giovedì 31 ottobre 2013

Spiritualità Laica – Taoismo, una religione senza Dio…


Paolo D'Arpini  nelle vesti di Chuang Tze


Sono realmente esistite nell’evoluzione del pensiero umano almeno  tre forme “pseudo-religiose”  prive del concetto di un “Dio creatore” personale ma che mantengono la verità di un’unica matrice per tutte le cose. Questa matrice  è definita Tao o  Senza Nome, nel taoismo; Brahman o Assoluto Non-duale nell’Advaita;  Sunya o Vuoto nel buddismo.

In passato mi sono occupato sovente dell’Advaita e del Buddismo, sento ora giunto il momento di parlare un pochino del Taoismo,  talvolta descritto come  la “dottrina degli umili o dei semplici”, ed in tal senso il termine “laico” abbinato a tale sentire mi sembra estremamente consono. Infatti il significato originario di laico è proprio “semplice, umile,  fuori da ogni contesto ordinativo  sociale e religioso”.
Il padre riconosciuto di questa “filosofia di vita”  fu Lao Tse.  Cominciamo con il dire che nel pensiero di Lao Tse troviamo quella condanna dell’orgoglio e del raggiungimento, fondamentale in ogni spiritualità laica.  Sullo stesso filone si pone anche  il pensiero di Nisargadatta Maharaj,  saggio laico advaita…. ma anche nel proto-cristianesimo si può avvertire  un tale intendere, ad esempio nelle parole riferite a Gesù: “Tutto ciò che è eccelso fra gli uomini è abominazione dinanzi a Dio”.  L’orgoglio, questa follia di grandezza ascritta all’individuo,  è semplicemente un’illusione dell’uomo… poiché di fronte al Tao ogni grandezza umana è da considerarsi nient’altro che vana. E qui si comprende anche  la causa sottile della  differenza ideologica tra  Confucianesimo e Taoismo,  ma di questo argomento magari parleremo in una prossima occasione. 
Nei detti di  Lao Tse spesso e spesso ritroviamo la disapprovazione dell’orgoglio e del criterio di raggiungimento personale e ciò in virtù della legge di concatenazione dei contrari, l’alternanza dello Yang e dello Yin che è la manifestazione cinetica del Tao. Infatti allorché la forza Yang, attiva, trova il suo culmine automaticamente è sospinta verso il suo contrario Yin, passivo.  La punizione per l’orgoglio è quindi in Lao Tse una sorta di legge naturale. “Un gran vento -egli dice- non può durare più dello spazio di un mattino. Una bufera cessa col giorno. L’armata gloriosa non vincerà in eterno. L’albero elevato sarà abbattuto”  Egli spiega nel Tao Te King  come l’orgoglio stesso sia il presagio della caduta: “Colui che si alza sulla punta dei piedi non sta ritto.  Colui che marcia a passi gloriosi non farà un lungo cammino. Colui che si esibisce non brilla.  Colui che si esalta è senza onore. Colui che si prevale del suo talento è senza merito.  Colui che fa pompa dei suoi successi non vi si mantiene.  Questi sono per il Tao eccessi di nutrimento  e umori superflui.  Tutto ciò che è sotto il Cielo ne prende nausea. E l’uomo del Tao non rivolge loro nemmeno uno sguardo!”
Questa legge fondamentale non impedisce però a Lao Tse di mantenere un atteggiamento equanime e corretto  nei confronti delle cosiddette “vie del mondo”.  “La via del Cielo –egli dice- toglie all’eccedente per compensare il mancante ma la via degli uomini meschini toglie all’indigente per aumentare il ricco” . La via del Cielo, dirà successivamente Lie Tseu (un altro taoista), è la via dell’umiltà e la via degli uomini meschini è quella dell’arroganza.  Simile concetto viene espresso  nel Libro dei Proverbi, annunciando la caduta di Babilonia: “L’arroganza precede la rovina e l’orgoglio precede la caduta”.
Ma la disistima  per l’orgoglio e la considerazione per l’umiltà  non esauriscono la “dottrina” taoista.  Lao Tse considera il Tao una sorta di Madre che genera, nutre e protegge tutti gli esseri dell’universo. Ma è difficile affermare se il Tao “è”  o “non è”. Nella metafisica del Tao la kenosi originaria è priva di ogni sostanziale processo,  forma  o sostanza. Ne consegue che agli occhi del nostro pensiero determinista  la “pienezza” del Tao appare simile al “vuoto”.  Il Tao è visto come un abisso senza fondo e ciò non dimeno esso dà origine a tutte le cose, un vortice caotico da cui sorge ogni armonia.
Quindi se il vero Tao  al nostro percepire determinista  appare  come un nulla, che per noi  corrisponde alla corsa verso il vuoto del sé,  esso contemporaneamente segna il ritorno beato  nella  matrice silenziosa, che attira  e proietta  l’esperienza del pensiero  empirico  e poi lo riassorbe nel nulla da cui proviene.  Questa kenosi del Tao procede per sua propria natura e non presuppone alcuna volontà creatrice o distruttrice. E da qui si comprende la non  valutazione taoista per un Dio personale. 
Paolo D’Arpini

mercoledì 30 ottobre 2013

I 4 cavalieri dell'apocalisse monetaria... ecco chi detiene tutti i poteri del mondo



I quattro cavalieri bancari (Bank of America, JP Morgan Chase, Citigroup e Wells Fargo) possiedono i quattro cavalieri del petrolio (Exxon Mobil, Royal Dutch/Shell, BP Amoco e Chevron Texaco), in tandem con Deutsche Bank, BNP, Barclays e altri vecchi colossi monetari europei. Ma il loro monopolio sull'economia globale non si ferma sull'orlo del pozzo petrolifero. Secondo i 10mila documenti societari depositati alla SEC, i quattro cavalieri bancari sono tra i primi dieci titolari di stock di praticamente ogni società di Fortune 500. [1] 
Così sono gli azionisti delle banche centrali? Questa informazione va analizzata molto più da vicino. Le mie domande sulle agenzie di regolamentazione bancaria, in materia di partecipazione azionaria delle prime 25 aziende bancarie degli Stati Uniti furono poste con il Freedom of Information Act, prima di essere negate per motivi di "sicurezza nazionale". Questo è piuttosto ironico, dal momento che molti azionisti bancari risiedono in Europa. Un archivio importante sulla ricchezza dell'oligarchia globale che possiede queste holding bancarie è l'US Trust Corporation, fondata nel 1853 e ora di proprietà di Bank of America. L'ultimo US Corporate Trust Director e Trustee Onorario fu Walter Rothschild. Altri direttori furono Daniel Davison di JP Morgan Chase, Richard Tucker di Exxon Mobil, Daniel Roberts di Citigroup e Marshall Schwartz di Morgan Stanley. [2]

