martedì 30 settembre 2014

INPS, pronti al tracollo... (troppe le super pensioni da pagare?)

In 5 anni i conti dell'INPS sono passati da un attivo di oltre 40 miliardi  a un passivo di 4 miliardi e mezzo.


Il Fondo Monetario Internazionale ha ufficialmente invitato il governo italiano a tagliare le pensioni; il ministro dell'economia Padoan (riconducibile ai "poteri forti", tra cui proprio il FMI ) ha smentito che si tratti di un "diktat", ora nel mirino del governo c'è la distruzione dell'articolo 18 e la cosiddetta "riforma del mondo del lavoro", leggasi la stangata finale ai diritti dei lavoratori, pertanto il governo vuole evitare accuratamente di estendere il malcontento e le polemiche, come al solito le "bastonate" vengono date con "gradualità" e sopratutto, una categoria alla volta, in modo da limitare il dissenso; gli italiani infatti si muovono - e ben poco - solo quando viene toccato il loro orticello.

I media hanno ovviamente conferito ben poco risalto al monito del FMI, ma la questione sollevata dalla Lagarde è seria, e sopratutto, FONDATA. 

PERCHE' POLITICI E MEDIA NON PARLANO DELL'INEVITABILE COLLASSO INPS La risposta è fin troppo ovvia:

Parlarne li costringerebbe ad affrontare immediatamente la situazione:che preferiscono affrontare in seguito, quando i conti dell'INPS saranno al totale dissesto, in modo da avere la possibilità di giustificare "misure drastiche".
Quando la situazione sarà degenerata, daranno vita ad una campagna di "terrore mediatico" per giustificare il taglio delle pensioni: diranno che non ci sono soldi e che l'INPS potrebbe non erogare gli assegni, seminando il panico tra coloro che sopravvivono con l'assegno, e che saranno disposti a vederselo tagliare purché continui ad arrivare. E' un ottimo modo per evitare polemiche e contestazioni, con politici bipartisan, media e sindacati che all'unisono si impegneranno per far "digerire" la stangata ai pensionati. Solo le "minime" probabilmente non saranno toccate (dovrebbero aumentarle immediatamente, i pensionati con la minima sono alla fame...) ma ridurranno l'assegno persino a chi percepisce 700/800 euro al mese per fare quadrare i conti.


Se l'ente previdenziale si indebita, le banche - che presteranno soldi all'ente per "salvarlo" e per consentirgli di pagare le pensioni - guadagneranno fior di interessi.


I debiti dell'Ente menzionati al punto 3 consentiranno alle banche di appropriarsi anche di quel 5% di quote della Banca d'Italia posseduto da INPS, che costituisce l'unico azionista "non privato" della banca centrale italiana, proprietaria del 12,8% delle quote della BCE

Ricordatevi le nostre parole, ne riparliamo tra AL MASSIMO un paio d'anni... ma sopratutto ricordatevi il SILENZIO dei partiti- TUTTI - compreso M5s che non si è interessato nel modo dovuto ad una questione IMPORTANTISSIMA QUANTO GRAVISSIMA, che dovrebbe essere in cima all'agenda politica, inoltre dovrebbero INFORMARE GLI ITALIANI di questa situazione e dell'indifferenza non disinteressata dei governi che si sono fin qui susseguiti. Invitiamo pertanto i nostri lettori vicini al M5s a fare pressione sui deputati pentastellati affinché si occupino con urgenza della questione, presentando un'interrogazione al governo e chiedendo in particolare:

Se si sono resi conto di quale sia la situazione dell'INPS (è ovvio che lo sanno). Come mai fino ad oggi non hanno intrapreso nessuna iniziativa per sanare la situazione? Come e quando intendono intervenire?

I conti INPS saranno dissestati molto prima del termine massimo di 2 anni sopra citato, ma l'intervento dipende da quanto intendono fare indebitare l'ente previdenziale... se ci fosse la volontà politica di farlo, potrebbero risanare i conti dell'INPS immediatamente, e sopratutto in modo "indolore" per i cittadini!

...............


Post Scriptum
Consigliamo  la lettura dell'articolo "Mastropasqua: fatto fuori da INPS perché scomodo?" del 08/02/2014; l'estromissione del noto "boiardo di stato" Mastropasqua da INPS è stata accolta favorevolmente dall'opinione pubblica, sia perché è finito al centro di gravi scandali, sia perché "collezionava" oltre 20 incarichi, tuttavia per onestà intellettuale dobbiamo riconoscere la sua competenza e il fatto che si fosse opposto alle distruttive riforme della Fornero, e probabilmente questo gli è costato il posto; spesso gli scandali non emergono "per caso"...

Staff No Censura 

lunedì 29 settembre 2014

Gli USA si preparino alla loro inevitabile fine....



