giovedì 22 ottobre 2015

Mosca. In Siria si svolge una partita a scacchi del pensiero – Ovvero: “..se l’intelligenza vale più dell’astuzia”


Putin e Assad a Mosca
Fa bene Putin, dopo la visita di Assad a Mosca, a perseguire contemporaneamente l’azione militare e quella diplomatica per sciogliere il nodo siriano. Infatti ha capito bene la lezione afghana di quando l’URSS era intervenuta e gli americani l’hanno fiaccata fornendo armi sofisticate ai “ribelli” (leggi Al Qaida). 
Ricordo bene l’interminabile fila di carri armati russi messi fuori combattimento dai missili anticarro… La stessa cosa sta succedendo ora in Siria, mentre i russi bombardano le strutture ISIS ed i depositi di armi subito dopo gli americani lanciano rifornimenti e nuove armi ancora più sofisticate… per indebolire sempre più l’esercito siriano (malgrado l’alleanza con l’Iran) e costringere la Russia ad una permanenza lunga e costosa… 
Putin non vuole farsi infinocchiare dai volponi USA e stavolta gioca anche la carta diplomatica, magari ha pure convinto Assad a fare un passo indietro… senza però darla vinta ai tagliagole takfiri. Il che potrebbe aiutare la causa della ricomposizione nazionale. La partita a scacchi tra l’intelligenza russa e la furbizia americana continua… Ma si sa che i russi sono specialisti nel gioco degli scacchi, sanno tenere la mente a freno e riflettere bene su ogni mossa…

“Per risolvere la crisi siriana - ha detto Putin a Mosca, durante l’incontro con Assad tenuto la notte del 20 ottobre 2015 - è necessario un processo politico con la partecipazione di tutte le forze politiche, i gruppi etnici e quelli religiosi e per questo la Russia è pronta a dare il proprio contributo non solo durante le azioni di lotta al terrorismo ma anche durante il processo politico. La Siria per noi è un paese amico..”
Paolo D’Arpini - European Consumers Tuscia

Paolo D'Arpini e Vittorio Marinelli

…………………
Commento di Franco Trinca: “Era facile sgozzare e avanzare, sia in Irak che in Siria, mentre gli aerei occidentali stavano a terra a guardare la demolizione della Siria. Adesso si comincia a morire anche dall’altra parte. Secondo fonti militari siriane e russe, sarebbe già più di 5.000 i caduti tra i terroristi… Si sa che, tra le potenze mondiali e regionali ve n’è più di una che continua a finanziare e armare i terroristi. In primo piano Arabia Saudita e Turchia (che agiscono comunque su commissione USA)”

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.