremo se gli italiani vorranno decidersi a riprendere in mano la propria vita, sarebbe ora.


Bisogna uscire dall'autoipnosi demenziale della sottoinformazione goebblesiana di italico regime, e guardare il mondo, non è possibile continuare a credere alle pazzesche fesserie fraudolente del governo, dell'UE e della Casa Bianca rossa di sangue, gli italiani non possono essere cosi' stupidi da continuare a lasciarsi truffare, ebbasta !

Le facce patibolari dei ladri e serial killer terroristi internazionali del governo impostore, dell'Ue, della Casa Bianca, dell'Fmi, della Bce, debbono diventare il simbolo della vergogna, della inciviltà e della violenza tirannica contro il popolo, ripudiati per sempre da tutti.·


Quei loschi figuri non hanno alcun diritto sulle genti, che debbono riappropriarsi della propria libertà negata da un sistema di dominio esopraffazione falso bugiardo e fraudolento.


Il governo è ladro, e non di solo denaro, va arrestato e dimenticato per sempre.

Vincenzo Zamboni


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Commento di Francesca Claudia:  "Per uscire dall'ipnosi di cui parli sarebbe necessario spegnere innanzitutto la televisione. Probabile che dopo un paio di settimane di silenzio forzato e assenza di induzioni, le persone ricomincino a pensare con la propria testa e a produrre deduzioni, riconoscendo i fatti per quelli che oggettivamente sono. Cioè un'accozzaglia di tentativi, neanche troppo nascosti, di privare gli esseri umani dei propri diritti inalienabili. Ecco, quale sarebbe meglio fosse un primo passo."

venerdì 26 giugno 2015

La battaglia di tutte le battaglie: "Esodo di massa"



Infuria la "battaglia dei migranti": da noi (per contiguità marina con la Libia) ed in Europa (anche per continuità territoriale con l'Italia). Si fa, dice, legge e vede di tutto e di più. Stamane (26 giugno 2015) i "vertici" europei hanno raggiunto un accordo,l'ultimo della serie ed il primo di quelli che saranno necessari a breve.

Si sono stabilite "quote d'accoglienza" per   50.000 nuovi profughi da distribuire tra i paesi aderenti alla UE..."profughi" si legga bene,non altro.


Occorrerà separare nettamente chi fugge da guerre e persecuzioni da quanti scappano dalla fame e cercano speranza in Europa.


Bisognerà quindi "imbarcare" i primi e "respingere" i secondi... mica facile!


Per quanto riguarda gli arrivi terrestri,quelli (pur numerosi) denunciati dall'Ungheria,bene o male sarebbe possibile filtrare gli arrivi... specie erigendo  un muro, metti una porta ed esamini all'ingresso chi vuole entrare.


Ma in mare? Se ti arrivano uno, due, dieci barconi in una volta cosa fai? A maggior ragione se (volontariamente) rischiano di affondare? Certamente non siamo un popolo che pensa "lasciamoli affogare", tutt'altro.


Allora? Si devono salvare tutti... e poi
?

Si portano in Italia (preferibilmente in Sicilia) e, una volta a terra..., saremo punto e d'accapo (n.b. mischio per questo futuro, condizionale e presente)!

Renzi afferma che, da domani,si identificheranno tutti i migranti raccolti, bimbi compresi, e poi si farà la cernita tra aventi diritto alla qualifica di "rifugiati politici" e clandestini da rispedire indietro!


C'è qualcuno ,tra chi non sia legato alle istituzioni (vedi prefetti e Rai) ed ai partiti di centrodestrasinistra al governo (ascari compresi), che ci creda davvero?


Non esistono strutture all'altezza, addirittura oggi i migranti si rifiutano di lasciare le impronte digitali... figuriamoci domani, come farà la polizia ad obbligarli? Li menerà? Chi sentirà le proteste della Boldrini,della Kyenge e le prediche del Papa? 


Quanti agenti finirebbero indagati per violenza?

Su quale aereo li potremo mettere (a forza) per rispedirli  indietro? Sappiamo benissimo (da Roccacannuccia a Bruxelles) che nessuno stato, africano o mediorientale,li riprenderebbe indietro...,neppure a pagamento in dollari.


Allora? (si chiederà chi legge).