J. W. McCallister, un insider dell'industria del petrolio con legami con la Casa dei Saud, ha scritto su 'The Grim Reaper', che ha acquisito un'informazione dai banchieri sauditi secondo cui l'80% della proprietà dellaNew York Federal Reserve Bank, di gran lunga il più potente ramo della Fed, è di sole otto famiglie, quattro delle quali risiedono negli Stati Uniti: Goldman Sachs, Rockefeller, Lehman e Kuhn Loeb di New York, i Rothschild di Parigi e Londra, la Warburg di Amburgo, i Lazards di Parigi e la Israel Moses Seifs di Roma. Thomas D. Schauf della CPA avvalora le affermazioni di McCallister, aggiungendo che dieci banche controllano tutti i dodici rami della Federal Reserve Bank. NominaN. M. Rothschild di Londra, Banca Rothschild di Berlino, Banca Warburg di Amburgo, Banca Warburg di Amsterdam, Lehman Brothers di New York, Lazard Brothers di Parigi, Kuhn Loeb Bank di New York, Israel Moses Seif Bank dell'Italia, Goldman Sachs di New York e JP Morgan Chase Bank di New York. Schauf elenca William Rockefeller, Paul Warburg, Jacob Schiff e James Stillman quali individui che possiedono grandi quantità di azioni della FED. [3] Gli Schiff sono addetti alla Kuhn Loeb
Gli Stillman addetti alla Citigroup, essendosi sposati con il clan  Rockefeller alla fine del secolo. Eustace Mullins arrivò alle stesse conclusioni nel suo libro I segreti della Federal Reserve, in cui mostra i grafici che collegano la Fed e le banche associate alle famiglie dei Rothschild, Warburg, Rockfeller e altre. [4] Il controllo che queste famiglie di banchieri esercitano sull'economia globale non può essere sottovalutato, ed è volutamente abbastanza avvolto nel segreto. Il loro ramo aziendale è rapido nel screditare qualsiasi informazione che smascheri questo cartello di banche centrali private come "teoria della cospirazione". Eppure, i fatti restano.
La Casa dei Morgan
La Federal Reserve Bank è nata nel 1913, lo stesso anno negli USA il rampollo bancario J. Pierpont Morgan morì e la Rockefeller Foundation fu costituita. La Casa dei Morgan presiede la finanza statunitense da un angolo tra Wall Street e Broadway, in qualità di quasi-banca centrale degli USA fin dal 1838, quando George Peabody la fondò a Londra. Peabody era un socio in affari dei Rothschild. Nel 1952 il ricercatore sulla Fed Eustace Mullins avanzò l'ipotesi che i Morgan non fossero altro che agenti dei Rothschild. Mullins scrisse che i Rothschild: "...preferivano operare in modo anonimo negli Stati Uniti dietro la facciata di JP Morgan & Company". [5] L'autore Gabriel Kolko ha dichiarato, "le attività di Morgan nel 1895-1896 nella vendita di obbligazioni d'oro degli Stati Uniti in Europa, si basarono sull'alleanza con la Casa dei Rothschild". [6] La piovra finanziaria dei Morgan avvolse rapidamente nei suoi tentacoli tutto il mondo. Morgan Grenfell operò a Londra. Morgan et C.ie governò Parigi. I Lambert, cugini dei Rothschild, istituirono la Drexel & Company di Philadelphia. La Casa dei Morgan supportò Astor, Dupont, Guggenheim, Vanderbilt e Rockefeller. Finanziò il lancio di AT&T, General Motors, General Electric e DuPont. Come i Rothschild di Londra e delle banche Barings, Morgan entrò a far parte della struttura di potere di molti Paesi.
Nel 1890 la Casa dei Morgan prestava alla banca centrale dell'Egitto, finanziava le ferrovie russe, manteneva le obbligazioni brasiliane dei governi provinciali e finanziava i progetti dei lavori pubblici argentini. La recessione del 1893 rafforzò ancor più Morgan. Quell'anno Morgan salvò il governo degli Stati Uniti dal panico bancario, formando un sindacato per sostenere le riserve statali, con un prestito di 62 milioni dollari in oro dei Rothschild. [7] Morgan era la forza trainante dell'espansione verso occidente degli Stati Uniti, del finanziamento e del controllo dei buoni delle ferrovie meridionali, attraverso patti di sindacato. Nel 1879 la Central Railroad di New York di Cornelius Vanderbilt, finanziata dai Morgan, adottò tariffe di spedizione preferenziali per supportare il monopolio della Standard Oil di John D. Rockefeller, cementando il rapporto Rockefeller/Morgan. La Casa dei Morgan finì sotto il controllo delle famiglie Rothschild e Rockefeller. Un titolo del New York Herald diceva, "Il Re della ferrovia forma un gigantesco trust".  J. Pierpont Morgan una volta dichiarò: "La concorrenza è un peccato", ma poi opinò allegramente, "Pensa che tutti i concorrenti del traffico ferroviario ad ovest di St. Louis sono sotto il controllo di una trentina di uomini". [8]  Morgan ed Edward Harriman, banchiere della Kuhn Loeb, avevano il monopolio delle ferrovie, mentre le dinastie bancarie Lehman, Goldman Sachs e Lazard si unirono ai Rockefeller nel controllo della base industriale degli Stati Uniti. [9] 