Il ruolo fortemente prevaricatore degli Stati Uniti nel mondo è ancora alto.
Tuttavia sono passati ormai 70 anni dall'ultima guerra mondiale, circostanza nella quale gli Usa conquistarono una posizione di predominio enorme sul mondo.


Guardando i fatti si deve notare che la potenza relativa a suo tempo quasi incontrastata degli Usa sta attraversando una lunga lenta fase di declino (si noti che la parabola discendente di un macrosistema è lunga, quindi non scompariranno di scena da un momento all'altro, ma conteranno sempre di meno).


Il risultato è che culturalmente gli statunitensi ragionano ed agiscono ancora come se fossero i padroni del mondo, in modo arrogante, violento e prepotente.


Ma oggettivamente non possono impedire la propria lenta decadenza, e naturalmente nel presuntuoso tentativo di impedirla diventano anche molto cattivi, ma, tempo al tempo, il decorso dei fatti oggettivi li costringerà a rassegnarsi, perché i loro vecchi metodi di dominio funzioneranno sempre meno.


Se sono veri i dati forniti dalla direzione della Fed, con due conticini si scopre che già ora il pil cinese è da solo pari ad 8/10 di quello Usa, però, come nel caso dei paesi emergenti, è in crescita più veloce di quello del "primo mondo". E il monopolio finanziario internazionale costituito nel dopoguerra sta andando in frantumi. Che cosa rimane in piedi, ormai, dei vecchi accordi di Bretton Woods? Ormai è avviato persino un nuovo fondo monetario internazionale Brics, alternativo all'Fmi.


Anno dopo anno, la violenta strafottenza internazionale di Washington deve fare sempre più i conti con l'evoluzione della realtà planetaria, e un po' alla volta la prevaricazione cui sono abituati diventerà sempre più impraticabile. Anche l'impero Romano dovette adattarsi alla propria ineluttabile fine.


Quindi, un po' alla volta per loro arriverà anche il conto da pagare, generato dall'odio profondo che gli statunitensi si sono attirati addosso ovunque in mille modi, con il loro feroce e sanguinario tirannico imperialismo internazionale.

Non basterà dire "vi abbiamo fatto fare affari", davanti ai milioni di morti delle inesauribili guerre coloniali inferte praticamente al mondo intero.


Prepariamoci a vivere in un mondo diverso da quello che abbiamo conosciuto: "niente sarà più come prima", ma in senso completamente diverso da quello propagandisticamente annunciato dal criminale internazionale di guerra G.W.Bush.


Vincenzo Zamboni


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Commento di Giacomo Leopardi: "Quando tutto il mondo fu cittadino Romano, Roma non ebbe più cittadini; e quando cittadino Romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo: l’amor patrio di Roma divenuto cosmopolita, divenne indifferente, inattivo e nullo: e quando Roma fu lo stesso che il mondo, non fu più patria di nessuno, e i cittadini romani, avendo per patria il mondo, non ebbero nessuna patria, e lo mostrarono col fatto".

domenica 28 settembre 2014

"MES, fiscal compact, ERP e Eurogendfor ci ammazzano in meno di due mesi..." - Scrive Fabio Castellucci



Crolliamo TUTTI noi entro DUE MESI. Garantito. MES, fiscal compact, TTIP,  ERP e EuroGendFor ci ammazzano in MENO di due mesi. Ci ammazzano in senso REALE. MA LO CAPIRETE SOLO QUANDO SUCCEDERÀ A VOI? Fra due mesi metà italiani senza lavoro, servizi, prospettive, cibo e casa. 

MA POSSIAMO ANCORA SALVARCI... SE SOLO COMINCIAMO A STUDIARE PER CAPIRE.

PERCHÈ FINORA NON ABBIAMO CAPITO NULLA DELL'INGANNO CHE CI STA
UCCIDENDO! SOLO GLI ECONOMISTI DELLA MMT (Modern Money Theory) LO HANNO CAPITO... SOLO LORO... E POCHISSIMI ALTRI A LORO VICINI (Lidia Undiemi, per esempio!!!). DOBBIAMO pretendere e COSTRINGERE con la FORZA (se serve!!!) CHIUNQUE ci chieda il voto e lo ottenga, ad applicare un manifesto dettagliato e completo, che ha come punti chiave:


 1)- uscita immediata dall'euro SENZA CONDIZIONI stracciando TUTTI I PATTI. Quindi crollano Mastricht, Lisbona, MES, Fiscal compact, ERP, Eurogendfor... tanto per comoinciare. E TUTTE LE LEGGI BANCARIE O FINANZIARIE COLLEGATE, DAL 1983 IN POI!!! 

2)- RITORNO ALLA LIRA EMESSA DAL GOVERNO ITALIANO TRAMITE BANKITALIA. 