Allora niente...sono un cittadino qualunque, che non conta un c...!  Esprimo in lettere il mio malcontento e la mia voglia,quantomeno,di non farmi prendere in giro, nell'ordine:
dall'Europa, da Renzi e dal suo governo, dall'Onu, dalla Caritas, dalla Boldrini e dalle sue simili, dalle radiotelevisioni di stato e non,dagli esponenti del regime partitocratico (tutti quelli presenti in parlamento che, a suo tempo, hanno avallato la aggressione alla Libia e fatto ammazzare Gheddafi, piangendo ora lacrime di coccodrillo) dagli esperti professoroni che pontificano sul perché e per come, da questo e da quello che, per finire con Mattarella e Francesco, tutto interpretano tranne che la volontà popolare!


Non lo affermo io,per delirio di conoscenza, tutti i sondaggi sono concordi: l'80% degli italiani sono preoccupati dal fenomeno migrazione e dalla risposta del governo per risolverlo!


Figuriamoci nel resto d'Europa come la pensano....

Vincenzo Mannello

giovedì 25 giugno 2015

Come difendersi dalla predazione di organi indesiderata in caso di incidente o deliquio



 I non-donatori devono munirsi di una Dichiarazione Autografa d'opposizione all'espianto di organi, tessuti e cellule, in quanto non è stato emanato il Decreto attuativo per la manifestazione di volontà dei cittadini a norma della Legge 91/99 art. 5. Quindi siamo in disposizioni transitorie (art.23). 

    La Carta-Vita/Dichiarazione Autografa documenta tale volontà basata sui diritti personalissimi, diritti umani, diritti naturali e sui principi fondamentali della Costituzione, contravvenuti dalle attuali leggi che impongono il concetto e la dichiarazione di “morte cerebrale” a cuore pulsante e, salvo opposizione documentata, l'espianto di organi, tessuti e cellule per trapianto. Va presentata sempre in caso di ricovero.

Non affidare la tua opposizione all'Anagrafe quando rinnovi la Carta d'Identità, come da propaganda, perché viene travasata nel pericoloso database per le “donazioni” (SIT) del Centro Nazionale Trapianti. “Una scelta in Comune” è da rifiutare perché contro-legge.

Diffida delle istituzioni che fanno propaganda usando paure e debolezze umane per incrementare i trapianti.


SIAMO FINANZIATI SOLO DAI SOCI E SIMPATIZZANTIGarantiamo:la CARTA-VITA / Dichiarazione Autografa d'opposizione;
AGGIORNAMENTI legislativi, scientifici ed etico/filosofico/culturali;
ATTIVITA' organizzativa di tutela e di lotta
Abbiamo scelto di non chiedere il 5 per mille. Perché? Perché essendo il "sistema" nostro nemico, al punto che pratica la censura totale sui mezzi pubblici di comunicazione (quotidiani, radio e televisioni), sarebbe ingenuo pensare che ci riconoscerebbero in modo onesto il 5 per mille versato dai soci e simpatizzanti.
Vogliamo mantenere una responsabilità diretta dei cittadini nei confronti di questa lotta, per non rischiare, nel momento in cui venisse abolito il 5 per mille, di dover ricominciare tutto da capo nel coinvolgimento delle coscienze. In altre parole noi ci saremo fintanto che i cittadini lo vorranno coi loro contributi diretti. Solo il cittadino consapevole può creare barriere al crimine.

SOSTIENI L'ATTIVITA' ORGANIZZATIVA E DI TUTELA

Versamento tramite:
Conto Corrente Postale n° 18066241 intestato a Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi
Bonifico bancario - IBAN IT35 S076 0111 1000 0001 8066241 su conto corrente presso Banco Posta
Assegno Bancario non-trasferibile intestato a Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi



Consiglio Direttivo
Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
www.antipredazione.org

mercoledì 24 giugno 2015

Credere alle bugie conviene, perché...