Nel 1903 un trust bancario fu istituito dalle otto famiglie. Benjamin Strong del trust bancario fu il primo governatore della New York Federal Reserve Bank. Nel 1913, la creazione della Fed fuse il potere delle otto famiglie con il potere militare e diplomatico del governo degli Stati Uniti. Se i loro prestiti esteri non venivano ripagati, gli oligarchi potevano ora inviare i marines degli Stati Uniti a raccogliere i debiti. Morgan, Chase e Citibank formarono un sindacato del prestito internazionale. La Casa dei Morgan era accondiscendente con i Windsor e i Savoia. Kuhn Loeb, Warburg, Lehman, Lazard, Israel Moses Seifs e Goldman Sachs hanno avuto stretti legami con i reali europei. Nel 1895 Morgan controllava il flusso di oro degli Stati Uniti. La prima ondata di fusioni statunitensi avvenne alla sua infanzia e fu promossa dai banchieri. Nel 1897 vi furono sessantanove fusioni industriali. Nel 1899 milleduecento. Nel 1904 John Moody, fondatore del Moody Investor Services, disse che era impossibile parlare degli interessi di Rockefeller e Morgan in modo distinto. [10]
La sfiducia pubblica sulle fusioni si diffuse. Molti li considerarono dei traditori che lavoravano per i soldi della vecchia Europa. La Standard Oil di Rockefeller, l'US Steel di Andrew Carnegie e le ferrovie di Edward Harriman furono tutti finanziati dal banchiere Jacob Schiff di Kuhn Loeb, che lavorava a stretto contatto con i Rothschild europei. Diversi stati occidentali vietarono i banchieri. Il predicatore populista William Jennings Bryan fu tre volte il candidato democratico alla presidenza dal 1896 al 1908. Il tema centrale della sua campagna anti-imperialista era che gli USA stavano cadendo nella trappola della "servitù finanziaria a capitalista inglese". William Howard Taft sconfisse Bryan nel 1908, ma da quel momento il predecessore e mentore di Taft, Teddy Roosevelt, fu costretto da questo populismo diffuso a promulgare lo Sherman Anti-Trust Act. Che  poi continuò con la Standard Oil Trust. Nel 1912, si tennero le udienze Pujo, rivolte sulla concentrazione di potere a Wall Street. Nello stesso anno la moglie di Edward Harriman vendette le sue quote della Guaranty Trust Bank di New York a JP Morgan, creando il Morgan Guaranty Trust. Il giudice Louis Brandeis convinse il presidente Woodrow Wilson a chiedere la fine delle intersezioni dei consigli amministrativi. Nel 1914 il Clayton Antitrust Act fu approvato. Jack Morgan, figlio e successore di J. Pierpont, rispose invitando i clienti della Morgan Remington e Winchester ad aumentare la produzione di armi. Sostenne che gli Stati Uniti dovevano entrare nella Prima guerra mondiale. Pungolato dallaFondazione Carnegie e da altri oligarchi, Wilson li appoggiò. 
Come scrisse Charles Tansill in L'America va in guerra: "Anche prima del fragore delle armi, la ditta francese dei Rothschild Freres informò la Morgan & Company di New York, suggerendo la flottazione di un prestito di 100 milioni di dollari, una parte consistente del quale doveva essere lasciato negli Stati Uniti per pagare gli acquisti francesi di beni statunitensi". La Casa dei Morgan finanziò la metà dello sforzo bellico degli Stati Uniti, durante la ricezione delle commissioni che allinearono aziende come GE, Du Pont, US Steel,Kennecott e ASARCO. Tutti erano clienti della Morgan che anche finanziò la guerra anglo-boera in Sud Africa e la guerra franco-prussiana. La Conferenza di Pace di Parigi del 1919 fu presieduta da Morgan, che sostenne gli sforzi della ricostruzione sia tedeschi che alleati. [11]
Negli anni '30 il populismo ritornò negli USA dopo cheGoldman Sachs, Lehman Bank e altri approfittarono del crollo del 1929. [12] Il presidente della commissione bancaria del Congresso, Louis McFadden (D-NY), disse della Grande Depressione, "Non fu un incidente, ma un avvenimento attentamente artificioso... I banchieri internazionali cercarono di suscitare una situazione disperata qui, in modo che potessero imporsi come governanti di tutti noi". Il senatore Gerald Nye (D-ND) presiedette un'indagine sulle munizioni nel 1936. Nye concluse che la Casa dei Morgan aveva gettato gli Stati Uniti nella prima guerra mondiale per proteggere i prestiti e creare una industria bellica in piena espansione. Nye poi produsse un documento dal titolo 'La prossima guerra', che cinicamente parlava "del vecchio trucco della dea democrazia", attraverso cui il Giappone poteva essere usato per trascinare gli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale. Nel 1937 Ii segretario degli Interni Harold Ickes avvertì sull'influenza delle "60 famiglie d'America". Lo storico Ferdinand Lundberg scrisse un libro dallo stesso titolo. Il giudice della Corte Suprema William O. Douglas denigrò "l'influenza dei Morgan... la più perniciosa nell'industria e nella finanza di oggi." Jack Morgan rispose spingendo gli Stati Uniti verso la seconda guerra mondiale.  Morgan aveva stretti rapporti con le famiglie Iwasaki e Dan, i due clan più ricchi del Giappone, che possedevano Mitsubishi e Mitsui rispettivamente da quando le imprese apparvero nello shogunato del 17° secolo. 
Quando il Giappone invase la Manciuria, massacrando contadini cinesi a Nanchino, Morgan minimizzò l'incidente. Morgan ebbe anche stretti rapporti con il fascista italiano Benito Mussolini, mentre il nazista tedesco dr. Hjalmar Schacht fu un agente di collegamento della Morgan Bank durante la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra i rappresentanti della Morgan incontrarono Schacht presso la Banca dei regolamenti internazionali (BRI) a Basilea, in Svizzera. [13]

