martedì 6 dicembre 2011

“Il meglio è nemico del bene”.. Lettera raccomandata al signor Mario Monti



Lettera Raccomandata al signor Mario Monti

….stamattina presto, alle 5, l’ora in cui se ne va la Tigre ed entra la Lepre, mi è venuto il dubbio che forse sono stato troppo crudele con il professor Mario Monti. Che forse ho esagerato nel criticarlo e che in fondo anch’egli è un essere umano che persegue la perfezione…

Anzi è proprio lì il suo errore, nel perseguire la “formale” perfezione esteriore, nel credere, agendo di conseguenza, che salvare la faccia di fronte all’Europa, anzi salvare la faccia di fronte alle banche, porterà vantaggio all’Italia… Ma è ovvio che questo è un atteggiamento sbagliato, dal punto di vista umano e morale… è come se volessimo fare bella figura con lo strozzino, o con il mafioso che ci chiede il pizzo, pagando regolarmente le tangenti… magari stringendo la cinghia…

Quel tipo di perfezione cercata dal professor Monti è la perfezione del ragioniere che è soddisfatto se i conti tornano senza chiedersi se quei conti hanno vera utilità per la vita, per la crescita della vita… E crescere sicuramente è possibile… -come ricordavo ieri alla giovane Roberta Calce- ma senza foga, senza voler dimostrare che stiamo crescendo… Pensate un po’ a quando eravamo bambini a volte sentivamo l’impellenza di sentirci grandi, per farci rispettare dagli adulti che invece ci trattavano da bimbetti…

Che tragedia umana questa del comportamento differenziato verso i giovani e gli anziani, come se si fosse umani solo nell’età di mezzo…

Comunque poteva succedere che temessimo di non riuscire a diventare grandi.. chissà quando sarebbe avvenuto… ed aspettavamo quel momento sforzandoci di “diventar grandi”. Ma come si può crescere con lo sforzo? Bisogna lasciare che la natura segua il suo corso e mantenere in noi stessi la fiducia che qualsiasi sia la nostra situazione essa corrisponde alle nostre esigenze.. un bel giorno, osservandoci senza pretese, ci ritroviamo “perfettamente cresciuti” e perfetti.

Se la perfezione non fosse intrinseca nella nostra vita come potrebbe esserci nella vita universale, in Dio? La perfezione è la nostra vera natura ma non siamo in grado di riconoscerla e ci logoriamo tremendamente per raggiungerla.

Ricordo un proverbio che mi citavano i vecchi contadini di Calcata: “il meglio è nemico del bene”… Ed è proprio così, arrabattandoci e cercando di migliorare non riusciamo a percepire il bene che già c’è in noi… Ed in fondo cosa significa essere perfetti? Semplicemente essere quel che si è senza remore né rimpianti, senza cercare l’approvazione di qualcuno, perché se siamo quel che siamo evidentemente ci compete.. Da ciò nasce spontaneità e naturalezza… Purtroppo quel che ci manca è la fiducia… e da questa carenza sorge il desiderio e la paura e in tal modo si aziona quel meccanismo “diabolico” che ci fa commettere un errore dopo l’altro… e più sbagliamo e più commettiamo errori, cercando di rimediare.. con altri errori, altre paure ed altri desideri.. Ed intanto la società umana va a rotoli, perché non può funzionare come un meccanismo, non è fatta di semplici ingranaggi e di numeri…

Vorrei tanto dire a Mario Monti: Fermati…! Accettati e vedi se, dopo che hai iniziato a volerti bene ed a voler bene agli italiani, c’è ancora qualcosa da cambiare in te e nella nazione. Vedrai che troverai la perfezione nella semplicità, … e scoprirai il significato della santità .. (nel senso antico di santità, che vuol dire “interezza”), senza bisogno di andare ad implorarla da un papa, senza bisogno di sentirti approvato da un potere “altro”… L’Italia potrà uscire dall’Euro? L’Italia potrà recuperare la sovranità monetaria lasciando da parte le banche? L’Italia potrà ritrovare la dignità di vivere delle proprie risorse reali?
E perché no…?

Paolo D’Arpini


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