martedì 1 giugno 2010

Spilamberto Living: Lettera molto "vivant" su un incontro umano e bioregionale nella valle del fiume Panaro

Caro Paolo, ti voglio raccontare un po' le impressioni di quella serata insieme a Margherita e Fuzzi.
Mi sembrava un po' di essere con te, o come se ci fossi anche tu lì. Vive in un piccolo terreno (ma neanche tanto piccolo), stretto tra case e capannoni, con un casupola un po' più grande della tua, formata da una casa prefabbricata proveniente dal post-terremoto del Friuli, con tanto di prato, alberelli incolti, sedie su cui sei titubante a sederti per paura che si aprano in due e piene di foglie che hanno passato diverse piovute, un po' molli, ma ormai quasi secche.

Il bello. tra l'altro, di questo posto è che, era ancora giorno, che ha cominciato a riempirsi di lucciole....... Non ho mai visto tante lucciole insieme in vita mia! Saranno state forse duecento o forse di più. Poi ha acceso un fuoco, in mezzo a questo prato ha un focolare di pietre in circolo per accendere i fuochi e ha detto che l'ha acceso tutti i giorni per tutto il mese di maggio e anche ieri sera l'ha fatto e come le altre sere l'ha fotografato e filmato prima, durante e dopo.

Poi ha fatto il kefir, travasandolo nelle bottiglie e riempiendo di nuovo il contenitore con l'acqua (dice che quella del rubinetto piace molto ai suoi lieviti), lo zucchero, il limone, l'uvetta e una prugna secca. La prugna ci ha detto che prova sempre a "buttarla" da una certa distanza , dentro al contenitore, facendo un po' un gioco, un po' un rito, perchè, ad ogni tentativo, snocciola, nell'ordine, le 7 o 8 caratteristiche (non ricordo il numero esatto e neanche quali erano, ma erano tutte belle caratteristiche, doti) che lui ha o cerca di avere..... che sono caratteristiche o doti o intenzioni di doti che tutti possiamo o dovremmo avere o almeno cercare di perseguire per avere un mondo migliore (tipo: comprensione, attenzione, amore, ecc.). Me le devo far ridire. Della "madre" del kefir ce ne ha data un po' per ciascuna e oggi l'ho preparato anch'io.

Siamo andati poi tutti e tre a mangiare una piadina, allora Margherita mi ha chiesto di spiegare bene la faccenda dell'incontro per il Solstizio d'estate a Spilamberto, di cui avevo già accennato, ed io ho detto loro un po' di cosette ed ho accennato qualcosa anche sul bioregionalismo, raccontando come avevo conosciuto quei due ragazzi di Castellino delle Formiche (li conosce anche lui) e Fuzzi ha detto che quello è anche il suo modo di vedere la realtà e che la sua bioregione è "la valle del Panaro".

Avevo stampato il tuo-nostro programma per il Solstizio d'Estate
(http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/05/26/spilamberto-ospitaletto-di-marano-e-concordia-%e2%80%93-solstizio-d%e2%80%99estate-ricordando-il-tropico-del-cancro-dal-quale-noi-tutti-siamo-giunti-ed-incontro-bioregionale-su-ecologia-spicci/ ) più quell'altro testo sui pensieri tuoi sull'ospitalità bioregionale, che secondo me ANDAVA MESSO come premessa al programma del Solstizio (?) e gliel'ho lasciato. Mi ha chiesto se ce l'avevo anche sul pc e di mandarglielo, cosa che ho già fatto.
Caterina Regazzi

Mia rispostina
Allora quando mandi il programma per l'incontro bioregionale di Spilamberto (del 19 e 20 giugno 2010) allega anche quel discorso sull'ospitalità bioregionale, visto che lo ritieni utile.... eccolo:
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/05/il-tema-dellecologia-profonda-e-del.html

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