3)- BANKITALIA DIVENTA DI PROPRIETÀ DEL POPOLO ITALIANO UNA AZIONE PER OGNI ITALIANO INCENSURATO MAGGIORENNE, NON CEDIBILE, NON VENDIBILE, NON DELEGABILE
Il manifesto economico è quello degli economisti MMT: 1) Dott. Warren Mosler - economista e investitore, il padre, il creatore e lo sviluppatore della Modern Money Theory. 2) Prof. Mathew Forstater - accademico MMT dell'Università del Missouri KC, ma soprattutto fra i protagonisti del salvataggio dell'Argentina dopo il default del 2001,
quindi preziosissimo esperto del recupero nazionale di sovranità monetaria e del salvataggio delle aziende e dei lavoratori. 


3) Prof. Alain Parguez - ex consulente di Mitterrand, professore emerito all'Univ. di Besancon, e il maggior insider dissidente del Golpe Finanziario europeo. È in stesura e arriverà a compimento dopo le prossime due due conferenze MMT salva vite e salva nazione. 20/21 OTTOBRE a RIMINI - 27-28 OTTOBRE a CAGLIARI.
http://democraziammt.info/site/2012/10/06/barnard-un-manifesto-per-la-piena-occupazione-e-il-rilancio-delleconomia/


Informiamoci e studiamo e capiamo e diffondiamo!!! Resta pochissimo tempo per salvarci!

Tanti gruppi e cittadini che protestano... sono dei "bravi ragazzi", ma conoscono solo la parte distruttiva. E di rabbia e di paura... "Cacciare i cattivi." Bene... E poi? LO SAPETE CHE I 900 PARLAMENTARI ITALIANI I BANCHIERI ITALIANI SONO SOLO ESECUTORI PASSIVI DI ORDINI???


ANCHE SE LI IMPICCHIAMO TUTTI IL LIVELLO SUPERIORE CHE DÀ LORO GLI ORDINI RESTA INALTERATO! BCE-COMMISSIONE EURPOPEA E FMI RESTANO VIVI E ATTIVI E IN PIENO POTERE! POI...?!? POI... MMT!!! http://democraziammt.info/site/ 




Cerchiamo di spiegarci in fretta perché tempo non ce n'è più... Le cose da fare sono quelle. E la unica teoria economica possibile è quella MMT!!! Qualcuno di ISTRUITO e competente per APPLICARLA serve. È NECESSARIO O la applichi TU CHE LEGGI ORA??? SEI ABBASTANZA PREPARATO PER SGUSCIARE DALLE MANI DI GRUPPI INCREDIBILMENTE POTENTI, ORGANIZZARE LA POLITICA ITALIANA, MODIFICARE TRATTATI INTERNAZIONALI, SCRIVERE NUOVA LEGGE BANCARIA, EMETTERE MONETA SOVRANA E APPLICARE LE POLITICHE KEYNESIANE DELLE MMT? 


Cerchiamo di stare con i piedi in terra.

Per salvarci sulla scialuppa serve: - una scialuppa, - dei rematori, - dei remi - e chi sappia tracciare la rotta. E TANTISSIMA FATICA E RISCHIO!!! NON CI SALVEREMO SENZA SANGUE, SUDORE E LACRIME: TANTE!


BASTA PARLARE DI FILOSOFIA!! LA VIA è TRACCIATA. - USARE LA QUANTITÀ DI FORZA CHE SERVE ED è NECESSARIA. - USARE CULTURA E COMPETENZE CHE
SERVONO E SONO NECESSARIE. BASTA PERDERSI DIETRO A FISIME O SEGHE
MENTALI. PER FAVORE NIENTE POLEMICHE SU NOMI O LEADER O GURU.


PARLIAMO SOLO DELLE ANALISI DI CIO' CHE SUCCEDE, DEI PUNTI FISSI DA CAPIRE E DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE PER IMPORRE I 3 PASSAGGI INDICATI E PER POI APPLICARE POLITICHE DEL LAVORO, FINANZA, FISCALI E DI SCAMBI INTERNAZIONALI CHE CI PERMETTANO DI TORNARE A VIVERE E PROSPERARE!


Forza. NIENTE POLEMICHE SU NOMI! SOLO IDEE E AZIONI E STRUMENTI! Ma dopo aver studiato ... altrimenti si parla di nulla.

Fabio Castellucci

(http://www.beppegrillo.it/)



sabato 27 settembre 2014

UE. Prospettive per la difesa europea 2020 - L'esercito (ed Eurogendfor) per sedare le rivolte interne