La Casa dei Rockefeller

La BIS è la banca più potente del mondo, la banca centrale globale delle otto famiglie che controllano le banche centrali private di quasi tutte le nazioni occidentali e in via di sviluppo. Il primo presidente della BIS fu il banchiere dei Rockefeller Gates McGarrah, funzionario presso la Chase Manhattan e la Federal Reserve. McGarrah è il nonno dell'ex direttore della CIA Richard Helms. I Rockefeller, come i Morgan, avevano stretti legami con Londra. David Icke scrive ne 'I figli di Matrix', che Rockefeller e Morgan erano solo "controfigure" dei Rothschild europei. [14] BIS è di proprietà di Federal Reserve, Banca d'Inghilterra, Banca d'Italia, Banca del Canada, Banca nazionale svizzera, Nederlandsche BankBundesbank e Banca di Francia. Lo storico Carroll Quigley ha scritto, nel suo epico libro 'Tragedy and Hope', che la BIS era parte di un piano "per creare un sistema mondiale di controllo finanziario privato capace di dominare il sistema politico di ogni Paese e l'economia mondiale nel suo complesso... essere controllati in modo feudale dalle banche centrali del mondo che agiscono di concerto con accordi segreti.
Il governo degli Stati Uniti ebbe diffidenza storica verso la BIS, facendo lobbying, senza successo, per la sua scomparsa alla Conferenza di Bretton Woods del 1944. Invece il potere delle otto famiglie fu ingrandito con la creazione a Bretton Woods del FMI e della Banca Mondiale. La Federal Reserve si riprese le azioni della BIS solo nel settembre 1994. [15] La BIS detiene almeno il 10% delle riserve monetarie di almeno 80 banche centrali del mondo, del FMI e di altre istituzioni multilaterali. Opera da agente finanziario negli accordi internazionali, raccoglie informazioni sull'economia globale ed è prestatore di ultima istanza per evitare il collasso finanziario globale. La BIS promuove l'agenda del fascismo del monopolio capitalista. 
Diede un prestito ponte all'Ungheria negli anni '90 per garantire la privatizzazione dell'economia di quel Paese. Servì ad incanalare il finanziamento delle otto famiglie di Adolf Hitler, guidate dalla J. Henry Schroeder e Mendelsohn Bank dei Warburg di Amsterdam. Molti ricercatori sostengono che la BIS è al nadir del riciclaggio globale dei narcodollari. [16] Non è un caso che la BIS abbia sede in Svizzera, luogo preferito per nascondere la ricchezza dell'aristocrazia mondiale e sede della P2 italiana, dei massoni della Loggia Alpina e del nazismo internazionale. Altre istituzioni controllate dalle otto famiglie sono il World Economic Forum, la Conferenza monetaria internazionale e l'Organizzazione mondiale del commercio.
Bretton Woods fu una manna per le otto famiglie. Il FMI e la Banca Mondiale sono stati al centro di questo "nuovo ordine mondiale". Nel 1944 le prime obbligazioni della Banca Mondiale furono emesse da Morgan Stanley e First Boston. La famiglia francese Lazard fu sempre più coinvolta negli interessi della Casa dei Morgan. La più grande banca d'investimento della Francia, la Lazard Freres di proprietà delle famiglie Lazard e David-Weill, vecchi rampolli bancari genovesi rappresentati da Michelle Davive. Un recente presidente e CEO di Citigroup fu Sanford Weill. Nel 1968 Morgan Guaranty lanciò Euro-Clear, sistema di compensazione bancario con sede a Bruxelles sui titoli in eurodollari. Fu il primo tentativo del genere automatizzato. Alcuni presero a chiamarlo Euro-Clear "The Beast". Bruxelles funge da quartier generale della nuova Banca centrale europea e della NATO. 
Nel 1973 i funzionari di Morgan s'incontrarono segretamente alle Bermuda per  resuscitare illegalmente la vecchia casa dei Morgan, 20 anni prima che la legge Glass-Steagalvenisse abrogata. Morgan e Rockefeller fornirono sostegno finanziario alla Merrill Lynch, sostenendo i Big 5 dell'investimento bancario statunitense. Merrill è ora parte di Bank of America.
John D. Rockefeller usò le sue ricchezze petrolifere per acquisire Equitable Trust, che aveva inghiottito alcune grandi banche e società dal 1920. La Grande Depressione contribuì a consolidare il potere dei Rockefeller. La loro banca Chase si fuse con la Kuhn Loeb Manhattan Bank, formando Chase Manhattan, cementando un rapporto familiare di lunga data. LaKuhn-Loeb aveva finanziato, insieme a Rothschild, il tentativo dei Rockefeller di diventare i monarchi del petrolio. La National City Bank di Cleveland rese disponibili a John D. il denaro necessario per intraprendere la monopolizzazione dell'industria petrolifera statunitense. La banca fu identificata nelle audizioni del Congresso come una delle tre banche di proprietà Rothschild negli Stati Uniti, negli anni 1870, quando i Rockefeller crearono la Standard Oil of Ohio. [17] Un socio dei Rockefeller alla Standard Oil fu Edward Harkness, la cui famiglia controllava la Chemical Bank. Un altro era James Stillman, la cui famiglia controllava la Manufacturers Hanover Trust.Entrambe le banche si fusero sotto l'ombrello della JP Morgan Chase. Due figlie di James Stillman sposarono due figli di William Rockefeller. Le due famiglie controllano anche una grossa fetta di Citigroup. [18]
Nel settore assicurativo, i Rockefeller controllanoMetropolitan Life, Equitable Life, Prudential and New York Life. Le banche dei Rockefeller controllano il 25% di tutte le attività delle 50 maggiori banche commerciali degli Stati Uniti e il 30% di tutte le attività delle 50 più grandi compagnie di assicurazione. [19] Le imprese di assicurazione, la prima negli Stati Uniti fu lanciata dai massoni attraverso la loro Woodman of America, svolgono un ruolo chiave nel traffico in narcodollari alle Bermuda. La società controllate da Rockefeller comprendono Exxon Mobil, Chevron Texaco, BP Amoco, Marathon Oil, Freeport McMoran, Quaker Oats, ASARCO, United, Delta, Northwest, ITT, International Harvester, Xerox, Boeing, Westinghouse, Hewlett-Packard, Honeywell, International Paper, Pfizer, Motorola, Monsanto, Union Carbide e General Foods
La Fondazione Rockefeller ha stretti legami finanziari con le fondazioni Ford e Carnegie. Altri sforzi filantropici della famiglia: Rockefeller Brothers Fund, Rockefeller Institute for Medical Research, General Education Board, Rockefeller University e Università di Chicago, che sforna un flusso costante di economisti di estrema destra apologeti del capitalismo internazionale, tra cui Milton Friedman. La famiglia possiede 30 Rockefeller Plaza, dove l'albero di Natale nazionale viene illuminato ogni anno, e il Rockefeller Center.
David Rockefeller fu determinante nella costruzione delle torri del World Trade Center. La principale sede della famiglia Rockefeller è un massiccio complesso nello Stato di New York, conosciuto come Pocantico Hills. Possiede anche un appartamento di 32 camere sulla 5th Avenue a Manhattan, una villa a Washington DC, Monte Sacro Ranch in Venezuela, piantagioni di caffè in Ecuador, diverse aziende in Brasile, una tenuta a Seal Harbor, nel Maine e resort nei Caraibi, Hawaii e Puerto Rico. [20]
Le famiglie Dulles e Rockefeller sono cugine. Allen Dulles ha creato la CIA, assistito i nazisti, coperto l'assassinio di Kennedy con la sua fasulla Commissione Warren e raggiunto un accordo con i Fratelli musulmani per creare assassini mentalmente controllati. [21] Il fratello John Foster Dulles presiedette il falso trust dellaGoldman Sachs prima del crollo del mercato azionario nel 1929 e aiutò il fratello a rovesciare i governi di Iran e Guatemala. Entrambi erano Skull & Bones, attivi nelCouncil on Foreign Relations (CFR) e massoni di 33° grado. [22] I Rockefeller contribuirono a formare il Club di Roma orientato verso lo spopolamento, presso la tenuta di famiglia di Bellagio, in Italia. Nel loro immobile di Pocantico Hills crearono la Commissione Trilaterale. 
La famiglia è uno dei principali finanziatori del movimento eugenetico che produsse Hitler, la clonazione umana e l'attuale ossessione sul DNA negli ambienti scientifici statunitense. John Rockefeller Jr. fu a capo del Consiglio sulla popolazione fino alla morte. [23] Il figlio, omonimo, è senatore del West Virginia. Il fratello Winthrop Rockefeller era vice-governatore dell'Arkansas e l'uomo più potente di quello Stato fino al suo decesso nel 2006. Nell'intervista dell'ottobre 1975 a Playboy Magazine, il vicepresidente Nelson Rockefeller, che era anche governatore di New York, articolò la paternalistica visione del mondo della sua famiglia: "Sono un grande sostenitore della pianificazione totale mondiale, della pianificazione economica, sociale, politica, militare.
Ma di tutti i fratelli Rockefeller, è David, fondatore della Commissione Trilaterale (TC) ed ex presidente della Chase Manhattan, che ha guidato l'agenda globale fascista di famiglia. Ha difeso lo Scià di Persia, il regime sudafricano dell'apartheid e la giunta cilena di Pinochet. Fu il più grande finanziatore del CFR, della TC e (durante la guerra del Vietnam), del Comitato per una pace effettiva e duratura in Asia, una miniera d'oro contrattuale per coloro che hanno passato la loro vita fuori dai conflitti.
Nixon gli chiese di essere il segretario del Tesoro, ma Rockefeller rifiutò, sapendo che il suo potere era molto più saldo al timone della Chase. L'autore Gary Allen scrive su 'Dossier Rockefeller' che nel 1973 "David Rockefeller incontrò ventisette capi di Stato, tra cui i governanti della Russia e della Cina Rossa." 
Dopo il golpe della Banca Nugan Hand/CIA del 1975 contro il Primo ministro australiano Gough Whitlam, la Corona inglese nominò suo successore Malcolm Fraser, che si precipitò negli Stati Uniti incontrando il presidente Gerald Ford dopo aver conferito con David Rockefeller. [24]
Dean Henderson *

