martedì 13 gennaio 2015

Ron Paul: "Gli stati Uniti non esistono più... esiste solo uno stato poliziesco e imperialista chiamato USA"



"Se gli americani fossero onesti, ammetterebbero che la Repubblica degli Stati Uniti non esiste più e che viviamo in uno stato di polizia. I cittadini devono essere consapevoli di come lo stato si è evoluto e lottare per preservare le loro libertà. Tutte le libertà nell'America di oggi sono sotto assedio", denuncia in un lungo articolo sul suo sito l'ex membro del Congresso, Ron Paul.  

"Ora gli Stati Uniti si rendono conto che la loro realtà si basa sulla "menzogna e l'ignoranza", sostiene l'ex deputato, spiegando che la nazione americana ha aperto gli occhi davanti all'aumento delle tasse e del debito insieme alla crescente sorveglianza portata avanti dal governo federale al posto del promesso "successo". Gli americani hanno sacrificato la loro libertà e la prosperità in cambio di una maggiore sicurezza fisica ed economica promessa dallo Stato sullo sfondo della guerra globale al terrorismo, prosegue Ron Paul. 

Il declino economico e morale della società americana si riflette nella perdita delle libertà. Questo problema riguarda tutti gli americani. L'erosione graduale della libertà personale ed economica è andata avanti per un secolo e ha fortemente accelerato dopo gli attacchi dell'11 settembre. Abbiamo fatto a noi stessi ciò che nessun nemico straniero avrebbe potuto farci, ammette Paul, che esorta il popolo americano ad una rivoluzione pacifica contro l'autoritarismo. "Ma se lo spirito della libertà non è vivo e vegeto nei cuori e nelle menti delle persone, la sola violenza contro il governo non sarà una soluzione. 

La storia ha dimostrato che, il più delle volte, le persone che si ribellano contro i governi autoritari rovesciano un dittatore e lo sostituiscono con un altro. L'ex politico avverte anche che "poichè gli Stati Uniti si trovano ad essere sempre più impegnati economicamente e militarmente in tutto il mondo, possiamo aspettarci molti più attacchi contro gli interessi americani. Con così tanti militari all'estero, saranno gli obiettivi più facili da colpire. Ma attacchi simili a quello dell'11 settembre rimarranno una minaccia per la nostra patria. Non saremo attaccati perché siamo liberi e ricchi. 

Gli attacchi verranno da gente arrabbiata che ha perso amici e parenti a causa di un uso improprio e spesso vizioso della forza militare statunitense nei loro paesi". Cosa aspettarsi allora per il 2015? "Più truppe americane saranno inviate all'estero in posti come l'Iraq, l'Afghanistan, la Siria, e l'Ucraina. Non ci saranno vittorie militari di cui vantarsi. Altri militari americani saranno uccisi nel 2015. La guerra civile in Ucraina non finirà, e gli Stati Uniti saranno ulteriormente impantanati in questo conflitto. 

Le relazioni con la Russia continueranno a deteriorarsi. Il complesso militare-industriale continuerà a prosperare e fare ancora più soldi con la maggiore influenza dei neocon nel nuovo Congresso. La "crescente forza dei nostri nemici" richiederà ulteriori limitazioni della privacy e della libertà di espressione dei cittadini americani". 


(Fonte: IRIB) 


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Commento di Giorgio Mauri "Sono perfettamente d'accordo con Ron Paul. Siccome non sapevo chi fosse mi sono documentato un minimo. Per curiosità riporto quanto propone Wikipedia perché sufficientemente esaustivo per inquadrare questa vivace personalità, e sfatare anche alcuni falsi credi sui repubblicani d'america, che a volte sono molto più democratici e amanti della libertà dei democratici (a partire da Clinton, colui che ha affossato l'occidente insieme a Blair con la definitiva deregulation della finanza).

Ronald Ernest "Ron" Paul (Pittsburgh, 20 agosto 1935) è un politico e ginecologo statunitense.

Esponente della corrente libertariana e non-interventista del Partito Repubblicano, è membro della Camera dei Rappresentanti avendo conseguito il suo mandato congressuale presso il XIV collegio distrettuale del Texas e presiede la commissione Affari Monetari della Camera.
Eletto per la prima volta al Congresso degli Stati Uniti nel 1976 per poi tornare alla pratica medica nel 1985, venne nuovamente rieletto alla Camera dei Rappresentanti nel 1996 ripresentandosi ancora nelle file del Partito Repubblicano. Diventato membro del Republican Liberty Caucus (RLC), Ron Paul venne riconfermato durante tutte le successive elezioni.

Oppositore della corrente neocon del Partito Repubblicano e delle politiche dell'amministrazione federale particolarmente in materia di economia, affari esteri e libertà civili, Ron Paul è conosciuto nell'ambito parlamentare statunitense con i soprannomi di "Mister No" e "Dr. No" a causa di tutti i suoi voti negativi nei confronti di atti e proposte legislativi che a suo avviso vanno contro i princìpi della Costituzione degli Stati Uniti e come "Il campione della Costituzione" per il medesimo motivo.

Famoso per essere uno dei congressisti più attivi e con più progetti di legge bipartisan, in politica monetaria è da sempre fautore del ripristino del sistema aureo e dell'abolizione della Riserva Federale (da lui ritenuta organo incostituzionale). Autore di numerosi libri di successo tra cui End the FED (End the FED. Abolire la Banca Centrale) e The Revolution: A Manifesto (La terza America. Un manifesto. The revolution), fu uno dei candidati per le elezioni presidenziali del 1988 e del 2008 ed è stato tra i contendenti repubblicani alle elezioni presidenziali del 2012."



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Commento di Corrado: 
"verso la fine della libertà?

usa nel 2011 è stata approvata la legge s1876 - (http://ilsole24h.blogspot.it/2011/12/usa-approvata-la-legge-s1876.html)


secondo la quale in caso di emergenza un qualsiasi cittadino degli USa potrebbe essere trattato come un sospetto terrorista/nemico dello stato e messo in galera senza alcuna tutela legale. Di contempo pare si stiano equipaggiando i campi della FEMA.


La vera ragione per la quale Obama minaccia di porre il veto alla legge sulla detenzione a tempo indeterminato


perché la legge così congegnata considererebbe le persone imprigionate dei prigionieri di guerra soggetti quindi alle tutele della convenzione di Ginevra..."

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