Gli esperti dei think-tank stanno chiedendo all’Unione Europea che si prepari a combattere scioperi e proteste sociali con la forza militare. A causa dell’ aggravarsi delle disuguaglianze provocate dall’economia globalizzata e dai crescenti conflitti militari all’interno delle frontiere della Ue, questo tipo di manifestazioni inevitabilmente dovranno aumentare. Lo conferma uno studio dell’Istituto per la Sicurezza dell’Unione Europea: gli autori, senza mezzi termini, affermano che di fronte a questi sviluppi l’esercito dovrà essere utilizzato sempre più per compiti di polizia, in modo da poter proteggere i ricchi dalla collera dei poveri, riferisce Denis Krassnin.
La ricerca, “Prospettive per la difesa europea 2020”, pubblicata già nel 2008, cioè un anno dopo il quasi-collasso del sistema finanziario globale, rende chiaro (fin dal titolo) che gli accademici e i politici sono perfettamente consapevoli delle possibili implicazioni “rivoluzionarie” della crisi. Ecco perché «stanno lavorando sui diversi scenari sociali che potranno essere utilizzati per opporsi alle prossime prevedibili reazioni della vasta maggioranza della popolazione».
«Nel quadro coordinato delle politiche di sicurezza – si legge – si stanno fondendo le responsabilità delle forze di polizia con quelle delle forze armate, Catherine Ashtone si stanno creando delle capacità comuni per affrontare le proteste sociali». La radio tedesca “Deutschlandfunk” ha appena parlato di questo studio, precisando che ufficialmente questo “progetto” dovrebbe riguardare solo interventi in paesi al di fuori della Ue. «Ma ai sensi dell’articolo 222 del Trattato di Lisbona, esiste una base giuridica, creata appositamente per il dispiegamento di unità militari e paramilitari all’interno di Stati membri della Ue, in crisi». Il trattato, spiega Krassnin in un post ripreso da “Come Don Chisciotte”, è stato scritto da un gruppo di docenti universitari ed esperti nel settore della sicurezza europea, per la difesa e la politica estera. Nella prefazione, redatta dal “ministro degli esteri” dell’Ue, Catherine Ashton – sono definiti quali saranno i parametri a lungo termine che seguirà la politica di sicurezza dell’Unione Europea.
Il contributo più ampio, dal titolo “L’Unione Europea e l’ambiente di sicurezza globalizzato”, riassume l’indirizzo del progetto: Tomas Ries, direttore dell’Istituto Svedese per gli Affari Internazionali, indica che la Ue dovrebbe sempre «combattere i problemi sociali con mezzi militari». Durante la guerra fredda, racconta Krassnin, il professor Ries svolgeva mansioni di esperto di organizzazione per le forze armate del nord Europa. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, ha rivolto le sue attenzioni allo studio della politica di sicurezza globale. Secondo Ries, la principale minaccia per la “sicurezza” europea si annida nella violenza di un prevedibile «conflitto provocato dalle disuguaglianze tra le classi socio-economiche che esistono nella società globale». Conflitti frutto di «asimmetriche tensioni verticali nel villaggio globale». In parole povere, conclude Krassnin, il principale Tomas Ries“problema per la sicurezza” nell’economia mondiale globalizzata è la lotta di classe.
Per illustrare queste “tensioni verticali asimmetriche”, Ries ha rappresentato le disuguaglianze sociali in un grafico. Nella parte superiore ci sono le multinazionali, il “Fortune Global 1000”, o le mille aziende che incassano la maggior parte del fatturato del mondo. Ha calcolato che, tutte insieme, queste multinazionali rappresentino in percentuale lo 0,001% della popolazione, cioè appena 7 milioni di persone. E ha evidenziato che tra loro e la grande massa della popolazione mondiale, quasi 7 miliardi di individui, esiste una distanza enorme, incolmabile. «Visivamente – aggiunge Krassnin, sempre citando Ries – appare evidente che saranno inevitabili conflitti sociali, economici e politici che scaturiranno da questa disuguaglianza». La ricetta di Ries? Semplice: il tecnocrate svedese «raccomanda di mettere la Ue “in simbiosi” con le multinazionali». Il potere di queste aziende «è in costante crescita nei settori della tecnologia e dell’economia», ma ormai «stanno acquisendo una forte influenza anche in altre aree». Dettaglio fondamentale: «Queste multinazionali hanno bisogno dello Stato e lo Stato ha bisogno di loro».
Con la crisi finanziaria, osserva Krassnin, gli Stati hanno già fatto la loro parte per entrare “in simbiosi” coi super-poteri, facendo «pagare alla popolazione i debiti delle banche» e quindi peggiorando ulteriormente le condizioni di quella che un tempo si sarebbe chiamata “classe operaia”. «Come conseguenza di questi attacchi contro i fondamentali diritti sociali», aggiunge Krassnin, secondo Ries si svilupperanno inevitabilmente dei conflitti sociali che colpiranno importanti aree delle infrastrutture. Esempi: «Uno sciopero dei netturbini a Napoli, in Italia, uno sciopero dei vigili del fuoco a Liverpool, in Inghilterra, e dei controllori del traffico aereo negli Stati Uniti». In tutte queste situazioni, «l’esercito è già stato utilizzato per mantenere in funzione le infrastrutture». Anche se questo non era in realtà un lavoro di competenza dei militari, Ries avverte che nei prossimi anni l’esercito dovrebbe essere utilizzato a livello nazionale con sempre maggiore frequenza: il «lavoro di polizia» che dovranno svolgere le truppe sarà necessario sempre più frequentemente a causa di queste tensioni, si legge nel testo.
«Dal momento in cui queste righe sono state scritte, i soldati sono già stati schierati contro i lavoratori in sciopero in Spagna e in Grecia ed è stata dichiarata la legge marziale per costringerli a tornare di nuovo al lavoro». Questo è “inevitabile”, perché «i ricchi dovevano essere protetti dai poveri», sostiene il professore. Dal momento che «la percentuale della popolazione povera e frustrata dovrà continuare ad essere molto elevata, le tensioni tra questo mondo e il mondo dei ricchi è destinata ad aumentare, con tutte le prevedibili relative conseguenze». 
E visto che «difficilmente entro il 2020 saremo in grado di superare il gap che causa questo problema», cioè i «difetti funzionali della società», ecco che «dovremo proteggere maggiormente la nostra incolumità». Chiaro? «Quando scrive “difetti funzionali”, Ries intende le conseguenze sociali del sistema di profitto globale, come anche le guerre Grecia, polizia antisommossache servono per garantire la funzionalità del sistema». Per Krassnin, «queste sono solo due delle componenti fondamentali del sistema capitalistico, che obbligano un numero sempre maggiore di persone alla povertà o a dover scappare dal proprio paese e diventare dei rifugiati».
Proteggere i ricchi dai poveri? Ries la descrive come «una strategia contro i perdenti del sistema». Benché ammetta che sul piano morale tutto questo sia «estremamente discutibile», secondo Ries non ci sarà nessun’altra via d’uscita «se non saremo capaci di superare le origini di questo problema». La visione del professore è quella dell’élite, «disposta a tutto pur di difendere i propri privilegi e le ricchezze contro l’opposizione del resto della popolazione», annota Krassnin. E attenzione: «Ries non propone solo un regime militare europeo per reprimere gli scioperi, ma anche un rafforzamento massiccio dei singoli Stati membri dell’Ue», in vista di una guerra. «Entro il 2020, al più tardi, la Ue dovrà espandere significativamente le proprie capacità militari», per affrontare «combattimenti ad alta intensità». 
La pace tra le grandi potenze, infatti, «dipende interamente dal funzionamento dell’economia mondiale: se il sistema dovesse rompersi, anche il tranquillo ordine politico andrebbe distrutto». Questo è dunque lo scenario a cui si prepara l’Unione Europea. Un ottimo modello operativo? Il golpe in Ucraina contro Mosca, che ha consegnato «poteri forti ai politici». Ulteriori sviluppi? Uno su tutti: «La guerra, all’estero e in patria».