Note
[1] 10K Filings of Fortune 500 Corporations to SEC. 3-91
[2] 10K Filing of US Trust Corporation to SEC. 6-28-95
[3] “The Federal Reserve ‘Fed Up’. Thomas Schauf. 1-02
[4] The Secrets of the Federal Reserve. Eustace Mullins. Bankers Research Institute. Staunton, VA. 1983. p.179
[5] Ibid. p.53
[6] The Triumph of Conservatism. Gabriel Kolko. MacMillan and Company New York. 1963. p.142
[7] Rule by Secrecy: The Hidden History that Connects the Trilateral Commission, the Freemasons and the Great Pyramids. Jim Marrs. HarperCollins Publishers. New York. 2000. p.57
[8] The House of Morgan. Ron Chernow. Atlantic Monthly Press NewYork 1990
[9] Marrs. p.57
[10] Democracy for the Few. Michael Parenti. St. Martin’s Press. New York. 1977. p.178
[11] Chernow
[12] The Great Crash of 1929. John Kenneth Galbraith. Houghton, Mifflin Company. Boston. 1979. p.148
[13] Chernow
[14] Children of the Matrix. David Icke. Bridge of Love. Scottsdale, AZ. 2000
[15] The Confidence Game: How Un-Elected Central Bankers are Governing the Changed World Economy.Steven Solomon. Simon & Schuster. New York. 1995. p.112
[16] Marrs. p.180
[17] Ibid. p.45
[18] The Money Lenders: The People and Politics of the World Banking Crisis. Anthony Sampson. Penguin Books. New York. 1981
[19] The Rockefeller File. Gary Allen. ’76 Press. Seal Beach, CA. 1977
[20] Ibid
[21] Dope Inc.: The Book That Drove Kissinger Crazy. Editors of Executive Intelligence Review. Washington, DC. 1992
[22] Marrs.
[23] The Rockefeller Syndrome. Ferdinand Lundberg. Lyle Stuart Inc. Secaucus, NJ. 1975. p.296
[24] Marrs. p.53

* Dean Henderson  è autore di quattro libri: Big Oil & Their Bankers in the Persian Gulf: Four Horsemen, Eight Families & Their Global Intelligence, Narcotics & Terror Network, The Grateful Unrich: Revolution in 50 Countries, Das Kartell der Federal Reserve & Stickin’ it to the Matrix.  Puoi iscriverti gratuitamente al suo settimanale Left Hook. 
Traduzione di Alessandro Lattanzio - SitoAurora

lunedì 28 ottobre 2013

Italia cocciuta - Lettera sfiduciata di un espatriato....

Cocci moderni

Le malattie della società italiana ? Almeno 8, alcune gravi. Il problema sociale esiste da più di un 15ennio. Gli Italiani non lo hanno analizzato...... Esiste il realismo nella società italiana ?


A Roma c'è il monte dei cocci. Cocci accumulati dagli antichi Romani.  Cocci di costruzioni diroccate, di manufatti invecchiati. Cocci.

Anche nello Stivale  c' é una montagna di cocci. Cocci accumulati dagli Italiani, nei decenni, con leggerezza. Una buona parte é stata buttata alla fine del secolo XX. Cocci di tutti i tipi e colori.

Cocci da occasioni perdute, da promesse non mantenute, da fatue illusioni poi smontate, da programmi iniziati ma poi falliti, o dimenticati, da successi mancati. Cocci. Per incapacità, per incoscienza, per insipienza, per incoerenza o leggerezza. Cocci generati da  panzane, chiacchiere fatue, vendute al pubblico da pacchiani oratori. E accettate spesso da una cultura mediocre, la quale privilegia il football di serie A e le soubrettes svestite di serie B. E ammanta talvolta la furberia di un aspetto intelligente.

Molti cocci sono dovuti ai sei spettri che aleggiano sul Bel Paese: lassismo, rassegnazione, irresponsabilità, comparaggio, allegra gestione, confusione. Altri cocci son dovuti alle distruzioni di un sistema, che non sa sciegliere le persone giuste al posto giusto, ma sceglie invece le persone più spinte al posto più remunerato. In Europa si chiamerebbe la "selezione negativa", in Italia si chiama "il sistema".

Cocci incoscienti, gettati da chi ha creduto, ideologie complici, a programmi politici. I quali si sono poi rivelati mezzucci per andare al potere, poi dimenticati nella confusione creata dal sistema Italia di fine secolo XX. Confusione di proposte non studiate, di problemi non chiariti, di trovate non ragionate.

Ma sempre cocci. Cocci che si son trovati sul percorso del treno Italia. Treno programmato negli anni '60 come treno ad alta velocità. Con gli anni divenuto un accelerato, che si ferma a tutte le stazioni, anche quelle impreviste. I ferrovieri non sono stati formati infatti all'organizzazione, alle segnalazioni ed alla manutenzione. Per cui sono essi stessi sorpresi di tante fermate. E chiedono lumi al capotreno.

Ma che può fare un capotreno, che non ha gli strumenti per l' alta velocità ? Che non sa neanche quali leghe, oli e motori sono necessari per permettere al treno gli attesi 300 km/h ?

La quantità di cocci sembra aumentare. Rischia di espandersi in ogni regione, in ogni fabbrica, in ogni impresa. Mentre che associazioni di imprenditori, di lavoratori, di professionisti, di categorie, discutono e si beccano. Senza capirsi talvolta, senza grandi risultati talaltra. Non pensano che forse non li vedranno mai, i risultati. Per mancanza di realismo, di capacità, di metodo, di formazione seria, di apertura, di VALORI. E per la diffusione di due elementi negativi: le CHIACCHIERE VAGHE, le OPINIONI EQUIVOCHE.

Ma restano i cocci. Oltre i cocci, si notano anche i buchi nell' acqua. Soprattutto quelli fatti in Italia da tante persone, dotate di ingegno e capacità. Fra i quali molti sono poi andati in Europa, in USA, in Australia, ove si rivelano spesso  più brillanti e capaci dei colleghi locali.

Cocci e cervelli. I primi restano, i secondi se ne vanno. Speranze perdute, futuri negati, in Italia.

E' lo Stivale oggi.

Apriamo gli occhi.....guardiamo la situazione reale :  non c' é ne la cultura, ne la stoffa, ne la chiarezza mentale per fare la competizione nel villaggio globale.  L' abbiamo persa, con leggerezza, e con un po' di incoscienza.


Un espatriato
Ulrich Realist  (disponibile a presentare le CAUSE del degrado socio-economico)

domenica 27 ottobre 2013

Cesio 137 nei mirtilli di provenienza bulgara


Un’indagine autonoma condotta dal giornale giapponese Shukan Asahi (poi confermata dall’autorità sanitaria giapponese) ha verificato la presenza di contaminazione da Cesio 137 nella confettura di mirtilli confezionata da una azienda  di Asiago.


