giovedì 23 luglio 2015

ISIS - Pochi dollari per una schiava

Una vera e propria politica del terrore, perpetrata in particolare nei confronti di curde, yazide, turcomanne, assire, che vengono stuprate, vendute al mercato, avviate alla prostituzione, costrette a matrimoni forzati e alle mutilazioni genitali, e ridotte in schiavitù. Parlano le sopravvissute



«Ho intrapreso questa esperienza sperando di poter ridimensionare le notizie sulla malvagità, sulle violenze. Purtroppo, non è stato così. Anzi. I miliziani dell’Isis, non solo sono di una brutalità incredibile, ma anche fanno un uso assolutamente scientifico di questa brutalità. Una vera e propria politica del terrore, perpetrata in particolare nei confronti delle donne – curde, yazide, turcomanne, assire -, che vengono stuprate, vendute al mercato, avviate alla prostituzione, costrette a matrimoni forzati e alle mutilazioni genitali, e ridotte in schiavitù. L’accanimento maggiore è nei confronti delle donne dell’esercito curdo (Ypg, Unità di difesa del popolo), perché, secondo l’ideologia patriarcale e nazista di Da’esh, chi viene ucciso da una donna, non ha diritto al martirio e non potrà più godere delle vergini in paradiso. Il femminicidio è parte integrante delle tattiche di annientamento delle popolazioni colpite».

Aurora D'Agostino

A parlare è Aurora d’Agostino, avvocata padovana, di ritorno da un viaggio nei campi governativi e non, del Kurdistan iracheno (distretto di Zakho), del Royava (ovvero il Kurdistan sirano, anche detto Kurdistan occidentale) e della Turchia (distretti di Mardin e Sanluirfa), dove sono accolti profughi fuggiti dalle aree di Shengal e Kobane, per documentare la violazione dei diritti umani di donne e bambini nel contesto del conflitto con Isis. La delegazione, composta da 13 donne, è rimasta in loco per una settimana, a marzo, durante il capodanno curdo (Newroz), periodo in cui le iniziative belliche si fermano; assieme ad Aurora, le avvocate Barbara Spinelli (autrice del libro “Femminicidio”), Simonetta Crisci, Aişe Acinkli (Turchia), Gülșen Uzuner (Turchia), le giuriste Özge Taş (Turchia), Leyla Boran (Germania) e Sara Montinaro, la docente Martina Bianchi, la psichiatra Assunta Signorelli, la vignettista Stefania Spanò, la video maker Alice Corte e la farmacista Kader Karlidag (Austria). Il progetto è di IADL 1 (Associazione Internazionale avvocati democratici), in collaborazione con AED-EDL 2 (European Democratic Lawyers) e ELDH 3 (European Association of Lawyers for Democracy and World Human Rights)

http://www.famigliacristiana.it/articolo/la-brutalita-dell-isis-contro-le-donne.aspx

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