venerdì 28 maggio 2010

Rubrica d'ascolto scolastico: "Quelle notti in attesa del "grande mostro".. gli esami!"

Anche quest'anno milioni di studenti saranno impegnati con il
temutissimo esame di maturità.
Chiunque abbia frequentato o stia frequentando in questo momento il
liceo sa quello che intendo.
Sin dal primo anno, scatta il conto alla rovescia che si concluderà
solo a quattro anni di distanza quando si affronterà "il grande
mostro".

La sua leggenda viene alimentata da racconti più o meno drammatici,
che ci sono stati riferiti da professori,amici, parenti, ma più spesso
da completi sconosciuti consultati tramite amici comuni o conoscenti,
a cui abbiamo chiesto consiglio perchè più anziani e per questo saggi
nonchè superstiti da questa battaglia.

Esperienze di vita a parte, pochi però sanno che l'inventore
dell'esame di maturità fu Giovanni Gentile, filosofo e pedagogista
italiano.

Per chi stesse già cercando su Google, mi duole informarvi che è
deceduto da un bel pezzo e che quindi non potrete andare a lamentarvi
con lui.

Ricordo a un anno di distanza molto bene come ci si sente a fine
maggio sapendo che il tempo sta ormai per scadere.
Si è sotto pressione, divisi tra un interrogazione qua, una
simulazione là che demotiva sempre parecchio invece che aiutare, i
professori che incutono timore e ricordando ogni volta che possono ai
loro studenti che devono preparare la tesina,senza contare il mega
ripassone a casa in cui puntualmente salta fuori qualche argomento che
si scopre non essere stato compreso a pieno durante l'anno e che si
cerca di apprendere da autodidatti.

"Studio matto e disperatissimo" diceva il buon Giacomo Leopardi, e mai
vi fu frase più azzeccata.

Uno dei momenti più significativi e spirituali è senza dubbio il
toto-esame. Si aprono scommesse, statistiche sulle tracce papabili che
emetterà il Ministero dell'Istruzione in base a argomenti di
attualità, avvenimenti accaduti nel corso dell'anno e autori che non
compaiono da tempo nelle tracce, quasi come in un calcolo
probabilistico che si farebbe con la scelta dei numeri da giocare al
lotto. Non so come accadeva in passato, ma con l'era di internet credo
che molti ex maturandi come me abbiano avuto un grande aiuto magari
anche solo a livello psicologico,grazie ai molti siti web che
forniscono toto-esame, racconti di esperienze di vita vissuta o
informazioni sui professori esterni presenti nella commissione
d'esame.

Senza contare il fatto che noi giovani abbiamo potuto usufruire anche
di un valido sostegno dal mondo del cinema col film "Notte prima degli
esami", una sdrammatizzazione del temuto esame e dei giorni che lo
precedono, attraverso l'esperienza di quattro simpatici amici alle
prese con gli ultimi ripassi e strategie per superare l'esame.

Chiunque abbia affrontato la maturità ricorda bene la sua notte prima
degli esami.
Qualcuno l'avrà passata con i compagni di classe al mare ,tutti
insieme uniti in solidarietà per quest'ultima esperienza scolastica,
altri l'avranno passata a casa cercando di memorizzare per l'ultima
volta formule, teoremi, date che il nostro cervello semplicemente
rifiuta da immagazinare. E cosi tuo padre sembra Dante e tuo fratello
Ariosto, come cantava Antonello Venditti.A pensarci bene, la sua canzone
"Notte prima degli esami" costituisce ormai da tempo una sorta di rituale
propiziatorio per i giovani maturandi.

Sì perchè si narra che ascoltare la suddetta canzone durante la notte
prima degli esami, sia di buon auspicio. Io stessa ho onorato la
tradizione un anno fa e non so se perchè il rituale ha funzionato o se
perchè ero molto preparata, ma il mio esame è andato benissimo e si è
risolto con un bel 100/100, per cui non so tentar non nuoce!

Mando un caloroso abbraccio a tutti coloro che quest'anno
affronteranno l'esame di maturità e siate tranquilli durante lo
svolgimento delle varie prove. L'agitazione passa dopo i primi 10
minuti, un bel respiro e tutto diverrà più chiaro. Il consiglio che mi
sento di darvi è di leggere bene e con molta attenzione le tracce così
da non rischiare di fraintendere le richieste.

All'orale invece, quando vi troverete faccia a faccia alla resa dei
conti con i vostri professori o con i professori esterni, siate
cordiali, una bella stretta di mano e cominciate a parlare della
vostra tesina (che dovrete sapere molto bene perchè è il vostro
biglietto da visita per chi ancora non vi conosce, senza contare che è
il vostro argomento a scelta da cui verranno formulate molte delle
domande).

Potrà sembrare ipocrita, ma col senno di poi devo ammettere che
l'esame di maturità serve. E' una delle prime prove da adulti che si
affrontano poichè si è tutti maggiorenni e prepara in vista
dell'università dove di esami come quello di maturità ce ne sono molti
ogni anno se non peggio.

Per cui forza e coraggio ragazzi date il meglio di voi!

Denise

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