lunedì 13 agosto 2012

Cronistoria del femminismo negli anni '60 e '70

Voltare le spalle alla famiglia


All’inizio degli anni Settanta vi fu una grande crescita di raggruppamenti femministi, che pur nascendo dallo stesso clima culturale, erano molto spesso autonomi l’uno dall’altro, e ogni gruppo privilegiava uno degli aspetti della condizione della donna.

Esempi:

• Gruppo Demistificazione Autoritarismo (DEMAU), nato nel 1966, secondo cui la causa dell’oppressione della donna non è determinata unicamente dalla condizione economica, ma dipende soprattutto dai valori interiorizzati, che hanno nella famiglia il principale punto di riferimento e di riproduzione. Vi è una forte critica della famiglia, e quindi dell’autoritarismo patriarcale, che diventa più in generale una critica ai fondamenti autoritari della società.

• Secondo la Lotta Femminista e Rivolta Femminile, la causa dell’oppressione delle donna era costituita dal lavoro domestico. Infatti la conquista del salario per il lavoro domestico veniva considerata il primo passo verso la liberazione della donna.

• Il Movimento della Liberazione della Donna (MLD), al suo primo congresso, aveva stabilito che la liberalizzazione della sessualità femminile dal maschio significava sia liberalizzare la contraccezione e l’aborto, sia riappropriarsi di sé e del proprio corpo.

• Movimento di Liberazione della Donna Autonomo (MLDA) (di ispirazione Marxista) che si era formato all’interno del movimento studentesco del ’68, insistevano sull’inscindibilità del rapporto fra lotta di liberalizzazione della donna e lotta di classe.

• L’ala moderata del movimento era rappresentata da quei gruppi come Fronte Italiano di Liberazione Femminile (FILF), che erano assolutamente contrari ad ogni forma di separatismo.

• Il Centro Italiano Femminile (CIF), tutt’ora esistente, era nato nell’Ottobre del’44 come collegamento di donne e di associazioni di ispirazione cristiana, per contribuire alla ricostruzione del Paese attraverso la partecipazione democratica da parte del mondo femminile.

Notizier raccolte a cura di Caterina Regazzi

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