domenica 21 ottobre 2012

La morte trucida di Moammar Gheddafi e la morte supposta di Moussa Ibrahim e Kamis Gheddafi




Ante Scriptum
Due giorni fa mi ero molto meravigliato che il Corriere della Sera avesse dedicato un'intera pagina alla morte di Gheddafi. Al come e dove era avvenuta. Con tutte le notizie trucide sulla sua fine "linciaggio" con tanto di  sodomizzazione con una baionetta. Inoltre si parlava delle continue violenze inflitte ai "lealisti" e della brutalità del nuovo governo "liberatore". Beh, potevano anche pensarci prima... si vede che ormai le notizie vere hanno preso a circolare a tutti i livelli e così persino il Corriere della Sera si è dovuto inchinare alla verità, certo un mezzo inchino, mica una retromarcia, tanto per dimostrare che "loro" (i giornalisti del Corriere) fanno "cronaca vera".  
Ma la storia non è finita, proprio stamattina al baretto di Treia leggendo il solito Corriere della Sera ho appreso della uccisione cruenta (non cattura ma uccisione) dell'ex mano destra di Gheddafi, Moussa Ibrahim, e del settimo figlio del colonnello,  Kamis.
Beh, il mistero s'infittisce e la trama si ingarbuglia... Sarà come la storia della cattura ed uccisione di Osama? Chissà... Sta di fatto che ho ricevuto  una nota confidenziale  contenente un comunicato del presunto cadavere...  
Ma leggete voi  stessi (Paolo D'Arpini):  

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Moussa Ibrahim, 20 ottobre 2012: "Sono vivo, io e Kamis non siamo a Bani Walid"


"La pace di Dio sia con gli uomini liberi della Libia libera, anche nel nome del grande colonnello Muammar Gaddafi.

Sono il dott. Moussa Ibrahim e vi parlo dopo 1 anno dalla caduta del legittimo governo libero libico, a causa dei i bombardamenti da parte della NATO e dei suoi criminali alleati.

Un caro saluto a tutti coloro che hanno mantenuto la fede nonostante le avversità e la tragedia diffusa ovunque nella nostra Patria Libia.

Noi abbiamo il compito patriottico e morale di riconquistare la Libia dai nemici che l'hanno distrutta e trucidata, causando tanti rifugiati, rubando tutto quello che potevano, commettendo atti criminali terribili e infami tradimenti: tutte cose che prima non esistevano e succedevano.

Vi dico subito che per quello che riguarda la notizia del mio arresto a Bani Walid, notizia diffusa in diverse dichiarazioni TV da Al Arabia, BBC e altri media, è solo un tentativo nato morto di distrarre l'attenzione dai crimini che stanno commettendo i traditori e servi della NATO contro le nostre famiglie a Bani Walid.

Noi sappiamo che a Bani Walid tante famiglie, tanti bambini, donne e uomini vengono uccisi senza motivo, sgozzati senza nessuna colpa, con le loro teste, mani, piedi, tagliate via dai loro corpi innocenti e puri, le loro case attaccate dai criminali terroristi di Al Qaeda insieme con le bande di Misurata.

É in corso uno sporco piano per fare credere al popolo libico, alla gente che si stava muovendo verso Bani Walid, che chi combatte a Bani Walid lo fa solo in nome e per conto di alcuni personaggi, e non per la libertá della Libia: perché non vogliono far sapere e credere che sia in corso una rivoluzione in Libia, ed a questo proposito hanno nominato sia me che Kamis Gaddafi, dicendo che eravamo stati catturati o ammazzati in Bani Walid, mentre noi non siamo neppure a Bani Walid e nemmeno in Libia. Io stesso non ho alcun contatto con la Libia e con Bani Walid.

Quello che sta succedendo a Bani Walid é solo odio settario e voglia jihadista di seminare discordia, é un odio storico e un piano per soggiogare la Libia.

