venerdì 10 agosto 2012

La cura anti-cancro del prof Di Bella ottiene giustizia!

Dipinto di Franco Farina


Esperienza personale

Nei giorni scorsi, il Protocollo Di Bella è stato finalmente riconosciuto dalla "medicina ufficiale" come valida cura per alcune neoplasie. Ho vissuto sulla pelle quella storia, proprio mentre stava accadendo, l'ostracismo, la derisione e l'ipocrisia dell'allora ministro della sanità Rosy Bindi, che con una mano dava e con l'altra toglieva, e mi sento in dovere di renderne testimonianza del come e del perchè.

Anno 1998, dicembre. Mia suocera con un mieloma multiplo al terzo stadio diagnosticatogli un mese prima. Il primario di ematologia del S.Paolo di Civitavecchia, senza troppi complimenti, ci comunica due, forse tre mesi di vita. "...ma non vi preoccupate, adesso le sistemiamo l'azotemia e la prima settimana di gennaio sarà pronta per la chemio..".

Io: "...scusi ma....a cosa serve? a farla star male di più? a farla morire senza un capello, gialla come il cimurro?" "...qui facciamo questo!" "...bene, noi ce ne andiamo appena l'azotemia è a posto..." "Come ve ne andate?" "..semplice, lei firma ed andiamo a casa..." "...eh ma non potete..." "....chi glielo ha detto, scusi..." "...qui siamo attrezzatissimi, sa?" "....bè, noi andiamo...arrivederci".

Io e la Mery, a pezzi, da Civitavecchia ci recammo in via Prenestina 736, a Roma, presso lo studio di un semplice medico condotto che applicava il Protocollo.

Gli spiegammo la situazione, carte alla mano, e non ci diede speranze.

Cominciammo a frequentare, a più riprese, la farmacia di piazza Bologna per tutto l'occorrente, la siringa temporizzata ce la prestò un'amica di Civitavecchia, e cominciammo, SOLI COME CANI, seguendo le indicazioni del dottore di cui non faccio il nome per rispetto, a somministrare la cura Di Bella a mia suocera.

Rosetta Catanzaro morì il 20 maggio 1999 per arresto cardiaco, con tutti i capelli in testa ed un bel colorito rosa, e di buon umore, non prima di averci rivelato dalle sue analisi che, se avesse saputo anche tre mesi prima del suo male, con la Di Bella ce l'avrebbe fatta: la proteina K che si evinceva dall'elettrolisi del sangue in 4 mesi aveva DIMEZZATO la sua presenza in percentuale. Conserviamo tutte le carte al riguardo, a futura memoria della grandezza di quel piccolo grande Uomo, che abbiamo difeso e difenderemo sempre dai brutali attacchi dei servi leccaculo delle multinazionali farmaceutiche.

Anche se lui amava essere appellato semplicemente Dottore, onore al PROFESSOR Di Bella.

Umberto Ciucciarelli (La Tua Voce)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.