...ho fatto una considerazione: quando si dice una bugia, dopo un po' si deve dire una bugia ancora più grossa per coprire la precedente.  Così facendo, col passare degli anni, si passa, gradualmente, da una visione incompleta del mondo ad un mondo in cui si è perso COMPLETAMENTE l'orizzonte di senso quindi ogni anima, anche la più acuta, fatica a trovare il motivo per cui vivere: non sa assolutamente perché vive (come fosse un rottame galleggiante sopravvissuto ad un naufragio) oppure vive in modo brutalmente materialistico, soddisfacendo il proprio ego (come potrebbe fare anche un microbo) o, ancora, si giustifica con il lavoro, con "tengo famiglia" (al pari di uno scarafaggio stercoraro che porta a casa la sua palletta di cacca). 

Ecco, il buon Gaber, già negli anni '70 del secolo scorso cantava sommesso "libertà è partecipazione": ora, invece, siamo immersi nel solipsistico mondo cellulare, che ci allontana l'uno dall'altro nello steso momento in cui ci dà l'illusione di essere più vicini. 


La società in frantumi, in polvere, anzi liquefatta (la teorizzavano quei delinquenti pseudo-intellettuali come Baumann), anzi ancora l'atomizzazione del tessuto sociale.


La disfatta dell'uomo, soggetto del mondo tradizionale, trasformato in oggetto dalla technè, combinato disposto di scienza (fondamento del comunismo, teoria fallita) e tecnologia (base del capitalismo, teoria morente).


Ora, come dice anche un comunista, ateo ma col senso dl sacro come Umberto Galimberti, "solo un Dio ci può salvare" ma questo dio non è necessariamente quello descritto dalla Bibbia: basterebbe il giudizio di quello che ci guarda dall'altro lato dello specchio, al mattino, quando facciamo la barba (o rifacciamo il trucco, per le signore).


Dobbiamo recuperare vita, salute, libertà, dignità, sovranità, solidarietà, sussidiarietà, poi troveremo anche il resto, compreso il lavoro: non può accadere l'inverso, il lavoratore senza dignità, libertà, assomiglia troppo ad uno schiavo, del tipo peggiore, cioè quello che non sa di esserlo.     


Alex Focus

Post Scriptum - Il problema è che in genere la gente vuole sempre essere vincente e per loro credere al perdente è come se diventassero dei perdenti, di conseguenza, se sa che entrambi mentono, preferisce colui che ha vinto perché avrà oneri ed onori.


martedì 23 giugno 2015

Olismo e Rete Olistica Adriatica - Presentazione


La parola "Olistico" deriva dal greco "Olos" che significa "Tutto, intero, totalità". Nella filosofia olistica l'Uomo è visto come un'Unità, nella quale gli aspetti fisici, mentali, emozionali e spirituali non possono essere scissi ed analizzati separatamente − come di solito accade nella nostra civiltà contemporanea − ma osservati nella loro totalità. Non è possibile, infatti, prendersi cura soltanto di alcuni di questi aspetti − magari trascurandone altri − ma occorre avere attenzione per ogni parte di noi, poiché tali parti sono strettamente correlate tra loro.


Ciò significa che non è sano − e forse per certi versi versi nemmeno possibile − occuparsi, ad esempio, del solo elemento fisico, a discapito delle componenti emozionale, mentale e spirituale, proprio perché noi siamo la risultante di tutti questi fattori.

Siamo perciò esseri complessi, i cui molteplici aspetti sono strettamente correlati fra loro. Ne deriva che, per rendere la nostra vita sana e felice, è necessario che tutti gli elementi di cui siamo composti siano in rapporto di reciproco e armonico equilibrio.

La Rete Olistica Adriatica (ROA), così chiamata perché nata a Pescara sul mare Adriatico, ma che vuole essere un punto di riferimento per il Mondo Olistico in tutt'Italia, nasce il 12.12.2012 da un'idea di Michele Meomartino − scrittore, organizzatore di attività culturali e Presidente del Centro Olis di Montesilvano (PE) − subito condivisa da Alberto La Morgia − Ingegnere, Counselor Relazionale e Coordinatore di attività olistiche e che da quasi trent'anni si occupa di meditazione Sahaja Yoga. ROA, presentata ufficialmente il 2 marzo 2013 presso l'Auditorium "Castellammare" di Pescara, è costituita da varie associazioni, gruppi e singoli operatori di differenti orientamenti che si impegnano, nel rispetto delle singole specificità, a creare sinergie e collaborazioni nel variegato e spesso frammentato mondo olistico. Scopo della ROA è di contribuire a costruire una Nuova Umanità, più ricca di relazioni e di cura, più giusta e solidale, più libera e responsabile e anche più gioiosa e amorevole.

