lunedì 1 aprile 2013

Italia che affonda... oppure che galleggia?


Foto di Gustavo Piccinini


Due le opzioni per il sistema Italia, in crisi da almeno un quindicennio:

  • si può non decidere né fare niente, lasciarlo scivolare giù, verso il burrone sottosviluppo; tutti contenti? No, solo cittadini socialmente sonnolenti !

  • oppure si può fare il necessario; individuare la strada sicura per tirarlo su, occupandosi del Problema Sociale e risolvendolo......

Nel primo caso, fra qualche anno, saranno i vari clans criminali che potrebbero governare buona parte del Paese.

Nel secondo caso, è necessario consultare esperti. Chi allora ? Esperti europei non schierati e non residenti in Italia, i quali saranno capaci di valutazione lucida, poiché affrancati dalla mistificazione della realtà sociale.
Soprattutto evitare di consultare politici, quelli che hanno il cervello a carciofo (attenti agli interessi di clan o di cordata, furbi, molti di loro navigano in un mondo surreale, fuori dalla realtà globale). Inoltre essi sono sotto la cappa del “maleficio italico”........

Infatti alcuni anni fa, cosa scrisse L. Barzini ne : “Gli Italiani” ? Egli scrisse (ecco due CITAZIONI):

E’ sempre apparso agli italiani che il loro Paese era la disgraziata vittima di un circolo vizioso: il carattere nazionale fatalmente generava tirannie; le tirannie (si riferisce ai secoli passati) rafforzavano e esasperavano i difetti del carattere nazionale e inevitabilmente portavano il Paese a nuove avventure. Per salvare l’Italia dal suo destino luttuoso occorreva spezzare il circolo vizioso...”.

Tutto, in verità, veniva fatto non solo per il suo valore in sé, ma principalmente per l’effetto che avrebbe prodotto. Per due secoli o più uomini di genio in numero incredibile, dedicarono i loro talenti al convincimento nazionale che lo spettacolo è, faute de mieux, un ottimo surrogato della realtà. Che forma e sostanza fossero la stessa cosa. Colmarono il mondo di capolavori per trovare un compenso alla mancanza di sicurezza, al vuoto, al disordine, all’impotenza e alla disperazione della loro vita nazionale, per dimenticare l’umiliazione e la vergogna, per dimenticare la loro colpa”.



Ecco quale è il fattore rovinoso (anzi il più rovinoso fra gli 8 fattori generatori del deragliamento italiano) : LA PERCEZIONE DELLA REALTA’ SOCIALE. Essa è spesso falsata, approssimata, non affidabile, intuitiva, se non .........a cacchio !

E’ sulle valutazioni sociali fatte spesso senza analisi serie, senza confronti sicuri, senza verifiche e paragoni affidabili, che i politici costruiscono scenari, decisioni o chiacchiere dilatorie, cortine di fumo, accuse farneticanti (senza prove) e.... sciabolate nell’acqua.

Nitti, premier molti anni fa, fu intervistato. Alla domanda, se si poteva sperare che un giorno il Paese avrebbe avuto solo buongoverno, ecco cosa egli disse a Luigi Barzini :”Gli Italiani sono stati ubriacati di bugie, per 150 anni”.

Se vogliamo un’analisi lucida, una ricerca efficace e seria della strada sicura da prendere per evitare il sottosviluppo e divenire capaci di gestire un Paese, ci vuole un preliminare : la testimonianza di ......... Europei residenti in Paesi avanzati. Specialmente chi abbia, per un decennio, confrontato l’Italia all’Europa nei metodi, nelle capacità, nei risultati !


Ulrich Realist

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