venerdì 26 settembre 2014

Ucraina - "...soldato (USA) che fugge, buono per un'altra volta"... e l'UE paga il conto....


 
.... una lettura attenta delle osservazioni del presidente Obama dopo l'incontro con Poroshenko a Washington, fa sorgere dubbi sulle mosse americane in Ucraina.  Obama è un politico intelligente che può fare apparire una ritirata come una vittoria. L'ha fatto in Afghanistan, lo fa in Ucraina? 


Si consideri ciò, Obama che ha disprezzato l'accordo di Minsk ne è ormai devoto. Sostiene anche che l'Ucraina dovrebbe avere "buone relazioni con tutti i suoi vicini, ad est e ad ovest", e raccomanda che l'Ucraina perpetui i suoi forti rapporti economici e popolari con la Russia. Questo è il vecchio Obama. Si nota Obama consigliare Poroshenko risolvere i problemi direttamente con Mosca? 

Sembra così. Al ritorno a Kiev, Poroshenko ha svelato che l'Ucraina riceverà solo articoli militari "non letali", ovviamente ben lungi dalla sua lista dei desideri. E come assistenza economica, la Casa Bianca ha accettato di concedere la somma principesca di 50 milioni di dollari di aiuti a Poroshenko, per tutto il 2015. Piuttosto tragicomico, in un momento in cui, secondo il FMI, l'Ucraina ha bisogno di 19 miliardi per l'anno prossimo, se la guerra civile continua, e solo come assistenza finanziaria per sopravvivere al prossimo anno, al culmine del programma di salvataggio globale dell'Ucraina. 

Nel frattempo, il FMI ha rivisto la stima di sei mesi prima e ora dice che per l'impressionante piano di salvataggio da 55 miliardi di dollari è necessario altro finanziamento estero per l'Ucraina. Gli esperti prevedono che tale cifra potrebbe alla fine avvicinarsi ai 100 miliardi piuttosto che ai 55 miliardi di dollari. E' uno scherzo macabro dare la misera di 50 milioni dopo aver trascinato l'Ucraina nella guerra con la Russia. 