La rete che, ad oggi, conta oltre 100 adesioni provenienti da diverse regioni italiane, è un semplice ed efficace strumento di servizio, dove la circolarità e la condivisone delle informazioni offrono a tutti la possibilità di individuare interessanti sinergie e fattive collaborazioni. Una ricerca che non esclude un sano e benefico esercizio di amicizia.

Qualche anno fa il Prof. Enrico Cheli, il Dr. Nitamo Montecucco, con la partecipazione di Ervin Laszlo e Paul H. Ray, hanno presentato il libro “I Creativi Culturali”, una sorta di sondaggio sociologico per stabilire quanti fossero in Italia i cosiddetti Creativi Culturali, cioè i creatori attivi di una nuova cultura, della quale anche il settore olistico è considerato espressione. Ebbene da questo studio è emerso un numero incredibilmente alto di creativi culturali: il 35% della popolazione italiana! Reputando il risultato così ottenuto un possibile errore di stima, il sondaggio è stato ripetuto più volte, ma l'esito è restato invariato e ha raggiunto a fine 2012 la soglia del 40% con tendenza a crescere ancora.

Se poi, a questo dato, già di per se così significativo, si aggiungesse quello di coloro che, pur non essendo direttamente parte di questo settore, simpatizzano per i Creativi Culturali/Ricercatori Spirituali la percentuale sale ad oltre l'80%.

Il Mondo Olistico non è perciò una nicchia, ma una realtà capillarmente diffusa all'interno della popolazione, sebbene non ancora rappresentata adeguatamente nella cultura e nelle istituzioni pubbliche.

Nel comune intento di “Crescere insieme consapevolmente” (come indicato nel logo stesso della ROA) la Rete Olistica Adriatica vuole dunque rappresentare e dare voce in maniera strutturata e organizzata a questa parte così significativa della cultura e della spiritualità emergente.
Alberto La Morgia

lunedì 22 giugno 2015

Il Papa, l’ambiente e l’Enciclica: l’uomo al centro?




Come ecologista ho sempre seguito con attenzione e interesse l'operato e le idee di Papa Francesco in particolare sulle tematiche ambientali e dunque ben venga la sua Enciclica, un bello scossone per tutti i cristiani che non mettono l'ambiente al centro dei loro interessi... Temi come la decrescita, la sobrietà, un nuovo stile di vita ecologico in difesa della natura, sono veramente parole nuove all'interno della Chiesa e dovranno far riflettere molti; parole che comunque gli ecologisti dicono e praticano già da decenni.

Ma per favore non esageriamo e infatti la lettera (19 giugno) che ha scritto il Sig. Mereghetti ("il Papa mette l'uomo al centro") ma ancora di più l'articolo accanto di Enzo Bianchi ("... adorare la terra come sgabello della signoria di Dio... l'ebraismo e il cristianesimo hanno liberato l'uomo dall'idolatria... l'universo non solo è opera di Dio...") ci fanno ben capire da vari pulpiti, anche molto qualificati, come al centro dell'Enciclica ci siano come sempre Dio e l'uomo...

Ebbene quello che va innanzitutto chiarito è che questo non è un discorso ecologista, semmai, se vogliamo un bel discorso da ambientalisti (antropocentrici) ma niente di più.

Per gli ecologisti (e se vogliamo per certi cristiani ecologisti, si vedano le opere del teologo americano Thomas Berry, discepolo di Teilhard de Chardin che però andò molto in avanti rispetto al suo maestro), centrale è la visione biocentrica e non l'uomo, tanto meno Dio. Questa sarebbe la svolta epocale, la storia dell'universo come vera storia sacra e non più quella raccontata nel Libro (Berry), andare oltre il patriarcato che da millenni (con il beneplacito di Dio) vuole dominare la terra, la natura, gli umani (specialmente le donne), gli animali e ora anche il clima con le nuove "guerre climatiche" (che stranamente il Papa non ha citato), "distruggere per creare" (una bella idea chiarificatrice di una studiosa e critica del patriarcato, austriaca Claudia von Werlhof), una civiltà interamente tecnocratica, artificiale e senza più natura, sempre con l'uomo dominatore al centro, osservato e giustificato da Dio dall'alto...

