mercoledì 8 agosto 2012

La trama molto oscura dell'euro... secondo Anthony Ceresa




A commento, precisazione e integrazione dell'articolo: http://paolodarpini.blogspot.it/2012/08/euro-le-trame-oscure-ed-i-progetti.html

Non intendo descrive un libro come meriterebbe l’avvento dell’Euro. Cercherò di essere succinto. Molti hanno tentato di attribuirsi meriti di gloria nella nascita dell’Euro come pure nella storia d’Italia ed hanno fatto cilecca.




Nella storia d’Italia che ci riporta ad epoche più distanti, non sono mancate distorsioni create per soddisfare i vari interessi di parte Politica, dove, dopo anni di grandi battaglie interne per raggiungere livelli sociali ed umani degni di libertà e di meriti nel contesto mondiale, sotto la guida di un uomo onesto che abbiamo ucciso attribuendogli errori e tradimenti compiuti dai Gerarchi e dai suoi stessi famigliari (Generi), per sostituirlo con una masnada di Corsari dall’occhio bendato, copiando di sana pianta le belle storie inventate da Emilio Salgari.




Nella storia più recente dell’Euro, non mi risultano tutti quei personaggi riportati nella descrizione che a mio avviso è inventata di sana pianta.




L’idea di creare una nuova valuta non nasce ma si rafforza dopo la morte o l’assassinio di Enrico Mattei nel 1958 (Roma) per i successi ottenuti dall’Agip nel mondo, grazie a trattative e riconoscimenti creati in tempi passati.




Il pensiero di formalizzare la nuova Valuta richiese diversi anni di trattative, pranzi, cene e bevute per convincere alcuni stati Europei dell’importanza di creare una valuta comune per contrastare la supremazia speculativa del Dollaro Americano.




Questa benedetta nuova valuta fu soggetta a varie pressioni per la scelta del nome da parte di alcuni stati Europei, Roma aveva le sue idee, ma la Francia pretendeva di chiamarla “Franco”, la Germania “Marco” e i Napolitano fecero ricorso a San Gennaro per risolvere la diatriba.




L’America seguiva il programma con molta attenzione, facendo le proprie considerazioni senza intervenire ufficialmente, convinti che era molto difficile mettere insieme culture così diverse sotto un unico ombrello, senza un sistema di sottomissione militare.




Dopo lunghi tempi persi in discussioni, la Comunità Europea istintivamente aiutata da San Gennaro, decisero che nominarlo “EURO” per soddisfare l’Unione Europea.




Il cambio attribuito all’Italia, a parte le critiche che seguirono, bisogna riconoscere che fu un successo per il fatto che il cambio Lira/Dollaro raggiunse 2400 lire per un Dollaro ed io ben ricordo di aver ceduto 1000 Dollari al cambio di 2600 lirette.




Il problema interno al nostro Paese non fu l’Euro, ma la mancanza di controllo, dove in alcuni casi l’Euro veniva cambiato per mille lire ed in altri casi per 2000 lire.




A livello Europeo, per taluni Stati l’evento dell’Euro fu immaginato come una possibilità di formare l’Impero Europeo sotto la guida della Francia o della Germania, e perché no, pure di Roma, ma l’idea portò l’Europa alla situazione attuale, con una guerra fredda interna di decine di anni fra gli Stati Europei e dall’altra l’America, che non voleva cedere il comando della propria valuta a beneficio dell’Europa.




La Russia che non aveva mai perso l’idea di conquistarsi il mondo, guardava di buon occhio la possibilità di trattare con un Governo Centralizzato che raccogliesse tutti gli Stati Europei.




La verità sulla storia dell’Euro è immagazzinata nella mente di tre illustri personaggi: Fanfani, Andreotti e il Vaticano, i quali potrebbero descrivere le varie peripezie sofferte dall’Euro prima di raggiungere la posizione attuale.




Il nostro problema Nazionale non è l’Euro in se stesso, poiché una divisa o un altra non ci avrebbe risparmiati dal debito creato dai nostri Politici, i soli responsabili della situazione attuale.




Il problema Italiano è generato da un sistema incallito che non riesce a distaccarsi dal totalitarismo di tanti galletti con filosofie impostate sull’occupazione di poltrone per beneficiare dei diritti di super uomini.




Buon divertimento,

Anthony Ceresa.

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