I mirtilli, riporta l’articolo, sono di provenienza bulgara e viene evocata l’incidenza del fallout di Chernobyl.

Questo riscontro pone degli inquietanti interrogativi sulla circolazione degli alimenti radioattivi nella Comunità Europea e, ancor di più, a livello intercontinentale.


Il paradosso è che mentre ci preoccupiamo della eventuale provenienza di pesce contaminato dall’Oceano Pacifico giapponese sulle nostre tavole, una contaminazione supplementare va invece ad aggravare la situazione radioecologica dei cittadini giapponesi nel campo della catena alimentare, direttamente sui loro deschi.


E’ necessario capire come la circolazione di alimenti contaminati possa avvenire così liberamente e come dalla raccolta al confezionamento non ci siano controlli o come questi, eventualmente, possano essere aggirati.


In secondo luogo, indipendentemente dai valori – qualora questi fossero ricompresi in quelli di norma radioattiva previsti dalla leggi della Comunità Europea o qualora la dose di confettura per contaminarsi fosse “elevata” sulla base delle norme comunitarie ed internazionali -  è doveroso ricordare che il Cesio 137 non esiste in natura, essendo un prodotto dell’attività umana.


Sempre di più, quindi, – oltre ai controlli e alla verifica del rispetto delle norme e delle procedure correlate al trattamento e alla circolazione degli alimenti – è doveroso, necessario ed impellente, nei casi di riscontro di contaminazione da Cesio 137, analizzare il rateo fra Cesio 137 e Cesio 134 per capire se la contaminazione alimentare è riferita a fallout pregressi, o più recenti, senza doverla sempre ricondurre superficialmente o frettolosamente a Chernobyl (che diventa la panacea per tutti i fallout)  o senza correre il rischio (voluto o no?) di potere inavvertitamente rilevare o rivelare fallout più recenti e/o riferiti ad altre cause (come, forse, potrebbe essere per i cinghiali radioattivi o per situazioni più gravi o silenziate come il fallout “ignorato” di Rovello Porro del 1989 (vedi:http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2101.0).


E’, inoltre, scientificamente risaputo, che il danno da contaminazione è correlato all’azione costante delle basse dosi di radiazione nel tempo e che, quindi, il problema non è fissare a livello comunitario e internazionale delle norme di soglia massima, ma porre delle norme e dei controlli che assicurino una verifica altrettanto costante e puntuale dello stato radioecologico degli alimenti circolanti, ponendo soprattutto particolare attenzione alla selvaggina, ai funghi, ai frutti di bosco, ai prodotti caseari e della pesca correlandoli ad una attenzione ancor più rigorosa dei luoghi di provenienza, sulla base delle mappe delle ricadute globali o a macchia di leopardo, dei fallout di cui si ha certezza, come quello di Chernobyl o altri (Three Mile Islands, Sellafield, Cheliabynsk, Vandellos, Tricastin, Fukushima, ecc.).

Ne va della salute di tutti i cittadini, a livello mondiale.

I riferimenti all’articolo del Shukan Asahi sono a questo link:http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2154.0


Massimo Bonfatti

Presidente di Mondo in Cammino

sabato 26 ottobre 2013

Le ragioni dell'astensionismo e le proposte elettorali di Matteo Renzi


Mani gentili, tessono....


Alle politiche un terzo abbondante di italiani non ha votato, senza considerare schede bianche e nulle. Alle regionali ed alle comunali quasi tutti i presidenti e sindaci sono espressione di massimo il 15% dello elettorato attivo.,per non parlare delle passate europee (solo il 40%  votarono)Ma,per i soloni della democrazia,sono soltanto loro i legittimi rappresentanti della volontà popolare,gli altri non contano.

Pertanto oggi,ripartendo dalle dichiarazioni di Renzi su ipotetiche nuove leggi elettorali, affido alla libera circolazione su internet la mia proposta in materia.


"Una testa, un voto", affermavano i precursori della democrazia. E ne fecero la colonna portante del loro pensiero.


Bene, ma allora se ogni testa corrisponde ad un voto perché la somma di tanti voti e,quindi,il volere di tante teste deve essere annullata dalla volontà di altri ?


Mi sembra logico intuire che l'unico sistema valido che potrebbe essere espressione del voto popolare sia il proporzionale puro. Anzi, purissimo.


Si stabilisca il numero dei rappresentanti del popolo da eleggere nelle varie assemblee e si dia a chiunque la possibilità di presentarsi da solo od in compagnia per concorrere. Poi si calcoli la proporzione matematica tra quanti devono essere eletti ed il numero dei voti ricevuti da ciascuno o dalla lista in cui è inserito per stabilire chi deve rappresentare gli elettori. Cosa c'è di più semplice e maggiormente "democratico" ? Perché complicazioni enormi per potersi presentare e sbarramenti vari ?


Di cosa hanno paura lor signori ?

Della ingovernabilità ? Della frantumazione ? Ma se con il maggioritario ed il porcellum sono stati presenti in parlamento decine di partiti e movimenti,con contorno di crisi di governo ed elezioni anticipate,di cosa cianciano ? Non si rendono conto che la maggior parte degli italiani non si fa piú prendere in giro ?

Tornando a Renzi ed alla sua proposta di riprendere il sistema "a due turni" vigente per i sindaci,una sola osservazione : lui così innovativo e candido non proverebbe  alcuna vergogna a rappresentare solo una  minoranza di elettori votanti ?

Presumo di no. Visto che non propone la norma piú logica ed opportuna per qualunque legge elettorale.
Quella che,sul modello dei referendum,non ritenga valida qualsivoglia elezione in cui non si raggiunga la maggioranza del 50% +1 degli aventi diritto.

In mancanza di ciò non vengano a dare lezioni di democrazia a nessuno.
Non ci caschiamo piú.

Grazie per l'attenzione.
Vincenzo Mannello 

martedì 22 ottobre 2013

Nazisti ebrei "ibridi" - Conversioni e somiglianze fra razzisti di varie razze



Oltre al recente caso del neonazista ungherese, Csanád Szegedi convertitosi all'ebraismo ed al sionismo spinto (vedi: http://www.giornalettismo.com/archives/1176097/il-leader-neonazista-convertitosi-allebraismo-ortodosso/)
ricordo che nel 1965 il direttore di "Free American" , strenuo difensore di un'AmeriKa "bianca, ariana, protestante e cristiana", con stretti legami col KKK e con il leader dell' A.N.P. Rockwell (altro cognome, come d' altronde Goldwater, molto sospetto!), si suicidò quando scoprì di essere di origine ebraica. Ma diciamocela tutta: tra nazismo e sionismo (e forse, più in generale, giudaismo) c'è un rapporto molto più stretto di quanto comunemente si pensi. Lo scrittore cattolico Attiglio Mordini (maestro di Franco Cardini), che durante la guerra era stato nella Wermatch, nel dopoguerra si iscrisse all'Associazione per l'Amicizia Ebraico - Cristiana di Firenze. Durante l' "immane conflitto" vi furono addirittura alti ufficiali della Wermatch, non solo di parziale, ma anche di pura origine e religione ebraica. Addirittura un generale, che recitava le preghiere del Sabato con tanto di kippa. La rivista milanese Orion negli anni '90 riportava che negli $.U.A. prolificano decine di gruppuscoli neo- nazisti fondati da ebrei e che esiste persino un Partito Nazionalsocialista Israeliano , i cui membri cercano di "arianizzarsi" attraverso pratiche spirituali antroposofiche di Steiner...