Dove prendere i restanti 18,45 miliardi di dollari per far sopravvivere l'Ucraina fino al prossimo anno? Beh, dall'Europa, dov'altro? E chi pagherà in Europa? Non Polonia, Lituania, l'Estonia, ma la vecchia 'Vecchia Europa'. 

In sostanza, la Germania allenterà i cordoni della borsa. La cancelliera Angela Merkel deve saltellare pazzamente.


Contrariamente alle stime precedenti, la contrazione economica dell'Ucraina quest'anno potrebbe rivelarsi a due cifre. Tutto ciò potrebbe spiegare alcuni passaggi interessanti relativi all'Ucraina nelle ultime settimane: 
a) la rapida decisione dell'Unione europea di congelare l'accordo di associazione frettolosamente firmato con l'Ucraina, almeno fino alla fine del 2015; 
b) il robusto appoggio dell'UE all'accordo di Minsk tra Kiev e i separatisti nel sud-est dell'Ucraina; 
c) l'incontro top secret tra i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Russia a margine della recente conferenza internazionale di Parigi sullo Stato islamico; 
d) il riconoscimento tardivo della NATO che la Russia ha ritirato le truppe dal confine con l'Ucraina; ed e) l'incontro tra i ministri degli Esteri di Russia e Stati Uniti a New York. 

Basti dire che il presidente russo Vladimir Putin ha ottenuto una grande vittoria diplomatica quando l'occidente ha riconosciuto che Mosca ha interessi legittimi in Ucraina. L'occidente non ha altra scelta che accettare il fatto che l'economia ucraina è legata a Mosca da un cordone ombelicale, e senza un'ampia cooperazione russa non potrà riprendersi.


Col senno di poi, Mosca ha fatto bene ad ignorare le sanzioni dall'UE. Già si vede Poroshenko guardare Putin come, forse, suo interlocutore più consequenziale. Allo stesso tempo, Washington dovrebbe cominciare a rendersi conto che coinvolgere Mosca è necessria per mobilitare efficacemente la campagna internazionale contro lo Stato islamico. Potrebbe essere il segnale che il vento muta direzione, l'ex-segretario della Difesa e deputato conservatore inglese, Liam Fox, avvertire oggi esplicitamente Europa ed Stati Uniti sulle minacce alla Russia per l'Ucraina. Fox ha detto, "Penso che sia molto importante evitare di credere che l'occidente possa o debba fare ciò che chiaramente non potrà fare. Le false minacce, credo, sono un grosso problema. Dobbiamo guardare ad altri modi di affrontare la situazione ucraina". Bravo! Non stupitevi, quindi, se uno di questi giorni Putin aiuti Obama, ancora una volta, sulla Siria. 

La Russia può aiutare Obama a legittimare la campagna internazionale contro lo Stato islamico, ottenendo un mandato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite; la Russia può essere utile per un accordo degli Stati Uniti  con il presidente siriano Bashar al-Assad. 

Nessun errore, la posizione della Russia (qui, qui e qui) sulla minaccia dello Stato islamico è inequivocabile ed ampiamente favorevole alla campagna internazionale guidata dagli Stati Uniti. 

Unica avvertenza della Russia è che le operazioni degli Stati Uniti in Siria debbano avere il concorso del governo siriano ed avere il mandato delle Nazioni Unite, ma ciò che frena Obama dal cercare il mandato delle Nazioni Unite è anche il timore che Mosca non collabori. Molto probabilmente, il ghiaccio sarà rotto oggi, nella riunione tra Sergej Lavrov e John Kerry a New York. La nuova guerra fredda, iniziata con il botto, potrebbe finire con un gemito.

MK Bhadrakumar

Traduzione di Alessandro Lattanzio - SitoAurora

giovedì 25 settembre 2014

Religione e politica - Ultimi stracci al vento, prima della fine....

Caro Paolo, è necessario che gli Italiani sappiano a quale futuro vanno incontro senza leggere nella sfera di cristallo che produrrebbe uno shock antipolitico generale.



Politica e Religioni nel mondo sono funzioni ambivalenti, definite più
propriamente la disgrazia dei popoli, dove la prima usa il coltello
per dominare ferocemente i greggi umani e relativi interessi, e la
seconda l’occhio di Dio per imbambolare gli esseri con ideologie
incantatrici in supporto della politica.

Alla Politica e le Religioni nelle varie Nazioni del globo, vengono
attribuiti diversi giudizi, e benché impropriamente definiti: Scienza
della Politica e Scienza delle Filosofie Ideologiche, nel mondo
vengono considerate con distacco e titubanza: alcuni abbracciano la
fede con ipocrisia per timore di Dio ed altri con disprezzo e con
definizioni le più impensabili, le quali tradotte in Italiano prendono
significati talvolta offensivi: organizzazioni a delinquere,
speculatori, incoscienti, guerrafondai, imbroglioni, ecc., oltre alle
diverse accuse di pedofilia, stupri e varie speculazioni provenienti
dall’intero Pianeta, con riferimento alla Chiesa Cristiana Cattolica.

