lunedì 26 ottobre 2015

Ipse Dixit Napolitano, il voltagabbano



Ipse dixit, per non dimenticare (a titolo di esempio dell'ipocrisia imperante; è solo uno dei tanti): 

NAPOLITANO SULLA LIBIA OGGI (25 ottobre 2015): "Libia dissolta nel caos"
Stamattina alla radio hanno trasmesso la replica dell'ennesima incoronazione, pardon conferimento laurea honoris causa in storia al Napolitano. Il quale ha rotondamente citato la Libia e la Siria. Si veda qui: https://www.youtube.com/watch?v=Y-gY3_cPlk4&feature=youtu.be al minuto 41.53
"...conflitti che hanno visto Stati come la Siria e la Libia scivolare nella dissoluzione"

A parte il fatto che la Siria non è dissolta, sulla Libia chiediamo al Napolitano: di quale conflitto ciancia? Delle bombe Nato? O del conflitto armato avviato dai cosiddetti ribelli e poi portato a conclusione grazie alla loro alleata Nato? 

ECCO QUA L RISPOSTA:

NAPOLITANO SULLA LIBIA IERI (2011) "Risorgimento libico non deve essere schiacciato"


L'Italia non può rimanere indifferente alla repressione della libertà in Libia, non può lasciar calpestare il risorgimento arabo. Lo ha detto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al teatro Regio di Torino, in occasione del primo appuntamento della due giorni torinese per festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia. Napolitano ha ricordato che l'Italia nelle prossime ore dovrà prendere decisioni impegnative, difficili, su quello che sta succedendo in Libia. «Se pensiamo a che cosa è stato il movimento risorgimentale come movimento liberale e rinnovatore non possiamo ammettere - ha aggiunto il capo dello Stato - che vengono calpestate le speranze di un risorgimento anche nel mondo arabo».

E su Repubblica del 30 aprile (un giornale non certo malevolo nei confronti del Napolitano, né contrario alla guerra Nato): "La telefonata forse più difficile da quando è segretario del Pd, Pier Luigi Bersani l'ha avuta con Napolitano che sulla Libia ha chiesto alle forze politiche «senso di responsabilità» e la consapevolezza che «in gioco ci sono gli interessi nazionali»". Cioè ha chiesto ai parlamentari di non fare storie e di appoggiare la guerra.

Non per niente fra le pochissime e davvero minuscole (salvo quella a Napoli, aprile 2011) manifestazioni contro la guerra alla Libia, ce ne fu una davanti al Quirinale, autorizzata solo nei pressi, lontano dalla vista dell'augusto. Contro sua maestà George W. Napolitano non è rispettoso mostrare dissenso. 

Marinella Correggia

Damasco. Manifestazione pro Assad del 25 ottobre 2015

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