Gianni Donaudi


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Commento di Giorgio Vitali:

"Ricordiamo che fu proprio un Capo nazista che, in un discorso dichiarò che LORO AVREBBERO DOVUTO IMPARARE DAGLI EBREI per quanto riguarda il RAZZISMO. Ed infatti, là ove gli ebrei hanno il comando assoluto ( Come in Israele) là vige il RAZZISMO. La normale inclinazione al razzismo è indice di una componente ( genetica) ebraica. NOI non siamo razzisti. Non lo erano i Romani antichi, non lo è la Chiesa cristiana. Infatti, il SUPERAMENTO del razzismo ebraico (un solo popolo-razza è FIGLIO DI DIO, vedi accettazione DE FACTO e De DOCTRINA di questo concetto da parte di Woytjla & Ratzinger) consiste proprio nella frase attribuita a Cristo che tutti i battezzati sono FIGLI DI DIO! Non mancano opere letterarie che dimostrano questa sostanziale COINCIDENZA. Vedere i libri di Israel Shahak, Emmanuel Ratier, Bernard Lazare, don Ricossa e don Nitoglia. Negli USA, poi,  OVE i movimenti razzisti hanno pura valenza razzistica (al contrario, evidentemente della Germania Nazista come dimostrato nella azione di Governo di quel partito) la presenza di elementi ebraici è del tutto NATURALE e CONSEGUENTE..."

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Commento di Maurizio Barozzi: Non pochi hanno notato  una similitudine allo specchio tra i razzismo e imperialismo tedesco nazionalsocialista, con forti influssi superomistici e darwiniani (la selezione naturale del più forte), e il razzismo ebraico con corollario di sogni di dominio mondiale. Pur rientrando il nazionalsocialismo tra le correnti di pensiero e nella cultura Europea, mentre l’ebraismo oltre che estraneo ne è antitetico, tuttavia questa impostazione ideologica similare, seppure invertita, resta. Non a caso fu naturale tra tedeschi ed ebrei trovare molti punti di incontro, come per esempio il reciproco interesse a far uscire gli ebrei dall’Europa e la proibizione dei matrimoni misti. Anche il comportamento da tenere verso le razze cosiddette “inferiori” (che poi per il razzismo teologico ebraico lo sarebbero tutte quelle che non sono ebraiche). Ha molte similitudini.
Con grande acume Alberto Mariantoni ha osservato quanto segue:
"Il Nazional-Socialismo, infatti – a differenza del Fascismo di Mussolini (che – nella sua rivoluzione – aveva chiaramente anteposto l’azione al pensiero, il fatto alla teoria, il pensiero pensante al pensiero pensato e che prima di ideare, elaborare e redigere la sua “Dottrina”, aveva fondato i Fasci di Combattimento, aveva realizzato la Marcia su Roma, preso il potere, lanciato ed attuato la riforma della Scuola e la riforma dello Stato) – prese per buono il medesimo ‘schema’ (io sono il capo; tu, il vice-capo; lui, il sotto-vice-capo, ecc.) che era stato tracciato dallo Zarathustra delle Gâthâ e successivamente ripreso e volgarizzato dall’ideologia politico-religiosa giudeo-cristiano-musulmana. Come è facile poterlo verificare, il suo principale leader (Adolf Hitler), per mettere in cantiere la sua ‘rivoluzione’ (ufficialmente antitetica a quel genere di ‘pensiero’), si adattò a seguire – magari senza volerlo o senza saperlo, e quasi sicuramente, senza nemmeno accorgersene… – il medesimo ‘schema’ che, prima di lui, avevano già praticato i diversi e variegati ideatori/redattori/editori del TaNaKh, i Paolo di Tarso, gli Evangelisti, i Mani, i Muhammad/Maometto, ecc.; oppure, i vari intellettuali dell’epoca dei “Lumi”, i teorizzatori della ‘Rivoluzione americana’ e della ‘Rivoluzione francese’; o ancora, gli Adamo Smith, i Karl Marx, i Lenin, ecc. Come questi ultimi, infatti, anche Adolf Hitler, per ‘riflesso condizionato’, ideò e compose dapprima – con la collaborazione di Rudolf Hess e del gesuita Bernhard Stämpfle – il suo “testo sacro” (i due tomi del Mein kampf o ‘La mia battaglia’, pubblicati rispettivamente, nel 1925 e 1929); lo presentò come se fosse il compendio della “veritàassoluta ed indiscutibile; iniziò a propagandare le idee che vi erano contenute ed a fare dei proseliti; e dopo che ebbe ottenuto – democraticamente – la maggioranza dei consensi elettorali, si installò al potere e tentò, con tutti i mezzi a sua disposizione, di forzare la realtà ad adattarsi alle ‘teorie’ che egli stesso aveva enunciato e fissato nella sua “Bibbia”. Ironia della Storia: anche se Hitler avesse vinto la Seconda Guerra mondiale, avrebbe vinto lo ‘schema’ ideologico, politico e pratico che fino ad allora era stato propagandato e voluto dai suoi più acerrimi nemici.
Julius Streicher: (Leggi razziali nazional-socialiste) e Leggi razziali della Bibbia (libro di Esdra o Ezra). Nel 1945-46, al processo di Norimberga, affermò:
"Da anni scrivevo che bisognava impedire in futuro ogni contaminazione del sangue tedesco con il sangue ebraico. Ho scritto degli articoli su questo argomento e ho sempre ripetuto che avremmo dovuto prendere a modello la razza ebraica o il popolo ebraico. Nei miei articoli ho sempre sostenuto che gli ebrei dovevano essere considerati come un modello per le altre razze, perché essi obbediscono a una legge razziale, la legge di Mosè, che dice: "Se andate in un paese straniero, non dovete prendere una donna straniera"; ciò, signori, è d'importanza fondamentale per giudicare le leggi di Norimberga. Sono queste leggi ebraiche che sono state prese a modello. Quando, secoli più tardi il legislatore ebreo, Esdra constatò che, nonostante ciò, molti ebrei avevano sposato delle donne non ebree, quelle unioni furono spezzate. Questa fu l'origine dell'ebraismo che, grazie alle sue leggi razziali, è sopravvissuto nei secoli, mentre tutte le altre razze e tutte le altre civiltà sono state annientate". Nelle correnti razziste americane e relativi gruppuscoli, del pari, sono molto forti gli influssi superomistici e darwiniani, spesso infarciti di fanatismo religioso.  Una pacchia per le intelligence Usa, che hanno sempre gestito questi gruppuscoli che spesso si vestono, come a carnevale, da SS o SA."


