giovedì 17 settembre 2015

"Allah Akbar" - Le nuove regole per l'Europa di fine secolo...



In Egitto, ci riferiscono alcuni nostri amici residenti al Cairo, nelle prediche degli imam del venerdì in alcune moschee si è parlato del disegno di Allah che, “attraverso il sacrificio dei suoi figli (vedi i morti nel Mediterraneo), sta attuando la sua volontà di conquistare l’Europa degli infedeli. Questo perché il numero dei musulmani crescerà fino a raggiungere quello degli infedeli cristiani…”.

Su questo vorrei riflettere un po’ con voi.  Il problema da affrontare quindi si concentra sull'aspetto geopolitico e religioso dell'emigrazione di massa.

Tutti sanno, ormai da più di un secolo, che uno degli slogan più in uso nel mondo islamico rivolto a noi occidentali infedeli è: “Prima vi invaderemo e poi vi domineremo”, non solo questo, ma ne esistono altri che dimostrano che alla fine tutto il pianeta sarà islamizzato. Grazie ad una serie di incontri con i saggi dell’Islam abbiamo appreso che per il Corano l’Uomo nasce musulmano, ma poi per problemi ambientali, culturali e superstiziosi si allontana fino ad abbracciare altre religioni. Lo scopo di un vero musulmano quindi è quello di riportare “sulla retta via la pecora smarrita”, prima con le buone e alla fine se necessario anche con le cattive.

Tutto questo cosa vuol dire? Se diamo retta agli ultimi studi dell’ONU tra Africa, Medioriente ed Asia, gli aventi diritto come rifugiati politici raggiungiamo l’impressionante cifra di circa 60 milioni, se poi aggiungiamo quelli che a causa delle mutate condizioni climatiche dovranno abbandonare interi territori alle prese con siccità e carestie, presto in Europa potremmo avere da qui al 2050 oltre 100 milioni di rifugiati. Sempre che nel frattempo non accada qualcosa di importante capace di tamponare questo esodo biblico. C’è da fare un’altra importantissima considerazione: nel Vecchio Continente le nascite sono crollate e la popolazione europea va sempre di più invecchiandosi e riducendosi, compensata comunque dalla prolificità delle popolazioni africane e mediorientali ospitate.

Prendendo tutti questi elementi e introducendoli in un semplice programma previsionale, il risultato è che nel 2050 cica un quarto della popolazione europea sarà musulmana. Nasceranno quindi partiti e movimenti islamici che con i voti raggiungeranno parlamenti e governi. Il cristianesimo a quel punto vacillerà e nulla vieterà che qualche nazione, vedi ad esempio l’Olanda, possa avere anche un governo d’ispirazione islamica.

L’Europa dal canto suo alcuni anni fa, nel tentativo di darsi una costituzione, aveva rifiutato di riconoscere le sue origini e i suoi legami storici e culturali con il cristianesimo ( In particolare questo fu voluto dai soliti Paesi del Nord Europa ) e questo per non suscitare malumori nelle altre confessioni religiose. Quindi il nostro continente oggi è culturalmente indifeso, aperto all’insediamento di fedi religiose diverse soprattutto da quella originale cristiana.

Sappiamo tutti che se un cristiano decide di convertirsi all’Islam non accade nulla, a parte una sua profonda ed eventuale crisi di coscienza, mentre se un musulmano decide di diventare cristiano, corre il rischio di essere ucciso in nome di una sacra regola islamica che vuole che ogni uomo nasca musulmano e che tale deve restare per sempre. Ne sa qualcosa l’on. le Magdi Allam che dopo essersi convertito al Cattolicesimo ora vive con la scorta della polizia 24 ore al giorno e questo per evitare che venga “giustiziato” da qualche fanatico musulmano.

In conclusione, se non interverrà qualche situazione nuova in cui il grande esodo si interromperà e le nazioni ora in guerra o gestite da dittatori tornino in pace e rispettose dei diritti umani e se le condizioni climatiche torneranno ad essere più clementi, riportando nei territori in crisi i giusti equilibri ecologici, dovremmo prendere atto che prima della fine di questo secolo l’Europa religiosa e culturale come la conosciamo oggi, sarà molto diversa. Questa possibilità potrebbe alla fine rappresentare una scelta dell’Europa stessa; un’Europa islamica moderata capace di “sopportare” la minoranza cristiana e lo stesso Stato del Vaticano, come oggi parte del mondo islamico sopporta lo Stato d’Israele. A quel punto tutti contenti, soprattutto il mondo musulmano che vedrà finalmente diventare realtà la grande aspirazione di invadere e poi dominare il Mondo “malato” dell’Occidente e imporre le proprie regole dettate da Allah.

Filippo Mariani

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