venerdì 12 aprile 2013

Appello bioregionale al futuro sindaco di Roma per l'umanizzazione del transito nella capitale


Paolo D'Arpini a Roma

La Terra è una e non ha cantoni, è una palla rotonda ed omogenea, tutto corrisponde al tutto, il vento spira ovunque, l’acqua scorre ovunque e la vegetazione e gli animali e l’uomo sono presenti ovunque. Certo, in città abbiamo la sensazione che la natura non esista ma è solo una distrazione, una mancanza di attenzione a quel che ci circonda, tanto siamo avvezzi alla virtualità, impigriti dai percorsi obbligati della civiltà metropolitana: mezzi di trasporto meccanici, locali chiusi, atmosfere condizionate, luoghi d’incontro in cui non ci si incontra, luoghi di ascolto in cui non si ascolta, insomma ci siamo viziati nell’assenza di presenza. Ed è solo per questo che non percepiamo la bellezza di una città “bioregionale” come Roma. 
Quando abitavo a Roma facevo lunghissime passeggiate,  ultimamente abitavo in Via Emanuele Filiberto (Piazza Vittorio) e da lì andavo tutti i giorni a piedi a Trinità dei Monti o Piazza Navona. Dovete sapere che conoscevo così bene i percorsi pedonali che  in 30 minuti arrivavo  in centro, passando quasi sempre in mezzo al verde di cui Roma è ricca. Infatti Roma è una città verde ma uno se ne rende conto solo se  cammina nei posti giusti…
Se ti muovi  in macchina od in autobus allora stai sempre imbottigliato nel traffico e nello smog. Un giorno vi racconterò meglio di questi miei percorsi, durante i quali trovavo anche frutta e verdura. Sì avete letto bene, proprio frutta e verdura, giacché Roma è ricca di alberi da frutto e di tante erbe che crescono spontanee nei parchi e nei diversi giardinetti. Credetemi è meglio degli “orti di guerra” di mussoliniana memoria!
Il futuro sindaco di Roma, chiunque egli sia, dovrebbe incentivare l’uso di questi percorsi pedonali bellissimi, una cosa pubblica ancora misconosciuta. E  sin d'ora gli rivolgo un  appello, affinché come primo passo verso la pedonalizzazione mappi  i sentieri e le viuzze interne di Roma. 
Rendere il centro storico di Roma interamente pedonale è l'unico modo per salvare la città dal degrado, e sicuramente ne guadagnerà la qualità della vita e persino il turismo. Infatti sviluppando metodi alternativi di trasporto e lasciando che il verde si riappropri delle strade cittadine la magia di Roma sarà più evidente.   

Paolo D’Arpini


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Commento di Barbara Massimo: “Farei l'appello anche per l'umanizzazione del Bioparco, cioè di rimettere in libertà nei loro paesi le povere bestiole...”


Mia rispostina: “Mi sembra una buona idea.. magari  gli erbivori autoctoni.. possono essere liberati nelle strade (come succede in India con le mucche, le capre, le scimmie, i maiali, etc.) non però i carnivori che potrebbero essere pericolosi, quelli potranno essere rimpatriati nei luoghi d'origine...”

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