Dunque non dimentichiamo che il Papa, se pur animato da buone intenzioni "ambientaliste", rimane sempre a capo (da uomo) di una istituzione patriarcale che ha legittimato da millenni in maniera divina il patriarcato stesso, le guerre, le multinazionali, la distruzione sistematica della natura...

La visione ecologista e di un'Era ecozoica (Berry), un'era di consapevolezza ecologica, è tutt'altra cosa e se non la si distingue dal patriarcato si genera una grande confusione che poi è quello che ha sempre fatto da millenni il patriarcato per riassorbire i tentativi di contrastarlo.


Grazie per l'attenzione, Stefano Panzarasa






P.S.  –  C’è c'è ancora un punto che colpisce nelle parole di Enzo Bianchi ma anche perché ovviamente il Papa non ne parla... 

"... l'ebraismo e il cristianesimo hanno liberato l'uomo dall'idolatria..." Incredibile pensarla ancora così! Ma quale idolatria! Qui si parla di millenni di Civiltà europea neolitica (si vedano gli studi della mitoarcheologa Marija Gimbutas autrice del capolavoro "La Civiltà della Dea", recentemente pubblicato da Stampa Alternativa a cura di Mariagrazia Pelaia), all'incirca dal 10.000 al 4000 a.C. appunto prima dell'arrivo dei famosi guerrieri indoeuropei che portarono, tra guerre e distruzioni, la loro civiltà patriarcale basata sul Dio padre-padrone. Sparì così quasi del tutto la Civiltà dell'Antica Europa (Gimbutas) matrifocale, egualitaria, rispettosa della natura e della Terra e che aveva al centro e sulla terra stessa il potere del femminile, della madre...

Altro che radici europee del cristianesimo... Al tempo degli idoli stigmatizzati da Enzo Bianchi centrale era la visione della madre che si prende cura di tutti (pianeta, umani, animali...) e non del padre che invece giustifica la violenza di pochi a scapito di tutto il resto... E l'immagine amorevole della madre che cura è certamente molto più stimolante di quella che mette al centro sempre un uomo, Cristo sofferente in croce, una religione di necrofili, della morte e non della vita, l'ha definita, per me con acume, la sociologa americana Riane Eisler...

A voler essere sinceri e radicali, a volte ce ne è anche bisogno, sembra che l’Enciclica sia ancora una volta una giustificazione del patriarcato, ora in chiave ambientalista…!

venerdì 19 giugno 2015

Lavoro da schiavi e controllo remoto - Le conseguenze nefaste delle leggi liberticide del governo renzie



Dopo la cancellazione dell’art. 18 un nuovo, infame "colpo di mano" di Renzi e del suo governo!

In base ad uno dei "decreti attuativi" del Jobs Act, le informazioni raccolte dalle imprese attraverso le telecamere di sorveglianza, ma anche per il tramite di telefonini cellulari, smartphone, tablet, pc portatili, badge in dotazione al lavoratore, potranno essere utilizzate dal padrone per controllare da lontano il proprio dipendente. 


Tutto questo senza accordo con i sindacati: basterà che il lavoratore sia "informato" del controllo a distanza a cui viene sottoposto. Così la direzione dell'impresa avrebbe mani libere sull'uso a posteriori dei dati raccolti, anche a fini disciplinari.

«La direzione capitalistica» - scrive Marx nel "Capitale" - è, «quanto alla forma, dispotica. Questo dispotismo sviluppa poi le sue forme particolari. […] Allo stesso modo che un esercito ha bisogno di ufficiali e sottufficiali militari, una massa di operai operanti sotto il comando dello stesso capitale ha bisogno di ufficiali superiori (dirigenti, managers) e di sottufficiali (sorveglianti). […] La subordinazione tecnica dell'operaio all'andamento del mezzo di lavoro e la peculiare composizione del corpo lavorativo, fatto di individui di ambo i sessi e di diversissimi gradi di età, creano una disciplina da caserma che si perfeziona e diviene un regime di fabbrica completo e porta al suo pieno sviluppo il lavoro di sorveglianza».


