sabato 8 ottobre 2011

Omeopatia poco conosciuta e bistrattata dalla medicina ufficiale – Una lettera di Antonella Pedicelli




Ciao Paolo caro, felice pomeriggio!

Forse stavolta è il caso di dire che anche "il silenzio rompe gli argini".. Perdonami per questi mesi di assenza dai nostri scambi epistolari...tu sai quanto amo scrivere, in quella felice prospettiva di condivisione che è alla base della mia stessa "filosofia" di vita. Ci sono però momenti in cui si sente forte la necessità di stare "lontano" dalla con-fusione, dal gruppo, dalla stessa scrittura e da ogni forma di comunicazione "esterna"..poi però, accadono "eventi" che risvegliano forze ancestrali, ancora non ben conosciute e sperimentate..in primis la rabbia.. sentimento amato e odiato da molti, ignorato da altri... oggi ho fatto spazio alla rabbia, in seguito ad un episodio riportatomi da mia madre in mattinata.

Premetto: mia madre ha 70 anni e, saltuariamente, si reca a quelle famose "visite mediche di controllo", presso la Asl della mia cittadina. Oggi aveva in programma una visita oculistica. Sempre come premessa, ti dico che, lo scorso anno è stata sottoposta ad un piccolo intervento chirurgico all'occhio destro, presso l'oftalmico di Roma. L'intervento è stato possibile (perché mia madre è diabetica), grazie ad una valida (e sono ben convinta di questo) cura omeopatica studiata appositamente per lei da una dottoressa di Roma che approfondisce la conoscenza dei pazienti con grande professionalità e sicuramente dopo valutazioni cliniche ben ponderate.

Siccome l'andare a Roma è, al momento, impresa piuttosto ardua, per una serie di motivi... ecco che la scelta è caduta sul medico oculista che opera presso la struttura pubblica suddetta. Dopo una veloce visita, il medico ha valutato che le cure omeopatiche, prescritte a mia madre, erano una vera e propria buffonata, soprattutto perché, fondamentalmente "ogni" cura omeopatica non "serve a niente"!!

Era piuttosto irritato per questa scelta che, difficile a crederci, dopo anni di tentativi falliti, ha permesso a mia madre di sottoporsi all'intervento in questione (magari fossero così tutte le "buffonate"). Come è intuibile le ha prescritto una nuova terapia, per aiutarla a stare meglio....(nella premessa forse avrei dovuto anche dire che la scelta del medico è stata anche dettata dal fatto che la visita alla Asl è costata molto di meno rispetto alla consulenza specialistica.....).

Il vecchio istinto mi avrebbe fatta precipitare alla Asl, per chiedere quali conoscenze "divine" fossero in possesso di questo guru della medicina, ma, ahimè, forse l'età o forse l'inspiegabile allergia a certi contesti, mi ha trattenuta dal farlo e così gli ho inviato mentalmente una carezza (gesto in uso presso l'essere umano....in un'altra dimensione) con l'augurio di recuperare una condotta di vita che professionista DEVE sempre avere nei confronti del proprio e dell'altrui lavoro. Spero che sia "l'universo" stesso a fornirci le risposte adeguate e a calmare questo stato di grande agitazione egoica nel quale ci troviamo. Con l'affetto di sempre

Ti abbraccio forte, Antonella Pedicelli

…............

Mia rispostina:

Carissima Antonella... Son contento di sentirti... anche se l'argomento non è allegro. Certo sei stata toccata nel vivo... e capisco. Così tua madre ha 70 anni? all'incirca la mia età.. di che anno è esattamente?
La mia esperienza con la medicina, di ogni genere, è pressoché nulla, ho sempre sentito che il corpo si aggiusta da solo basta non esasperarlo, così non conosco medici.. non li frequento proprio.

Quindi non so quale possa essere il calvario di una persona che sente il bisogno, od ha necessità, di frequentarli.... Negli ultimi anni ho avuto una sola esperienza con la medicina ufficiale..

Allorché mi presi un'otite perniciosa e dolorosissima.. ad un certo punto acconsentii a farmi accompagnare da un amico all'ospedale per una visita specialistica, mi ordinarono certe cure che non sortirono effetto, gli anni passavano, poi un altro amico mi portò da un altro specialista, che cambiò cure ma senza risultato, poi un ultimo tentativo in un altro ospedale .. ogni specialista mi diceva cose diverse.. alla fine ricorsi ai sistemi antichi usando olio caldo ed affini.

Dopo tre o quattro anni potei dirmi "guarito", o per lo meno non permanentemente sofferente... Che dire la mia fiducia nella medicina è scomparsa totalmente ora confido solo nella natura .. e nel sistema immunitario, nell'alimentazione ed in quello che si può fare senza badare troppo ai risultati... Finché c'è vita c'è speranza!

Paolo D'Arpini

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