Capi di Governo che si ritirano o scappano con il maltolto racimolato
in diversi anni di imbrogli e tirannie contro i propri cittadini e
protetti dal sistema Politico Internazionale.

La Politica si è introdotta e sviluppata nel mondo per dirigere le
azioni impositive del Potere a scopo dominante, esclusivamente per
ragioni di interesse personale delle Lobby associate allo Stato e a
gruppi Internazionali, dove la ragion di Stato prevale sulla morale e
sulle Leggi dalle quali sono esonerati da punizioni ufficiali.

Da che mondo e mondo tanti politici e santoni sono deceduti di morte
prematura, assassinati, decapitati o impiccati,  per la loro
appartenenza a filosofie di interessi personali e di gruppo, con
dipendenza patologica trasmessa per tradizione nei tempi, centrando le
loro imposizioni esclusivamente sul Potere.

La Programmazione Economica e Disciplinare programmatica di una
Nazione è tutto un'altra cosa, dove primeggia la logica matematica del
produrre e il dare/avere per ottenere risultati senza imposizioni di
disuguaglianza fra i cittadini, mantenendo un rapporto di lealtà con
un ponte di contatto continuo fra l’Autorità e i cittadini.

Negli scritti, l’ordinamento disciplinare della Repubblica Italiana è
conforme ai sogni e incubi di gloria di forsennati con l’istituzione
di una pseudo Democrazia nella forma di Repubblica Parlamentare, dove
il Presidente del Consiglio dei ministri è anche capo del Governo che
si regge su una maggioranza Parlamentare, tipicamente costituita a
partire da una consultazione elettorale su tutti gli aventi diritto.
Definizione completamente infausta e falsata dall’evidenza, qui si
formano Governi decisi non dal Popolo Sovrano ma da Associazioni ed
Organizzazioni a delinquere, intrecciate con Regioni, Province e
Comuni.

Fatti e misfatti Internazionali. Recentemente abbiamo assistito al
teatrino con la richiesta di indipendenza della Scozia dalla Gran
Bretagna attraverso un referendum manovrato dalla Finanza
Internazionale e dalla Comunità Europea per impedire la secessione, e
continuare a speculare sui popoli. Questa è la politica!

Nel mondo abbiamo diverse Nazioni che chiedono l’indipendenza da
sistemi dominanti che sfruttano i cittadini:

·       In Italia ben cinque Regioni chiedono di distaccarsi dalla
morsa infernale di Roma, fra le quali il Veneto, la Lombardia, il
Piemonte, la Sicilia e la Sardegna.

·       In Africa, per impedire lo sviluppo Cinese per risollevare il
livello di vita dei popoli, hanno introdotto l’Ebola, per poter
intervenire militarmente ed occupare il Continente Africano da parte
dell’Occidente.

·       In Medio Oriente combattono l’ISIS finanziato dagli Stati
Musulmani per vendicare le tante porcate commesse dal Cristianesimo
rappresentato dall’Occidente, il quale non riesce a maturare quel
senso di giustizia e di fratellanza umana.

·       In Europa segue una pericolosa guerra fra L’Euro e il Dollaro
Usa, con imprevedibili risvolti che si accaniranno contro i popoli
della Comunità Europea.

Il sistema politico italiano a dire della Costituzione, è organizzato
secondo il principio di separazione dei poteri con diversi corpi
armati dipendenti dallo Stato, i quali controllano la qualità dei
servizi, come l’oste che produce l’acqua colorata e sostiene il mio
vino è il migliore.

·       il potere legislativo attribuito al Parlamento, non funziona,

·       il potere esecutivo del Governo, non funziona,

·       il Poter della Magistratura indipendente dall'esecutivo e dal
potere legislativo, non funziona,

·        il presidente della Repubblica che è la massima carica dello
Stato, il quale rappresenta l'unità del ferreo totalitarismo
Istituzionale del Paese, affiancato da un arrogante stato di polizia,
non funziona.

       La Clandestinità proveniente da ogni parte, ha raggiunto
livelli preoccupanti che minano la sicurezza del Paese.

La situazione della politica Italiana nella sua realtà é come
affrontare un viaggio nella giungla, dove attraverso gli anni e la
sostituzione del personale al servizio dello Stato, imposto dalle
lobby di potere, contribuisce al mantenimento di un sistema
speculativo Istituzionalizzato, rappresentativo di una Repubblica del
malaffare in caduta libera.

Eppure, per ripulire il sistema che sta distruggendo il paese è
semplicissimo, basterebbe incaricare una delle tante Imprese di
pulizia munite di spazzolone, di quelli usati nei cessi pubblici e
tirare l’acqua.