Però loro non sanno che le tribù di Bani Walid sono formate da eroi e che hanno un notevole peso demografico e grandi alleanze all'interno della Libia.

I nostri nemici sono preoccupati di perdere l'eredità ricevuta dalla Nato, le armi, i soldi e il potere, se vengono affrontati dalle tribù alleate di patrioti.

Quella che sta accadendo è una guerra civile, esattamente come aveva predetto il colonnello Gaddafi. Anche Saif al Islam aveva predetto ciò e la Libia infatti sta per essere trascinata verso l'autodistruzione, per molti anni a venire, e ovviamente i canali mediatici si stanno attivando per diffondere menzogne, dicendo che siamo stati arrestati, ammazzati, ecc., ecc., e questa mia dichiarazione di oggi, 20 ottobre 2012, è la prova delle loro bugie.

Per quanto riguarda i nostri fratelli in Bani Wali, auguriano che Dio li renda vittoriosi.

Io non sono in un luogo che mi possa permettere di chiamare altre tribù a sostenere Bani Wali, ma si vergognino quei libici che stanno a guardare un paese intero mentre viene bombardato con missili e armi chimiche che uccidono i suoi bambini e le sue donne: vergognatevi!!!

In tutto ció la politica non c'entra. Voi dovreste sentire, dall'interno di voi stessi, questa volontà di reagire con onore e patriottismo.

Perchè adesso, chi sta uccidendo la gente di Bani Walid, non ha alcun senso patriottico, né morale o religioso.

Essi dicono e diffondono notizie che sono l'esatto contrario di quello che sta succedendo. Ci accusano di assassinare i prigionieri, di essere servi dell'imperialismo, di bombardare, mentre invece é proprio l'opposto e sono loro che commettono orrendi assassini, rubano e stuprano, bombardano la popolazione civile e sono servi della NATO e delle potenze occidentali.

La Nazione vive nel buio, é stata violata e divisa in due: Al Qaeda e le potenze occidentali da un lato, i patrioti libici dall'altro.

Il grande Muammar Gaddafi era invece il protettore della Libia.

C'erano alcuni problemi, certo, ma si sarebbero potuti risolvere pacificamente. Questi traditori rinnegati invece hanno svenduto tutta la Nazione pur di conquistare il potere.

Uomini e donne della Libia, vi prego, Bani Walid non ha nessun interesse politico : aiutatela a fermare questo massacro.

La storia dirà che Bani Walid e' stata massacrata e infamata dai criminali di Misrata e Bengazi, in nome di una falsa rivoluzione, mentre l'Occidente stava a guardare.

Ringrazio tutti quei fratelli che mi hanno contattato per sapere se stavo bene: ma io non sono più importante di quegli uomini che stanno per essere martirizzati oggi, sabato 20 ottobre 2012, e non valgo di più di quei patrioti che sono stati torturati e uccisi nelle prigioni.

Sono solo un cittadino libico che ha fatto il proprio dovere e che continuerá a farlo. E Moammar Gaddafi é e resterá il mio leader e capo della mia Patria, la Libia. La Libia, il suo sviluppo e la sua libertà, sono i miei scopi e la NATO è il mio nemico, non i libici.

Grazie a voi tutti per avermi ascoltato e vi invito ad essere uniti nel nome di Dio per il bene della Patria, che è stata rubata dalle nostre mani perché alcuni rinnegati hanno trovato nel tradimento la propria posizione politica.

Vi saluto tutti nel nome di Dio.

Moussa Ibrahim"


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Altra notizia: TG 24 Siria
LE NOSTRE FONTI AFFERMANO CHE IL FIGLIO DEL COLONNELLO GHEDDAFI  "KHAMIS GHEDDAFI" NON È NE MORTO NÉ ARRESTATO, LO STESSO VALE PER "MUSA IBRAHIM".

http://www.facebook.com/Tg24Siria
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Video su: 

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