domenica 5 luglio 2015

....se gli USA e la NATO lavorano alla catastrofe



Giorni fa dalla Russia è stato diffuso in tutto il mondo un documento video in cui il dipartimento di difesa russo ha denunciato il tentativo della NATO e degli USA di Obama di volere un conflitto mondiale. In tutta risposta il vertice dell’esercito russo si è organizzato e ha dimostrato, attraverso il video, che in meno di un’ora dall’inizio di un qualsiasi tentativo di aggressione da parte della NATO o degli USA, è pronto a “scatenare l’inferno nucleare” sul pianeta. Una preoccupante prospettiva che pensavamo ormai appartenesse ai tempi della guerra fredda. Da un momento all’altro invece la paura nucleare è tornata a manifestarsi. Perché tutto questo? 

Perché, ancora una volta, gli egoismi di pochi prevalgono sul diritto di vivere dei più.

Tempo fa  accennammo ad una riunione segreta tenutasi in una località canadese in cui i grandi dell’occidente si erano riuniti per cercare soluzioni su temi basilari legati al futuro dell’umanità. Quindi furono analizzati: la sovrappopolazione, l’aumento della temperatura terrestre, il terrorismo islamico, la grande crisi del capitalismo, ecc. Molte le soluzioni scaturite, ma una in particolare ci inorridì: qualcuno intravide come soluzione drastica, anche se buttata li in maniera provocatoria: una rapida guerra termonucleare capace di
ridurre l’umanità ad un numero biologicamente e in termini geopolitici gestibile. Un modo per costruire una nuova società.

Tutto questo fino a poco fa sembrava essere relegato alla fantapolitica e alla fantasia di qualche maniaco guerrafondaio. Poi la vicenda Mediorientale, in cui gli USA erano pronti ad attaccare la Siria, e che invece Putin riuscì a bloccare, minacciando a sua volta di rispondere ad ogni attacco aereo USA contro l’alleata Siria. Grazie
a Putin in quella occasione tirammo un sospiro di sollievo. 


Ora però ci risiamo: truppe della NATO sono state dislocate lungo i confini dell’Ucraina e della Russia. Non solo, ma Obama ha imposto nuovi embarghi alla Russia, costringendo anche l’Italia a fare altrettanto.

Inevitabile e sconvolgente la risposta della Russia: “Se provate ad attaccarci scateneremo l’inferno nucleare”. A questo punto temiamo che l’idea malsana, gettata li tanto per provocare, fatta a suo tempo in Canada, non fosse tanto  priva di concretezza. 


“Allora i governanti degli USA hanno accettato l’idea di quei criminali che in Canada avevano visto, come unica soluzione ai gravi problemi che affliggono il pianeta, una nuova e devastante guerra mondiale. Sta ora verificare quali saranno le prossime mosse della NATO e degli USA”.

Speriamo comunque che anche questa nuova minaccia resti sulla carta e che a risolvere i problemi che affliggono l’umanità non siano le armi, ma il buon senso dell’uomo.

Filippo Mariani

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