Una fotografia sulla realtà dei fatti, comprovano in modo schiacciante
l’inizio della fine con una situazione Economico Industriale e
Giudiziaria non più sostenibile, evidenziata da una statistica
nazionale oltre i limiti della sofferenza e della sopportazione, con i
tanti ricorsi al Tribunale di Strasburgo per inefficienza
Giurisdizionale, con l’ammontare vertiginoso del debito Pubblico
Italiano, generato di riflesso dal pessimo funzionamento dei quattro
Poteri dello Stato, con una Religione sorpassata ideologicamente che
continua a seminare illusioni, con un Parlamento, Governo, Legislatura
e Giudiziario, i quali oltre al debito pubblico, hanno accumulato una
infinità di rivendicazioni Interne ed Estere che azzerano il Paese,
mentre i grandi parlatori sperano di cancellare nel tempo ogni
inganno, proseguendo con tattiche diverse nell’illudere i cittadini
con auspici di fiducia nella ripresa. Una ripresa formalmente
impossibile.

Come Nazione siamo coricati sul fondo, superati da Paesi che non molto
tempo fa consideravamo terzo mondo, eppure con i continui cambiamenti
di galli e galline nei posti di comando, non si intravvedono né
capacità e né la volontà a riparare il marcio che si diffonde
giornalmente a macchia d’olio, mentre i vari Poteri del Governo e
Giustizia continuano a navigare nel sonno più profondo.

In più occasioni avevo suggerito alle Autorità di Istituire un Ente di
controllo ed intervento sulle tante mascalzonate effettuate
giornalmente dalle varie Istituzioni le quali traggono profitti
persino dai ricorsi ai Giudici di Pace. Oltre al danno anche la beffa.

In questa gara ad arrampicarsi sulle vette di comando da parte di
incapaci, propriamente definiti bulli svuotati dalle competenze Umane
e Sociali, facendo perdere i meriti duramente conquistatati nel tempo
dai nostri padri della Patria, attualmente assoggettati ad un
pericoloso gioco di poltrone dove l’Italia in 66 anni di Repubblica ha
sfornato 11 Presidenti della Repubblica, 41 Capi di Governo, centinaia
di migliaia di Parlamentari e Consiglieri suddivisi in 21 Regioni, 110
Province, 8.057 Comuni, in appena 17 Legislature truccate, partendo
dall’Istituzione della Repubblica dal 1948 sino ad oggi anno Deus
2014, vincendo la medaglia a ritroso dei Paesi canaglia Anti
Democratici, anti Giustizia, anti Sociali e anti diritti umani, con
uno spreco di soldi pubblici fra servitori e Pensionati premiati con
cesti colmi di uova d’oro.

Ecco dove vanno a finire i nostri soldi.  Redatto da Antonio Mazzeo Agoràvox.

Sei milioni e mezzo di euro in nove mesi per addestrare gli uomini
della Guardia costiera libica a contrastare le imbarcazioni di
migranti in fuga dal continente africano. È quanto è stato stanziato
dal governo Letta con i due decreti approvati, rispettivamente, il 5
dicembre 2013 e il 10 gennaio 2014, una spesa inutile poiché i barconi
clandestini navigano liberamente per il Mediterraneo raggiungendo le
nostre coste senza difficoltà, nonostante il sofisticato sistema di
controllo satellitare internazionale che conta persino le mosche
nell’etere.

Considerazioni logiche rilevate da una rivista di Artigiani
Clandestini senza autore:

Questo paese, tecnicamente, se fosse una azienda, dovrebbe portare i
propri libri contabili in tribunale e sottomettere la dichiarazione di
fallimento, perché non stiamo vivendo di quello che riusciamo a
produrre e a guadagnare, ma tiriamo avanti a debito importando le
nostre necessità primarie da angoli remoti della terra…. e stiamo per
entrare nel tunnel dei mancati pagatori.

Non votare per l'Europa è l'unica via per ritrovare la nostra identità
nazionale.

I francesi hanno limato i nostri interessi in Libia e nell'area circostante; 


i tedeschi ci hanno tagliato le gambe verso i mercati dell'est e ci impongono regole che sono l'assassinio della nostra competitività;


il nostro Governo vende le nostre industrie maggiori all’estero;


gli Americani nella guerra fra Dollaro e Euro, hanno imposto le sanzioni verso la Russia per punire l’Europa, che per la Comunità era un mercato favorevole;


Israele dice che è stato un grave errore applicare le sanzioni alla Russia, e loro non le rispetteranno;


l'Unione Europea continua a dettarci imposizioni che non ci faranno mai riavere la nostra capacità produttività nel far riemergere le nostre potenzialità, mentre la Cina e il terzo mondo progrediscono sulle nostre disfatte Politiche.

Molte Industrie e lavoratori Italiani di rispetto, non sbagliano nel
sostenere di raccogliere i pochi stracci rimasti e avventurarsi verso
Paesi con rappresentanti di Governo più seri.

Anthony Ceresa