lunedì 21 ottobre 2013

Israele - Tattiche sadiche contro i bambini palestinesi arrestati



Bambine israeliane scrivono dediche sulle bombe

Israele e l'arresto dei minori,  le violazioni continuano

L'UNICEF (United Nations Children's Fund) ha dichiarato che l'esercito di Israele sta adottando nuovi metodi di arresto per i minori palestinesi nella West Bank. La mossa arriva nel pieno delle critiche internazionali dopo le rivelazioni di diffusi maltrattamenti sui minori palestinesi detenuti da Israele.


L'UNICEF ha affermato in un comunicato che Israele sta "prendendo provvedimenti" per affrontare alcuni dei problemi descritti in un rapporto pubblicato dalla stessa organizzazione in marzo. Il rapporto rivelava che i minori palestinesi detenuti dall'esercito israeliano in Cisgiordania vengono "sistematicamente" maltrattati.

Sette mesi dopo la pubblicazione della relazione, sono continuate le segnalazioni di violazioni, riferisce l'UNICEF , nonostante le 38 raccomandazioni formulate nel rapporto, raccomandazioni che avrebbero aiutato a portare il trattamento dei minori in linea con gli standard internazionali.

Comunque, l'UNICEF ha osservato che Israele si sta mobilitato riguardo al problema e sta attualmente testando alcune misure recentemente introdotte. La prima novità riguarda le forze di difesa israeliane (IDF), che starebbero emettendo convocazioni per i minori, invece di procedere ad arresti notturni nelle case, "che possono essere traumatici per i minori ed i loro fratelli".

L'altra misura in via di sperimentazione riduce la durata della detenzione per i minori prima che compaiano davanti a un tribunale militare per la prima volta. "Il nuovo ordine riduce il tempo da quattro giorni a 24 ore per i bambini di età compresa tra i 12 e i 13 anni, e da quattro a due giorni per i minori di età compresa tra i 14 e i 15 anni. Non vi è alcun cambiamento per quelli di 16-17 anni", ha dichiarato l'UNICEF.

Inoltre, gli interrogatori dei minori si svolgono ora separatamente da quelli degli adulti.


Nel suo rapporto di marzo, l'UNICEF affermava che ogni anno circa 700 minori palestinesi di età compresa tra i 12 e i 17 anni - soprattutto ragazzi - vengono arrestati, interrogati e detenuti dall'esercito israeliano, da agenti di polizia e forze di sicurezza. L'organizzazione per i diritti umani citava vari esempi di pratiche definite "crudeli e disumane".



   Eroici soldati  interrogano un bambino appena catturato

Secondo il rapporto, il maltrattamento spesso inizia già al momento dell'arresto, quando i minori vengono svegliati da soldati pesantemente armati e quindi forzatamente portati in un centro per gli interrogatori"legati e bendati, privati del sonno e in uno stato di paura estrema."

Il reato più comune per cui i minori vengono arrestati è quello di aver scagliato sassi contro i soldati israeliani o i coloni ebrei. Nella maggior parte dei casi, sottolineava la relazione, la prova principale contro il bambino è proprio la confessione del bambino stesso, "estorta sotto costrizione".

Per costringere i minori a confessare, chi conduce l'interrogatorio li minaccia con violenza fisica, morte, "e violenza sessuale, contro loro stessi o un membro della famiglia".



Traduzione a cura del Forum Palestina

http://rt.com/news/israel-unicef-treatment-children-199/


             Trombe gloriose

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