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Commento di Giovanna Canzano: "... forse sarebbe il caso di precisare che, il leader non si converte, ma, scopre le sue 'radici' ebraiche e, lo rende noto (e poi, le radici ebraiche molto probabilmente già le conosceva, ma, non le condivideva - forse possiamo dire così)"

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Commento di G.T.: "A parte la pesante puzza di opera mediatica di propaganda sul caso della "conversione" di  Csanád Szegedi  ricordiamoci  che il nazismo è una cosa ed il nazionalsocialismo è un'altra cosa. Una conversione (per chi vuol capire) ??? e più da intendersi come outing   (traduzione) i veri nazisti sono loro  ma applicando la tecnica dello specchio (seconda traduzione per i più ostinati)   un vero mandante mafioso  è lui che fa le prime denuncia di mafia a mafiosi di scarto proprio per farsi dire dal senso comune (aaaaaah ma lui è quello che li denuncia figurati se è mafioso) (terza traduzione per i terribilmente ostinati)  perché lo stato combatte la mafia senza vincerla mai?  (dai non mi dite che non ci siete arrivati con questo terzo esempio)..."  

lunedì 21 ottobre 2013

Israele - Tattiche sadiche contro i bambini palestinesi arrestati



Bambine israeliane scrivono dediche sulle bombe

Israele e l'arresto dei minori,  le violazioni continuano

L'UNICEF (United Nations Children's Fund) ha dichiarato che l'esercito di Israele sta adottando nuovi metodi di arresto per i minori palestinesi nella West Bank. La mossa arriva nel pieno delle critiche internazionali dopo le rivelazioni di diffusi maltrattamenti sui minori palestinesi detenuti da Israele.


L'UNICEF ha affermato in un comunicato che Israele sta "prendendo provvedimenti" per affrontare alcuni dei problemi descritti in un rapporto pubblicato dalla stessa organizzazione in marzo. Il rapporto rivelava che i minori palestinesi detenuti dall'esercito israeliano in Cisgiordania vengono "sistematicamente" maltrattati.

Sette mesi dopo la pubblicazione della relazione, sono continuate le segnalazioni di violazioni, riferisce l'UNICEF , nonostante le 38 raccomandazioni formulate nel rapporto, raccomandazioni che avrebbero aiutato a portare il trattamento dei minori in linea con gli standard internazionali.

Comunque, l'UNICEF ha osservato che Israele si sta mobilitato riguardo al problema e sta attualmente testando alcune misure recentemente introdotte. La prima novità riguarda le forze di difesa israeliane (IDF), che starebbero emettendo convocazioni per i minori, invece di procedere ad arresti notturni nelle case, "che possono essere traumatici per i minori ed i loro fratelli".

L'altra misura in via di sperimentazione riduce la durata della detenzione per i minori prima che compaiano davanti a un tribunale militare per la prima volta. "Il nuovo ordine riduce il tempo da quattro giorni a 24 ore per i bambini di età compresa tra i 12 e i 13 anni, e da quattro a due giorni per i minori di età compresa tra i 14 e i 15 anni. Non vi è alcun cambiamento per quelli di 16-17 anni", ha dichiarato l'UNICEF.

Inoltre, gli interrogatori dei minori si svolgono ora separatamente da quelli degli adulti.


Nel suo rapporto di marzo, l'UNICEF affermava che ogni anno circa 700 minori palestinesi di età compresa tra i 12 e i 17 anni - soprattutto ragazzi - vengono arrestati, interrogati e detenuti dall'esercito israeliano, da agenti di polizia e forze di sicurezza. L'organizzazione per i diritti umani citava vari esempi di pratiche definite "crudeli e disumane".



   Eroici soldati  interrogano un bambino appena catturato

Secondo il rapporto, il maltrattamento spesso inizia già al momento dell'arresto, quando i minori vengono svegliati da soldati pesantemente armati e quindi forzatamente portati in un centro per gli interrogatori"legati e bendati, privati del sonno e in uno stato di paura estrema."

Il reato più comune per cui i minori vengono arrestati è quello di aver scagliato sassi contro i soldati israeliani o i coloni ebrei. Nella maggior parte dei casi, sottolineava la relazione, la prova principale contro il bambino è proprio la confessione del bambino stesso, "estorta sotto costrizione".

Per costringere i minori a confessare, chi conduce l'interrogatorio li minaccia con violenza fisica, morte, "e violenza sessuale, contro loro stessi o un membro della famiglia".



Traduzione a cura del Forum Palestina

http://rt.com/news/israel-unicef-treatment-children-199/


             Trombe gloriose

domenica 20 ottobre 2013

Letta il guerrafondaio - Affama il popolo per supportare il governo fantoccio libico


Libia - Guerra civile e migranti

Il Governo Letta si appresta ad una nuova “missione umanitaria”.
Navi da guerra, droni, soldati, caccia... stanno per essere inviati in Libia, questa volta con la scusa di “fermare le stragi di migranti ed i trafficanti di carne”; in realtà – come concordato con gli altri predoni occidentali, in primis Obama - per supportare il governo fantoccio di Ali Zeidan, disarmare le bande degli ex “ribelli libici”, impegnate ad arraffare per se stessi i proventi del petrolio, e riportare, infine, la Libia a riprendere senza intoppi il ruolo di cane da guardia delle frontiere meridionali del Mediterraneo e di carnefice proprio di quei migranti che dice di voler tutelare. 
E questo mentre - insieme ai peggiori satrapi mediorientali e alla NATO, coalizzati nel Gruppo “Amici della Siria - continua a sostenere ed armare le bande dei “ribelli siriani” e imporre un embargo che, finora, hanno costretto due milioni di Siriani a fuggire dalle loro case cercando uno scampo, anche sulle nostre coste. 
E’ vergognoso che il governo, nel mentre si appresta a varare un’altra legge di stabilità di lacrime e sangue, provi a sfruttare l’indignazione per le stragi come quella di Lampedusa e/o la dilagante xenofobia, , per giustificare altre spese militari mettendo l’opinione pubblica di fronte al falso dilemma: o sostenete questa nuova e costosa guerra o vi rassegnate allo sbarco di migliaia di profughi.


No a questo ricatto.
No a questa nuova guerra.

Neanche un euro per le politiche razziste del governo
Neanche un euro, neanche un soldato, a sostegno del regime fantoccio di Ali Zeidan.
Basta con il sostegno del governo italiano ai ribelli che stanno insanguinando la Siria
Basta con l’embargo e le sanzioni che hanno gettato nella fame e nella disperazione milioni di Siriani e che stanno alimentando i flussi di profughi anche sulle nostre coste.

Napoli 23 ottobre, ore 17 – Centro Città del sole - vico Giuseppe Maffei 18

Assemblea
Con la partecipazione di Samaan Daoud




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