Contro «il codice della fabbrica in cui il capitalista formula come privato legislatore e arbitrariamente la sua autocrazia sugli operai», gli operai hanno condotto per lunghi decenni e in ogni paese del mondo durissime lotte, ottenendo anche parziali vittorie e strappando alcune misure di legislazione sociale che attenuassero il dispotismo padronale in fabbrica. Una di queste misure legislative è stato, in Italia, lo «Statuto dei Lavoratori», approvato nel maggio 1970 e tuttora vigente, frutto del lungo ciclo di lotte operaie degli anni '60 del secolo scorso.


L'art. 4 dello Statuto dei Lavoratori stabilisce: 

«È vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori. Gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna».

Il nuovo decreto abrogherebbe queste, sia pur minime, garanzie e l'operaio vedrebbe ancor più ribadita la sua condizione di schiavo salariato.


Operai, lavoratrici e lavoratori! Ribellatevi contro l'infame progetto predisposto dal governo Renzi e dalla burocrazia ministeriale al suo servizio. Agite direttamente, manifestate con forza nelle fabbriche e in tutti luoghi di lavoro, nelle strade e nelle piazze,  per far fallire il progetto governativo!
Fate pressione con ogni mezzo sui dirigenti delle organizzazioni sindacali a cui aderite, affinché RIFIUTINO OGNI ACCORDO con i padroni e con il governo Renzi, espressione organica della volontà reazionaria della Confindustria, e impediscano l'attuazione del decreto!


VIA IL GOVERNO RENZI!

Piattaforma Comunista - per il Partito Comunista del Proletariato d'Italia  

giovedì 18 giugno 2015

Israele - Gideon Levy: "...meglio di così si muore!"


Il nuovo governo si meriterà Israele, e Israele si meriterà questo nuovo governo. È un esecutivo autentico e rappresentativo, è la vera espressione dello spirito dei tempi e dei sentimenti più profondi della maggioranza degli israeliani. Sarà un governo vero, senza finzioni, senza trucchi e senza autogiustificazioni. 

Diamo il benvenuto al quarto governo di Benjamin Netanyahu. Non si esprimerà in modo altezzoso, né declamerà slogan vuoti. Non dirà niente sulla pace e sui diritti umani, né sui due stati o sui negoziati, né sul diritto internazionale, sulla giustizia o sull’uguaglianza. La verità sarà sbattuta in faccia agli israeliani e al mondo intero: la soluzione dei due stati è morta (non è mai nata), lo stato palestinese non vedrà la luce, il diritto internazionale non sarà applicato a Israele, l&rs quo;occupazione continuerà a strisciare rapidamente verso l’annessione, l’annessione continuerà a strisciare rapidamente verso uno stato di apartheid, l’aggettivo «ebreo» sarà più importante di «democratico», nazionalismo e razzismo – già presenti da molto tempo – riceveranno il sigillo del governo. 

Questa cosa non è cominciata con Netanyahu, né con il leader del partito di estrema destra Casa ebraica, Naftali Bennet, né con i suoi dirigenti più discussi, i parlamentari Ayelet Shaked ed Eli Ben-Dahan. Queste persone hanno solo impresso un’accelerazione alla situazione. E non dovremmo sorprenderci né indignarci, né dovremmo lamentarci di quanto la sorte sia stata amara. Questo è un governo di continuità, non un governo di cambiamento. (…)

Neanche la nomina di un altro razzista, Eli Ben-Dahan, come viceministro della difesa e responsabile dell’amministrazione israeliana nei Territori occupati, dovrebbe provocare grandi sconvolgimenti. Ben-Dahan ha detto che «i palestinesi sono animali, non sono umani, non hanno ragione di vivere», ma queste frasi non riflettono forse il pensiero di molti israeliani? Ben-Dahan sarà la loro voce. È così che Israele ha trattato i palestinesi per quasi cinquant’anni, Ben-Dahan sta solo dicendo le cose senza giri di parole. Ora sarà responsabile dell’amministrazione dei Territori e tutto il sistema di gestione cosiddetta «umanitaria» andrà in frantumi. Ben-Dahan è l’uomo giusto al posto giusto e al momento giusto. Una nomina eccellente. Naftali Bennett, che dice con orgoglio «ho ucciso masse di arabi» e li chiama «frammenti di grana ta nel culo», sarà ministro dell’istruzione. (…) La scelta degli israeliani riflette le loro vere posizioni. Quindi lunga vita al nuovo governo.

di Gideon Levy


Fonte: Bocche cucite

mercoledì 17 giugno 2015

Interrogazione parlamentare del M5S sui bombardamenti nello Yemen

Alcuni deputati del Movimento 5 stelle hanno depositato ieri l'interrogazione da me suggerita al ministro degli Esteri, sullo scandalo dei bombardamenti sullo Yemen. (Marinella Correggia)


Interrogazione a risposta in Commissione
Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
 
per sapere, premesso che:
 
dal 26 marzo 2015 il regno dell’Arabia Saudita, coadiuvato da altri paesi arabi (Egitto, Marocco, Sudan, Emirati arabi uniti, Kuwait, Qatar e Bahrein) con armi fornite dall’Occidente, sta conducendo attacchi aerei incessanti su città e villaggi yemeniti, su richiesta da parte del presidente yemenita Hadi fuggito a Riad per l’avanzata dei ribelli Houti. L’azione militare è stata avviata senza autorizzazione da parte dell’Onu;
 
solo dopo tre settimane, il 14 aprile, il Consiglio di sicurezza si è pronunciato, con la controversa risoluzione n. 2216 che in sé non avalla l’intervento, ma nemmeno lo condanna, né chiede un cessate il fuoco, limitandosi a condannare l’azione degli Houti e a imporre un embargo alle armi nei loro confronti;
 
il 15 giugno sono ripresi i negoziati a Ginevra, ma non sembra che questo porterà a una tregua nei bombardamenti;
 
i bombardamenti a guida saudita appaiono indiscriminati e configurano crimini di guerra. Già nei primissimi giorni è stato colpito un campo profughi a Mazraq, con decine di morti civili. Secondo gli ultimi dati dell’Oms, i morti sono oltre 2.500, per metà civili, e oltre 11.000 i feriti. Decine di migliaia gli sfollati. Sono stati bombardati e distrutti quartieri della Città vecchia di Sana’a;
 
l’organizzazione internazionale Human Rights Watch accusa – con foto e filmati - l’Arabia Saudita di aver usato bombe a grappolo fornite dagli Stati Uniti, nella provincia di Saada. L'Arabia Saudita è stata accusata di aver usato (almeno) una bomba ai neutroni di fabbricazione israeliana;
 
sempre secondo alcune organizzazioni Onu, 20 milioni di yemeniti (l’80% della popolazione) hanno bisogno di aiuti urgenti e di una tregua umanitaria, ma i bombardamenti non sono mai stati interrotti. Inoltre, un embargo, secondo testimonianze di organizzazioni umanitarie fornite al settimanale Famiglia Cristiana, de facto da parte saudita, con l’appoggio di navi statunitensi, non fa passare aiuti, cibo, carburante necessario a far funzionare i pozzi della poca acqua potabile;
 
a causa dei bombardamenti a guida saudita contro i guerriglieri Houti, nemici di Al Qaeda nella penisola arabica (Aqap), Al Qaeda si sta rafforzando in Yemen e controlla ora Hadhramaut e il suo capoluogo Mukalla;
 
il regno dell’Arabia Saudita ad oggi è il primo acquirente di sistemi d’arma del nostro Paese:-
 
quale sia la posizione della nostra diplomazia atteso che, all’avvio dei bombardamenti sauditi, è stata offerta, tramite dichiarazioni del ministro interrogato, “comprensione” verso l’Arabia Saudita prendendo atto “delle caratteristiche limitate e difensive” dell’attacco saudita;
 
quali misure efficaci intenda adottare per porre fine all’embargo che impedisce il passaggio di aiuti umanitari allo Yemen;
 
come intenda chiarire il fatto che le armi vendute all’Arabia Saudita non siano effettivamente usate in attacchi allo Yemen, con tutte le conseguenze in termini di morti, feriti e catastrofe umanitaria che ne sono derivati.
 
   
Di Stefano, Del Grosso, Di Battista, Grande, Scagliusi, Sibilia, Spadoni